Vietate le palle di neve: «Multa da 15 euro»
Vietate le palle di neve: «Multa da 15 euro»
QN – Il Resto del Carlino del 24/11/2011 ed. Ferrara p. 4
LANCIARE una palla di neve costerà 15 euro. E’ una delle sanzioni (bizzarre) contenute nel nuovo regolamento di polizia urbana, che assegna – in vista del Natale – nuovi compiti di controllo e soprattutto di sanzione agli agenti della Polizia Municipale. L’articolo 7, comma 2, vieta infatti «il lancio di pietre, di frutta o qualunque altro oggetto o cosa che possa risultare di pregiudizio alle persone ed alle proprietà altrui». Comprese appunto le palle di neve, evidenzia – in una lettera aperta inviata al sindaco – il capogruppo dei Verdi alla Circoscrizione 1, l’ex presidente Leonardo Fiorentini. «HO SCOPERTO con un certo stupore che a Ferrara è vietato lanciare palle di neve: questa ipotesi forse deriva direttamente dalle prescrizioni della Repubblica Cisalpina – sorride il Verde -; si potrà dire che esisteva negli atti precedenti e non è mai stato applicato, e che il buon senso dei nostri vigili urbani non porterà mai a multare i bambini che si tirano le palle di neve all’uscita della scuola, ma tanto è, il regolamento è chiaro: a Ferrara è vietato fare a palle di neve. Cosa diversa è prescrivere che non ci siano comportamenti pericolosi o violenti». Ma per le palle di neve si rischiano come detto almeno 15 euro di multa (non si sa se per l’azione complessiva o per la singola palla lanciata); così come è vietato, e perciò sanzionabile, «coricarsi nei luoghi erbosi dei giardini e dei parchi pubblici», recita l’articolo 31, comma 1 punto b. Anche in questo caso per Fiorentini «c’è la sorpresa di ritrovare in un regolamento che si presuppone moderno, un comportamento che fa parte dell’uso quotidiano nei nostri giardini: si pensi solo al Parco Urbano da aprile in avanti. Una simile norma – scrive l’ambientalista a Tagliani -, forse concepita in tempi in cui le signore giravano con il parasole e gli uomini con i pantaloni alla zuava, non sia attuale e attuabile nella società in cui viviamo». Altri paradossi riguardano, prosegue Fiorentini, «il fatto che nella città dei Buskers sia vietato ai suonatori di strada fermarsi più di 15 minuti nello stesso luogo, o che la città delle biciclette vieti giustamente una serie di consuetudini di parcheggio delle bici (ad esempio attaccate a lampioni o pali della luce, ndr) ma non spieghi minimamente ai cittadini dove e come parcheggiare correttamente». I DIVIETI, nella loro astrusità, si prestano secondo Fiorentini anche a controversie interpretative: chi volesse applicarli in modo rigoroso, potrebbe perciò far scattare multe a raffica. Così il consigliere di Circoscrizione suggerisce una serie di emendamenti «sobri e moderati, in ossequio anche al nuovo clima politico nel Paese», saluta il Verde. In caso contrario, con le telecamere di di Musa accese no stop, rischia anche la Befana per il transito sulla scopa senza targa… Stefano Lolli
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