• cannabis estense.com

    All’Ibs “La cannabis fa bene alla politica”

    All’Ibs “La cannabis fa bene alla politica”

    Con Leonardo Fiorentini si parlerà delle esperienze positive di regolamentazione

    Da Estense.com del 27 febbraio 2018

    Esperienze ormai consolidate e nuovi approcci sulla regolamentazione della cannabis, oltre il proibizionismo. Si parlerà di questo oggi, martedì 27 febbraio, alle 17.30, alla libreria Ibs+Libraccio, per la presentazione del libro “La cannabis fa bene alla politica”, con Leonardo Fiorentini, autore di alcuni testi. Con lui ci saranno il curatore Franco Corleone, Luca Marola ed Elisabetta Biavanti del comitato Pazienti Cannabis Medica. Presenta Ilaria Baraldi.

    Le politiche sulla cannabis sono in evoluzione in tutto il mondo. L’Uruguay e 9 Stati Usa hanno legalizzato quella ricreativa; il Canada si appresta a farlo, mentre le esperienze di Olanda e Portogallo sono note. In questo contesto internazionale appare evidente che la questione cannabis non sia più argomento tabù per la politica.

    Questo volume presenta una rassegna degli ultimi progressi legislativi, politici, parlamentari e di ricerca relativi alla cannabis in Italia. Allo stesso tempo, perché il proibizionismo è un “male” globale, presenta anche una panoramica di cosa si muove sul versante riformatore, principalmente nelle Americhe, con la speranza che le positive esperienze di legalizzazione sia dal punto di vista dei consumi, dei riflessi sociali ed economici, aiutino un processo di presa di coscienza che già attraversa tutte le generazioni.

  • cannabis nuova ferrara

    Cannabis, un libro per riaprire il dibattito politico in Italia

    cannabis nuova ferraraCannabis, un libro per riaprire il dibattito politico in Italia
    Fiorentini ha raccolto in un volume gli studi e le leggi nei Paesi dove è libera. «I dati sono inequivocabili: in calo i giovani che ne fanno uso e i reati violenti»
    Davide Bonesi da la Nuova Ferrara del 27 febbraio 2018
    Il dibattito sulla cannabis è molto lontano dall’essersi placato e c’è chi fa di tutto per tenere alta l’attenzione sull’argomento. Fra questi da anni è impegnato Leonardo Fiorentini (consigliere comunale di Sel), che ha raccolto dati e leggi relativi alla situazione in tutto il mondo sull’uso della cannabis, pubblicati nel volume La cannabis fa bene alla politica (Reality Book), presentato per la prima volta oggi pomeriggio a Ferrara.In Europa sono noti i casi di Olanda e Portogallo, negli Usa sono sempre più numerosi gli Stati che stanno modificando le proprie leggi, poi ci sono l’Uruguay, da poco il Canada ed a breve la Nuova Zelanda. Insomma, non propriamente il terzo mondo. Ma sono i dati che emergono in questi Paesi a rafforzare la teoria di Fiorentini: «Laddove la cannabis è stata legalizzata – spiega -, per uso terapeutico in primo luogo ma anche per l’uso creativo, i risultati complessivi sono migliori rispetto ai Paesi dove vige un divieto. D’altronde, proprio dove è vietata si sa che reperirla è molto semplice, ma innesca problemi legati allo spaccio e alla violenza. L’esempio più importante arriva dagli Stati Uniti: studi effettuati nelle nazioni dove è stata legalizzata dimostrano che negli adolescenti – ovvero la categoria dove ci possono essere maggiori rischi di effetti negativi legati all’abuso – l’utilizzo è diminuito. Inoltre, negli Stati americani dove è legalizzata i reati violenti sono in calo del 15%, mentre proprio in California la chiusura dei dispensari (dov’era facile reperire cannabis per usi che non erano terapeutici) ha visto aumentare i reati». Negli Usa proprio in California c’è stata la prima legalizzazione per uso terapeutico ormai nel lontano 1996, da allora allargato in totale a 30 Stati. Colorado e Oregon i primi a legalizzare la vendita commerciale, nel 2014, numero salito attualmente a quota 9. Ma l’esempio più vicino a noi resta ovviamente l’Olanda, dove il dibattito è sempre aperto: «Dagli anni ’70 la cannabis è disponibile nei coffee shop, ma nel complesso è tollerata, non legalizzata. Negli anni ci sono stati tentativi dei governi che si sono alternati di restringere le aree per i turisti, fermo restando le distanze minime da scuole e altri luoghi sensibili. Questo è poi il principio valido in tutti i Paesi dov’è legalizzata ed anche in Italia tutte le proposte partono da questo presupposto necessario». Altro aspetto presente nel volume da Fiorentini è quello legato al dato in calo relativo alle morti per overdose nei Paesi dove è stato legalizzato l’uso creativo, «perché dove non si trovano gli oppiacei è facile che chi ha problemi di droga ne vada a cercare di più pesanti, tipo l’eroina».L’obiettivo del libro è facile da immaginare: «Premesso che questa presentazione nulla ha a che vedere con la campagna elettorale – risponde Fiorentini -, quello che conta per me è che di questo argomento si possa parlare liberamente nell’attuale dibattito pubblico. In fondo, in Canada la legalizzazione della cannabis è servita a Justin Trudeau per diventare primo ministro, mentre in Nuova Zelanda la fresca neo primo ministro, Jacinda Ardern, ha accettato di aprire alla legalizzazione. Insomma, è un tema che può valere tanto…». (d.b.)
  • Le priorità di Irene Bregola: «Abroghiamo la Bossi-Fini Stop alle discriminazioni»

    Le priorità di Irene Bregola: «Abroghiamo la Bossi-Fini Stop alle discriminazioni»

  • Castello Estense

    Par condicio e inaugurazione della mostra “La collezione Cavallini Sgarbi Da Niccolò dell’Arca a Gaetano Previati – Tesori d’arte per Ferrara”

    Il sottoscritto consigliere comunale

    PREMESSO

    che come appare sul sito del Comune di Ferrara “venerdì 2 febbraio 2018 alle 18 nel Castello estense, in largo Castello 1 a Ferrara, la mostra “La collezione Cavallini Sgarbi. Da Niccolò dell’Arca a Gaetano Previati” verrà inaugurata dal ministro ai Beni e alle Attività culturali Dario Franceschini e dal sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani insieme con Elisabetta Sgarbi, Giuseppe Sgarbi e Vittorio Sgarbi con Caterina Cavallini.

    CONSIDERATO

    che la legge n. 28 del 2000 (Disposizioni per la parità di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e referendarie e per la comunicazione politica) all’art. 9, prevede che dalla data di “convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace svolgimento delle proprie funzioni”.

    RILEVATO

    che sia l’On.le Dario Franceschini che l’On.le Vittorio Sgarbi risulterebbero allo scrivente candidati alle prossime elezioni politiche nei collegi comprendenti il Comune di Ferrara.

    TENUTO CONTO

    che il Castello Estense, di proprietà dell’Amministrazione comunale è in gestione al Comune tramite apposita convenzione.

    PUR RITENENDO

    che tale norma di legge, così formulata e interpretata, vada ben oltre le pur condivisibili motivazioni di non interferenza delle pubbliche amministrazioni nelle competizioni elettorali, che hanno portato il legislatore ad approvarla.

    INTERPELLA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

    al fine di chiedere:

    • quale sia l’interpretazione della norma citata che consentirebbe a due candidati alle prossime elezioni politiche di partecipare personalmente ad una conferenza stampa di un’attività promossa in collaborazione con istituzioni pubbliche che si svolgerà in un luogo in gestione all’amministrazione comunale e pubblicizzata dall’Ufficio stampa del Comune;
    • quali siano gli eventuali provvedimenti che verranno posti in essere dall’amministrazione.

    Ferrara, 30 gennaio 2018

    Il consigliere comunale

    Leonardo Fiorentini (SI)

  • Libri della Ragione a Ferrara

    Libri della Ragione

    Presentazioni di libri per ragionare sulla società

    Prima Sessione

    Libere tutte | Droghe e autoregolazione | La Gente | La Cannabis fa bene alla politica

    6-27 febbraio 2018 | IBS+Libraccio Ferrara


    Libere tuttemartedì | 6 febbraio 2018 | ore 17,30

    Libere Tutte
    Dall’aborto al velo, donne nel nuovo millennio

    Cecilia D’Elia e Giorgia Serughetti

    Su temi vivi e controversi che riguardano i corpi femminili – la prostituzione, la gestazione per altri, l’uso del velo islamico – si diffonde la tentazione di risposte repressive e punitive. Il femminismo del Novecento ha prodotto un cambiamento irreversibile, ma nel nuovo millennio le lotte delle donne non sono finite. La libertà femminile vive nel mondo, ma si scontra con resistenze e paternalismi di ogni sorta. Come riconoscere, difendere e promuovere l’autodeterminazione in un tempo in cui l’avanzata di forze conservatrici e integraliste mira a controllare la sessualità delle donne e la riproduzione, mentre il mercato cerca di trarne profitto? C’è ancora bisogno di femminismo. Questa parola, che alcuni hanno archiviato troppo presto, ritrova oggi il suo significato di battaglia per la libertà. Per tutte le donne. E per tutti gli uomini che vogliono camminare con loro.

    dialogano con l’autrice Cecilia D’Elia

    Caterina Bonetti Autrice de Gli Stati Generali

    Thomas Casadei Docente di Filosofia del Diritto

    Lisa Pareschi Centro Documentazione Donna

    presenta Ilaria Baraldi la Società della Ragione

    è previsto il saluto del Vice Sindaco Massimo Maisto

    Libere Tutte
    Dall’aborto al velo, donne nel nuovo millennio
    Cecilia D’Elia e Giorgia Serughetti
    Minimum Fax | 2017
    Pagine 218 | 15 €
    ISBN 978-88-7521-786-0


    martedì | 13 febbraio 2018 | ore 17,30

    Droghe e autoregolazione
    Note per consumatori e operatori

    A cura di Grazia Zuffa e Susanna Ronconi

    Possiamo “controllare le droghe”? Le droghe, legali e illegali, fanno parte della vita quotidiana di milioni di persone. Tra queste, la grande maggioranza attua strategie di controllo e autoregolazione del proprio consumo che consentono loro di vivere una vita a “basso rischio” e senza danno. Quello che queste strategie personali e collettive di autocontrollo insegnano, le loro culture e i loro dispositivi sociali, appaiono oggi la direzione più promettente per pensare di governare un fenomeno di massa che ha dimostrato, ormai senza appello, il fallimento dell’approccio repressivo e i limiti di quello medico.

    dialogano con Grazia Zuffa e Susanna Ronconi

    Beatrice Bassini Psicologa Serd Bologna

    Maurizio Coletti Psicologo e Ricercatore

    Alberto Tinarelli Sociologo, già Responsabile Programma Dipendenze patologiche di Ferrara

    presenta Leonardo Fiorentini la Società della Ragione

    In collaborazione con Forum Droghe

    Droghe e autoregolazione
    Note per consumatori e operatori
    A cura di Grazia Zuffa e Susanna Ronconi
    Ediesse | 2017
    Pagine 400 | 18 €
    ISBN 978-88-230-2097-9


    martedì | 20 febbraio 2018 | ore 17,30

    La Gente
    Viaggio nell’Italia del risentimento

    Leonardo Bianchi

    Dieci anni fa usciva “La casta”, un libro che ridefiniva il discorso politico italiano: la fine dei partiti tradizionali, l’odio per le élite in generale, l’indignazione di chi si sentiva escluso e defraudato. Oggi quel risentimento si è rovesciato in una forma di orgoglio: la fine della politica come la conoscevamo non ha generato un vuoto, ma una galassia esplosa di esperienze tra il grottesco, il tragico e l’apocalittico. Dai forconi alle sentinelle in piedi, dai «cittadini» che s’improvvisano giustizieri all’esplosione delle proteste antimigranti, “La Gente” è il ritratto cubista dell’Italia contemporanea: un paese popolato da milioni di persone che hanno abbandonato il principio di realtà per inseguire i propri incubi privati, mentre movimenti politici vecchi e nuovi cavalcano quegli incubi spacciandoli per ideologie.

    dialogano con l’autore Leonardo Bianchi

    Girolamo De Michele Scrittore

    Raffaele Rinaldi Direttore Viale K

    Michele Travagli Consulente Media

    presenta Leonardo Fiorentini la Società della Ragione

    In collaborazione con l’Associazione Federico Aldrovandi

    La Gente
    Viaggio nell’Italia del risentimento
    Leonardo Bianchi
    Minimum Fax | 2017
    Pagine 362 | 18 €
    ISBN 978-88-7521-833-1


    martedì | 27 febbraio 2018 | ore 17,30

    La cannabis fa bene alla politica

    A cura di Barbara Bonvicini e Viola Tofani
    Testi di Leonardo Fiorentini
    Pre e postfazione di Marco Perduca

    Le politiche sulla cannabis sono in evoluzione in tutto il mondo. L’Uruguay e 9 Stati USA hanno legalizzato quella ricreativa; il Canada si appresta a farlo, mentre le esperienze europee di Olanda e Portogallo sono note. In questo contesto internazionale appare evidente che la questione cannabis non sia più argomento tabù per la politica. Questo volume presenta una rassegna degli ultimi progressi legislativi, politici, parlamentari e di ricerca relativi alla cannabis in Italia. Allo stesso tempo, perché il proibizionismo è un “male” globale, presenta anche una panoramica di cosa si muove sul versante riformatore, principalmente nelle Americhe, con la speranza che le positive esperienze di legalizzazione sia dal punto di vista dei consumi, dei riflessi sociali ed economici, aiutino un processo di presa di coscienza che già attraversa tutte le generazioni.

    Dialogano con Leonardo Fiorentini e Marco Perduca

    Franco Corleone già sottosegretario alla Giustizia

    Luca Marola Ideatore Easyjoint

    presenta Ilaria Baraldi la Società della Ragione

    In collaborazione con l’Associazione Luca Coscioni

    La cannabis fa bene alla politica
    A cura di Barbara Bonvicini e Viola Tofani
    Prefazione e postfazione di Marco Perduca
    Testi di Leonardo Fiorentini
    Reality Book | 2018
    | Pagine 90 | 8 €
    ISBN 978-88-95284-81-1

  • Giardino delle Capinere

    Risoluzione sul “Giardino delle Capinere” in occasione dell’approvazione del Bilancio 2018/19/20 del Comune di Ferrara

    Il consiglio comunale di Ferrara, in occasione dell’approvazione del Bilancio 2018/19/20:

    PREMESSO

    che la LIPU, gestrice del centro di recupero della fauna selvatica presso il Giardino delle Capinere, ha messo in luce la crescente difficoltà di continuare l’attività, venuti meno parte dei fondi regionali che transitavano tramite la provincia, arrivando alla decisione di dismettere l’Oasi dell’Isola Bianca per recuperare risorse.

    TENUTO CONTO

    • dell’importante ruolo del centro, punto di riferimento sovracomunale per la salvaguardia della fauna selvatica del nostro territorio;
    • della fondamentale attività di educazione ambientale svolta all’interno del Centro, anche grazie alle crescenti negli anni attività didattiche in collaborazione con le scuole della nostra città.

    TENUTO CONTO INOLTRE

    che questo stesso consiglio comunale ha più volte ribadito la necessità di sostenere con maggiori finanziamenti da parte degli enti pubblici l’attività dell’Oasi delle Capinere

    INVITA LA REGIONE EMILIA ROMAGNA

    a prevedere una rivisitazione della normativa in ambito di centri di recupero della fauna selvatica e di sostegno all’educazione ambientale al fine di valorizzare esperienze che integrano l’attività di salvaguardia della fauna a quella didattica.

    IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

    a recuperare, nell’ambito di una delle prossime variazioni di bilancio, la somma di ulteriori 14.000 euro l’anno, ovvero le risorse necessarie ad una messa in sicurezza delle attività dell’Oasi delle Capinere per i prossimi anni.

    Ferrara, 19 dicembre 2017

    Il consigliere comunale

    Leonardo Fiorentini (SI)

  • Sul trasferimento d’ufficio di pazienti da Cona

    Oggetto: interpellanza sul “dirottamento” di pazienti da Cona alle strutture accreditate.

    Il sottoscritto consigliere comunale

    PREMESSO

    che da notizie di stampa risulterebbe una richiesta dell’ASL all’Azienda Ospedaliera di Cona di “dirottare” per motivi di budget 350 pazienti acuti e lungodegenti dall’Ospedale alle strutture accreditate del territorio, in particolare la Casa di Cura “Quisisana”.

    RILEVATO

    che risulta incomprensibile allo scrivente tale richiesta, oltre che probabilmente quantomeno irrituale, in particolare per le motivazioni addotte che non afferirebbero a cause organizzative o sanitarie, bensì esclusivamente a questioni di budget;

    RILEVATO INOLTRE

    che tale richiesta avrebbe potuto trovare senso e migliori motivazioni – limitando il trasferimento ai pazienti lungodegenti – semmai nell’ipotesi di prevenire momenti di sovraffollamento dell’ospedale, come avvenuto nell’inverno scorso.

    TENUTO CONTO

    che risulta evidente che il diritto alla salute, in particolare per i pazienti in fase acuta, possa essere meglio garantito – laddove i posti letti siano disponibili – in una struttura ospedaliera pubblica di valenza provinciale rispetto ad una clinica privata, pur accreditata.

    CONSIDERATO

    che i cittadini ferraresi hanno il diritto di essere curati nelle migliori condizioni possibili e non considerati degli oggetti trasferibili a seconda delle supposte necessità di bilancio della ASL;

    che senza ulteriori motivazioni, a fronte di posti disponibili nell’Ospedale, il loro trasferimento appare all’interpellante una palese violazione dei diritti individuali, anche alla luce della sentenza della Corte Costituzionale 275/2016[1].

    INTERPELLA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

    al fine di chiedere:

    • quali siano le ragioni di budget addotte, e se si stia parlando del budget dell’Asl, dell’Ospedale di Cona o della Casa di Cura “Quisisana”;
    • se l’amministrazione abbia intenzione di intervenire al fine di garantire la migliore assistenza sanitaria possibile ai cittadini ferraresi.
    • se sia intenzione dell’amministrazione invitare i vertici di ASL e Azienda Ospedaliera a riferire nella competente commissione.

    Ferrara, 23 novembre 2017

    Il consigliere comunale

    Leonardo Fiorentini (SI)

    [1] «è la garanzia dei diritti incomprimibili ad incidere sul bilancio, e non l’equilibrio di questo a condizionarne la doverosa erogazione» Fonte: http://www.cortecostituzionale.it/actionSchedaPronuncia.do?anno=2016&numero=275

  • Giardino delle Capinere

    Question time Giardino delle Capinere LIPU

  • La Patata Bollente. Intervista a Leonardo Fiorentini su Radio Dolce Vita

  • Giardino delle Capinere

    Salviamo il Giardino delle Capinere

    Salviamo il Giardino delle Capinere
    Presentato Question Time sulla situazione del Giardino delle Capinere, Centro di recupero della fauna selvatica di Ferrara gestito dalla LIPU.

    Dichiarazione di Leonardo Fiorentini, consigliere comunale indipendente per Sinistra Italiana:

    Sono apparsi in questi giorni sulla stampa locale gli appelli della LIPU rispetto all’insostenibilità economica dell’attività del Giardino della Capinere. Addirittura l’associazione avrebbe preso la decisione di dismettere il Centro visite dell’Oasi dell’Isola Bianca per recuperare risorse.

    Il ruolo del Giardino delle Capinere è importante non solo per la salvaguardia della fauna selvatica del nostro territorio, ma anche dal punto di vista didattico per la nostra città. I numeri, sempre crescenti, di visitatori (soprattutto scuole) ne fanno uno dei più importanti luoghi di educazione ambientale di Ferrara.
    Sarebbe scellerato perdere un tale patrimonio di cultura e sensibilità ambientale per l’incapacità della Regione di assicurare i fondi necessari al servizio di recupero della fauna selvatica. Il Comune ha infatti sempre garantito la propria parte, ma con la scellerata abolizione delle Province ed il passaggio della competenza alle Regioni, si è persa l’attenzione dovuta a quella che possiamo considerare tranquillamente un’eccellenza in città.

    E’ necessario che il Comune continui nell’opera di sensibilizzazione della Regione, e che i rappresentanti dei cittadini in consiglio regionale intervengano al fine di salvaguardare l’esperienza del Giardino delle Capinere di Ferrara. Per quanto mi riguardo cercherò di sensibilizzare tutti i colleghi del consiglio comunale in modo che nel prossimo Bilancio del Comune si possano trovare i fondi almeno per “tamponare” la situazione.

    Leonardo Fiorentini
    Consigliere comunale indipendente per Sinistra Italiana

    Vai al testo del Question Time.

  • Giardino delle Capinere

    Giardino delle Capinere: a rischio il centro di recupero della fauna selvatica

    Oggetto: question time sul centro di recupero della fauna selvatica presso il Giardino delle Capinere.

    Il sottoscritto consigliere comunale

    PREMESSO

    che la LIPU, gestrice del centro di recupero della fauna selvatica presso il Giardino delle Capinere, ha dichiarato sulla stampa la crescente difficoltà di continuare l’attività, venuti meno parte dei fondi regionali (ex provinciali), e la decisione di dismettere l’Oasi dell’Isola Bianca per recuperare risorse.

    TENUTO CONTO

    • dell’importante ruolo del centro non solo per la salvaguardia della fauna selvatica del nostro territorio, ma anche dal punto di vista didattico per la nostra città.

    INTERROGA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

    al fine di chiedere:

    • quali sia la situazione del finanziamento del Centro;
    • quali siano le iniziative poste in atto dal Comune al fine di sensibilizzare la Regione per assicurare la sopravvivenza del Centro.

    Ferrara, 2 novembre 2017

    Il consigliere comunale

    Leonardo Fiorentini (SI)

  • Sì ferrarese allo Ius soli tra “tifoserie” e polemiche

    Sì ferrarese allo Ius soli tra “tifoserie” e polemiche

    La Nuova Ferrara   p. 15

  • Siete come i minions (ius soli)

    Sembrate i minions [Sì allo Ius Soli]

    Ringrazio chi ha redatto il testo dell’Ordine del Giorno sullo Ius Soli, che ho firmato convintamente e che mi appresto a votare con ancor più convinzione dopo questo dibattito in aula consigliare.

    A voi dell’opposizione, che oggi avete addirittura manifestato contro questo odg, rispondo semplicemente che mi sembrate i minions, quegli esserini gialli che, incuranti di ciò che gli succede intorno cercano il cattivo (anzi il cattivissimo) e si accodano a lui.

    Una pura manifestazione di cattivismo. Non ve ne rendete conto, ma siete cattivi proprio con i cittadini ferraresi: più ferraresi di me probabilmente. E di molti consiglieri presenti in questa sala. Stiamo parlando infatti di bambini e bambine, ragazzi e ragazze che frequentano le nostre scuole, parlano dialetto ferrarese e tifano spal.

    Oggi avete manifestato per non garantire loro i diritti elementari di reale cittadinanza.

    Sono nostri concittadini che a 18 anni scoprono improvvisamente di non essere italiani. Quello che prima soprattutto le norme internazionali sui minorenni gli avevano garantito, improvvisamente non esiste più. Già prima magari succede che non possano giocare a basket con gli amici, ma poi permesso di soggiorno, studio, lavoro, persino la gita scolastica con la propria classe prima della maturità possono diventare un problema insormontabile.

    lo ius soli è una semplice conquista civiltà.

    Poi è vero che abbiamo riferimenti diversi per il concetto di civiltà: voi guardate al medioevo, coltivate la paura, vi piacciono le guerre di religione mentre la scienza, diciamolo, vi fa un po’ schifo. Non a caso avete Trump come riferimento, e il vostro attuale leader più cattivo è andato in visita in Corea del Nord lodandone lo “splendido senso di comunità”. Quando va bene, da portavoce dei cittadini, diventate portavoci di Di Maio.

    Io invece, pur facendo fatica a individuare veri riferimenti, trovo speranze in persone come Justin Trudeau o Pepè Muijica, mentre domani sarei felice degli accordi di Khitomer. Perchè credo che la civiltà debba conoscere il passato per costruire un futuro migliore: la mia città, il mio paese devono essere luoghi accoglienti e felici. Accoglienti nei confronti di chi vive qui, studia qui, lavora qui, contribuisce con la propria intelligenza, la propria cultura o il proprio retaggio (perché spesso è poco più di un retaggio il legame con il paese d’origine familiare) alla crescita e alla felicità della nostra comunità. Ma voi odiate la felicità, perché in una società felice non avreste senso ad esistere.

    Per queste ragioni voterò a favore dell’ordine del giorno.

  • affitti

    Affitti sold out, appello al Comune

    Affitti sold out, appello al Comune

  • Caos alloggi per studenti, intervengano le Istituzioni

    Viaggio in cambio di alloggio

    Una madre offre su Facebook un soggiorno a Selinunte in cambio della segnalazione di un alloggio per il figlio studente a Ferrara

    Caos alloggi per studenti, intervengano le Istituzioni
    Su Facebook offerte di soggiorni-vacanza in cambio di alloggi per studenti a Ferrara. Fiorentini: facilitare l’arrivo sul mercato dell’affitto per studenti delle migliaia di alloggi sfitti in città.

    Intervento di Leonardo Fiorentini, consigliere comunale indipendente per Sinistra Italiana:

    “E’ un’occasione che la nostra città non dovrebbe lasciarsi sfuggire, ed invece ci ritroviamo impreparati. L’assalto, riportato in questi dai giornali locali alle agenzie alla ricerca di alloggi per matricole, ed il caos conseguente rischiano di essere un brutto biglietto da visita per una città che vorrei fosse universitaria e accogliente.

    Le centinaia di studenti che sono iscritti ai corsi non più a numero chiuso della nostra Università hanno infatti generato una forte pressione sul mercato immobiliare di Ferrara. Un fatto che poteva essere solo positivo per la crescita culturale, sociale ed anche economica della nostra città, rischia ora di tramutarsi in un boomerang se non entreranno sul mercato le migliaia di immobili sfitti e invenduti. Infatti l’inevitabile aumento dei prezzi per gli alloggi, che pare sia già in corso, potrebbe compromettere la competitività della nostra città rispetto a quelle vicine. Un paradosso per una città dove, a seconda delle stime, ci sono fra i 6.000 e i 10.000 alloggi sfitti.

    Rimane evidente lo scollamento fra l’Università e la Città: l’arrivo di centinaia di matricole era probabilmente prevedibile e si poteva lavorare prima sull’accoglienza. Invece ci ritroviamo con genitori che su Facebook offrono soggiorni a Selinunte a chi procura loro un alloggio in locazione annuale per il proprio figlio studente a Ferrara. Bisogna da subito tirarsi su le maniche perchè le istituzioni intervengano nella facilitazione dell’incontro fra domanda e offerta di alloggi. Cose discusse e condivise nella commissione consiliare ex-Unitown, ma che purtroppo evidentemente non hanno avuto seguito.

    Per questo chiedo in una interpellanza presentata oggi che l’Agenzia Casa di ACER si faccia carico di un progetto da proporre all’Università, prendendo spunto da altre città, che permetta ai proprietari – tramite selezione degli inquilini e fondi di garanzia – di mettere sul mercato degli affitti che altrimenti rimarrebbero vuoti. E’ il caso ad esempio del nuovo “invenduto”, che piuttosto che rimanere anni fermo ad aspettare un fantomatico acquirente, potrebbe essere messo nel frattempo sul mercato degli affiti temporanei. Ma non solo.”

    Vai all’interpellanza.

     

  • affitto alloggi

    Carenza di alloggi per studenti a Ferrara

    Oggetto: interpellanza sulla carenza di appartamenti per studenti a Ferrara.

    Il sottoscritto consigliere comunale

    PREMESSO

    che nella nostra città si contano, secondo varie stime, dai 6000 ai 10.000 alloggi sfitti.

    RILEVATO

    che da notizie di stampa risultano grosse difficoltà di reperimento di alloggi per studenti a causa della rimozione del numero chiuso da alcuni corsi di laurea nella nostra città e quindi di un “imprevisto” arrivo a Ferrara di centinaia di nuove matricole.

    TENUTO CONTO

    • che ACER ha istituito in collaborazione con il Comune di Ferrara- Assessorato alle Politiche Abitative l’Agenzia per la casa che ha tra i suoi compiti quello di agevolare la locazione anche a “studenti universitari, ricercatori e docenti, anche stranieri, che debbano trascorrere a Ferrara periodi di studio o di lavoro presso l’Università.”;
    • che probabilmente sono numerosi gli alloggi nuovi invenduti e quelli non attualmente occupati che potrebbero essere messi sul mercato dell’affitto temporaneo a studenti, eventualmente con la mediazione/garanzia dell’Agenzia per la casa e dell’Università.

    RILEVATO INOLTRE

    • che tale priorità è emersa in alcune delle riunioni della commissione “Unitown”, purtroppo inattiva da tempo;

    CONSIDERATO

    che l’arrivo di nuovi studenti nella nostra città è da ritenersi positivo non solo per l’Università ma anche per il tessuto sociale, culturale ed economico di Ferrara e che tale incremento delle iscrizioni è prevedibile continui nei prossimi anni.

    INTERPELLA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

    al fine di chiedere:

    • quanti siano gli alloggi sfitti a Ferrara;
    • quante siano le nuove matricole iscritte in questo anno accademico all’Università di Ferrara, quante di queste a Facoltà che hanno rimosso il “numero chiuso”, con il confronto agli anni precedenti;
    • Se UNIFE abbia in qualche modo informato di questa scelta o coinvolto il Comune al fine di prevenire i disagi relativi al reperimento di alloggi per un numero considerevole di nuovi studenti fuori-sede;
    • se sia intenzione investire l’Agenzia per la casa dell’ACER del mandato di elaborare un progetto, in collaborazione con l’Università e con le associazioni dei proprietari/inquilini, per avviare percorsi di selezione e facilitazione della locazione a studenti, che possano dare ulteriori garanzie ai proprietari di immobili al momento non disponibili sul mercato dell’affitto a studenti;
    • che cosa si intenda fare con la commissione ex “UNITOWN”.

     

    Ferrara, 10 ottobre 2017

    Il consigliere comunale

    Leonardo Fiorentini (SI)

    P.G.n.120419

  • Naloxone overdose

    Morti da overdose e riduzione del danno

    Al Presidente del Consiglio Comunale di Ferrara

    Oggetto: interpellanza sulle morti da overdose.

    Il sottoscritto consigliere comunale

    PREMESSO

    che purtroppo nel corso degli ultimi anni nella nostra città si sono verificati numerosi casi di overdose da oppioidi, alcuni terminati tragicamente con la morte di alcuni giovani consumatori.

    RILEVATO

    che come dimostrano le relazioni sulle tossicodipendenze il consumo di eroina non è mai scomparso, anche se sono cambiati negli anni modalità e luoghi di assunzione.

    TENUTO CONTO

    • che il nostro paese è per fortuna fra quelli con la minore incidenza di overdose da oppioidi in Europa, grazie soprattutto alle politiche di riduzione del danno implementate a partire dagli anni 90, in particolare grazie alla libera vendita del naloxone come farmaco salvavita nelle farmacie e alla possibilità di distribuirlo direttamente ai consumatori e alle loro famiglie ad opera dei servizi pubblici e degli interventi di riduzione del danno;
    • che il consumo di sostanze inserite nelle tabelle del DPR 309/0 è legale e che la prevenzione e la lotta ai danni e ai rischi correlati al loro uso è questione sanitaria e sociale, e non penale o di ordine pubblico.

    RILEVATO INOLTRE

    • che l’escalation di uso di oppioidi in altri paesi, come gli Stati Uniti, è causata anche dalla diffusione di oppioidi sintetici quali il fentanyl, alcuni particolarmente pericolosi se usati come taglio dell’eroina;
    • che in molti paesi europei le politiche di riduzione del danno hanno ampliato il loro spettro di intervento, prevedendo oltre che il controllo delle sostanze in possesso dei consumatori (drug checking) anche l’apertura di luoghi per il consumo sicuro di sostanze da iniezione, con supervisione medico-infermieristica, che hanno fatto abbassare fortemente il tasso di overdose. Recentemente anche la città di Parigi ha aperto una stanza del consumo, mentre queste sono attive da decenni in Canada, Svizzera, Germania, Grecia, Spagna, Lussemburgo, Norvegia, Danimarca e Olanda. Negli ultimi anni anche negli USA si sta valutando da parte delle municipalità l’apertura di Drug Consumption Room, a seguito del picco di morti da overdose da oppiodi degli ultimi anni.
    • che esiste uno studio sulla città di Baltimora (USA) che dimostra come l’apertura di safe injecting room prevenga non solo le morti da overdose, ma sia una fonte di risparmio per il sistema sanitario;

    INTERPELLA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

    al fine di chiedere:

    • quali siano gli interventi di prevenzione degli abusi e sensibilizzazione sulle problematiche legate all’uso di sostanze illegali e legali nel territorio comunale;
    • se e con quali modalità viene distribuito il naloxone dai servizi per le dipendenze cittadini e se questo è disponibile presso tutte le Farmacie Comunali;
    • quale sia l’attività di bassa soglia anche tramite unità di strada messa in campo dal SerD di Ferrara, con quale frequenza e in quali contesti, e con che modalità venga distribuito il naloxone;
    • se nel corso delle analisi seguite ai ricoveri e alle morti da overdose siano stati riscontrate presenza di oppioidi sintetici o altre sostanze di taglio;
    • se sia intenzione del Comune avviare un confronto con i servizi preposti al fine di valutare la possibilità di implementare gli interventi di prevenzione e sensibilizzazione e sperimentare azioni e politiche di riduzione del danno innovative, quali il drug Checking e le Drug Consumption Room.

    Ferrara, 4 ottobre 2017

    Il consigliere comunale

    Leonardo Fiorentini (SI)

  • vetro

    Rifiuti: interpellanza sulla sperimentazione del vuoto a rendere

    Al Presidente del Consiglio Comunale di Ferrara

    Oggetto: interpellanza sulla sperimentazione del vuoto a rendere.

    Il sottoscritto consigliere comunale

    PREMESSO

    che è stato pubblicato il 25 settembre 2017 in Gazzetta Ufficiale il regolamento che attua la misura del “Collegato Ambientale”, approvato nel 2015, rivolto alla prevenzione dei rifiuti di imballaggio monouso attraverso l’introduzione, su base volontaria per un anno, del sistema di restituzione di bottiglie riutilizzabili.

    RILEVATO

    che il vuoto a rendere, pratica scioccamente abbandonata anni fa dal nostro paese nel nome dell’usa e getta, è una modalità di gestione degli imballaggi che facilita la raccolta, responsabilizza il cittadino, massimizza il recupero di materia e quindi potrebbe avere un forte impatto sul sistema di gestione dei rifiuti locale.

    TENUTO CONTO

    che la nostra città si appresta a introdurre un sistema di raccolta volto alla massimizzazione della differenziazione, alla diminuzione dell’impatto ambientale, alla responsabilizzazione dei cittadini e alla maggiore equità tariffaria.

    RILEVATO INOLTRE

    che sistemi civili di “vuoto a rendere” sono in uso in numerosi paesi europei anche per quello che riguarda le attività commerciali di mescita di bevande, mentre nelle nostre piazze risulta necessario prevedere servizi straordinari di pulizia strade per rimuovere i rifiuti delle serate in Centro Storico.

    INTERPELLA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

    al fine di chiedere:

    • se sia intenzionata a partecipare alla sperimentazione, tenendo conto della necessità di avviare processi condivisi con il tessuto economico locale e con i cittadini per la modifica di processi industriali e comportamenti ormai consolidati;
    • se, anche nell’obiettivo di una promozione dell’educazione civica, abbia intenzione di promuovere, sempre a livello sperimentale, coinvolgendo gli esercenti e prevedendo laddove possibile incentivi, l’introduzione del vuoto a rendere per gli esercizi di mescita della città.

    Ferrara, 27 settembre 2017

    Il consigliere comunale

    Leonardo Fiorentini (SI)

  • Dell’esercito, della Gad e della politica

    A fag tut mi. L’annuncio del Ministro Franceschini dell’arrivo dell’esercito per presidiare la zona GAD è degno dello stereotipo del ferrarese nel mondo.

    Purtroppo a far le cose da soli spesso si fanno male. Pensando di erigersi a salvatore della città, in vista delle elezioni politiche del 2018 e forse per tutelare un suo candidato alle ancor più delicate amministrative 2019, il Ministro della Cultura è riuscito in un colpo solo a dar ragione alle destre che da 2 anni invocano l’arrivo dei mitra in GAD, sconfessare la politica di rigenerazione che questa amministrazione ha messo in campo sulla città (a partire dal Palaspecchi sino alla riqualificazione urbanistica di buona parte del quartiere) e infine conferire un alibi non richiesto a chi in questi anni non ha saputo gestire l’ordine pubblico in quella parte di quartiere. Per intenderci meglio, un quartiere degradato si rigenera con le scelte urbanistiche, gli interventi di riqualificazione e di ricostruzione della comunità e della socialità, mentre le organizzazioni criminali si sgominano con l’investigazione e con il controllo del territorio da parte delle Forze dell’Ordine; non certo con una settimana di controlli speciali interforze o con due militari fermi – turni permettendo – per 4 mesi davanti al MEIS e forse alla Stazione, in Piazzale Castellina e al Grattacielo.

    Far arrivare 12 militari per qualche mese è mettere in campo una inutile azione fintamente repressiva che – se va bene – forse aumenterà giusto la percezione di sicurezza nel quartiere ma sarà inutile rispetto alla risoluzione dei problemi alla base di questa. Se va bene avrà quindi avuto ragione la destra, come se l’impegno di questi anni dell’amministrazione locale fatto di investimenti a breve e lungo termine sul quartiere e sul suo capitale sociale non fosse servito a niente. Se va male, come credo andrà, sarà l’ennesima zappa sui piedi che il Partito Democratico si sarà dato in questa sua fase di confusione politica che dura da un po’ troppo tempo. Il duo Franceschini/Minniti riuscirà forse a conquistare il PD ma, almeno a Ferrara, riuscirà anche nella geniale operazione politica di non intercettare alcun voto a destra (anzi perdendone, perchè ricordatevi, è sempre meglio l’originale), chiudendo allo stesso tempo il dialogo a sinistra.

    Siccome in estate non ho seguito un corso di aggiornamento presso la Tass (o Sputnik), come forse qualche mio collega ha fatto, non mi resta che rilevare come questo atto del Ministro sia nei modi e nei tempi un atto in aperto contrasto con questa amministrazione. Non solo dal punto di vista politico ma anche istituzionale. Sul primo piano ho già detto. Mi tocca quindi solo prendere atto dello spregio del Governo nazionale per le Istituzioni locali. Risultando evidente la mia “inadeguatezza” rispetto alla linea politica del Governo sulla sicurezza e non volendo essere in alcun modo schermo istituzionale a decisioni che vengono prese altrove senza alcun confronto, ho appena inviato le mie dimissioni dalla carica di Presidente della III^ Commissione. Anche per poter continuare a dire in piena libertà ciò che penso debba dire la sinistra in questa città.

  • Droga, una diffida al Governo. Ora basta

    Antigone, Forum Droghe, Lila, l’Associazione Luca Coscioni e la Società della Ragione hanno inviato lo scorso 31 luglio una diffida al Governo per contestare la violazione della norma fondamentale dell’articolo 1 della legge Iervolino-Vassalli sulla convocazione della Conferenza nazionale sulle droghe.

    Il Testo unico sulle droghe (Dpr 309/90) prevede infatti che “ogni tre anni, il Presidente del Consiglio dei Ministri convochi una conferenza nazionale sui problemi connessi alla diffusione delle sostanze stupefacenti e psicotrope, alla quale invita soggetti pubblici e privati che esplicano la loro attività nel campo della prevenzione e della cura della tossicodipendenza. Le conclusioni di tali conferenze sono comunicate al Parlamento anche al fine di individuare eventuali correzioni alla legislazione antidroga dettate dall’esperienza applicativa”.

    La diffida ricorda che l’ultima conferenza nazionale sui problemi connessi con la diffusione delle sostanze stupefacenti si è tenuta a Trieste dal 12 al 14 marzo 2009; da 8 anni manca quindi un momento di condivisione dei dati e di riflessione sugli effetti della legislazione sulle droghe rispetto alla salute e i diritti umani e civili dei consumatori, alla sicurezza sociale e alla giustizia e questo a fronte di ripetute sollecitazioni nonché e incontri istituzionali promossi dalle associazioni che hanno presentato la diffida.

    Va ricordato che quell’appuntamento organizzato dalla coppia Giovanardi-Serpelloni si caratterizzò per la netta chiusura al confronto con le organizzazioni che contestavano la scelta proibizionista e punitiva della legge 49 del 2006 approvata con un colpo di mano e finalmente bocciata dalla Corte Costituzionale nel febbraio del 2014.

    I firmatari della diffida sottolineano di fronte ai cambiamenti legislativi parziali e non coerenti e rispetto agli sviluppi internazionali che comprendono forme diffuse di legalizzazione della cannabis e al dibattito che si è sviluppato all’Assemblea generale dell’Onu a New York nell’aprile 2016, sia sempre più necessario convocare con urgenza una nuova conferenza nazionale sui problemi connessi con la diffusione delle sostanze stupefacenti e psicotrope per porre fine alla inadempienza all’obbligo di legge che dura da troppi anni.

    La conclusione è chiara con la comunicazione che, ”decorso inutilmente il termine di cui all’art. 3 comma 1 D.Lgs n. 198/2009, si procederà alla tutela dei diritti e degli interessi dei propri associati dinanzi alle competenti autorità giudiziarie”.

    A febbraio di quest’anno molte Associazioni avevano lanciato un appello al Governo con precise richieste, dalla nomina di un responsabile politico per dare un indirizzo alla politica delle droghe alla convocazione della Conferenza nazionale sulle droghe, dalla riorganizzazione dei Servizi pubblici nella prospettiva del rilancio della riduzione del danno prevista dai LEA con la previsione di interventi per la prevenzione dei rischi connessi all’abuso e alla clandestinità dei consumi, alla analisi delle sostanze e verso la sperimentazione delle stanze del consumo e dei trattamenti con eroina, alla convocazione di un seminario per discutere il documento conclusivo di Ungass.

    Il silenzio è stato la eloquente risposta.

    il 26 giugno, assieme agli altri gruppi che compongono il Cartello di Genova, è stato presentato l’ottavo libro bianco sulle droghe che ha confermato i gravi effetti collaterali della legislazione antidroga sulla giustizia e sul carcere.

    Il rispetto della legge è un principio che non può essere violato dalle istituzioni. La diffida ha un valore formale, ma la contestazione al Governo è tutta politica. Ora la parola è al Presidente Gentiloni.