dispersione wireless
ADDIO a cavi e batterie: presto potremo accomodarci al parco, al bar o in treno e navigare senza l’incubo che si spenga il pc. Il Chief Technology Officer di Intel, Justin Rattner, ha infatti annunciato che i laboratori della sua azienza, partendo dalla tecnologia messa a punto dai ricercatori del MIT, stanno lavorando a un nuovo tipo di tecnologia wireless capace di ricaricare il computer senza bisogno di batterie. La notizia è stata data ufficialmente in occasione del Developer Forum di San Francisco.
Insomma, siamo a un passo dall’alimentazione senza fili. In soldoni il pc diventerà un accessorio come un altro, autonomo e capace di “assistere” l’essere umano senza bisogno di dipendere da una ricarica. Rattner ha già mostrato come un Wireless Resonant Energy Link (WREL) sia capace di alimentare una lampadina da 60 Watt senza usare né cavi né prese elettriche, con una dispersione di energia pari al 30%. Un’energia sufficiente ad alimentare anche un computer portatile.
Non sono fra i più acerrimi nemici della tecnologia, figuriamoci del wireless, ma questa notizia mi preoccupa un poco. Già oggi viviamo in un mondo accerchiato da campi elettromagnetici e onde, cosa ne sarà di noi se anche l’energia elettrica sarà distribuita così?
E soprattutto: una dispersione del 30% ce la possiamo permettere (sia dal punto di vista ambientale che economico)?
Chiedo aiuto ai lettori che so esser ferrati: quant’è la dispersione elettrica di un normale impianto elettrico di casa?
6 Comments
Mi sento chiamato in causa e ahimè non so darti una risposta certa. Credo che in un impianto fatto a regola d’arte non ci sia dispersione perché sennò saremmo tutti fulminati da un pezzo. Il ruolo del differenziale o “salvavita” come ha deciso di chiamarlo una famosa azienda produttrice è proprio quello di interrompere il flusso di corrente in caso di dispersione entro una certa soglia pericolosa per gli esseri umani.
Semmai io incentrerei il discorso sul rendimento degli utilizzatori, dove per utilizzatore non intendo l’omino che usa la corrente ma qualsiasi apparecchiatura che sfrutta la corrente per un determinato scopo. Mi spiego meglio con un esempio ipotetico. Se un trapano assorbe 1000 W sotto forma di energia elettrica ma ne restituisce solo 700 W sotto forma di energia cinetica (la rotazione) allora ha un rendimento del 70 % e il restante 30 % si disperde in calore (presumo). Mi è quindi impossibile farti sapere quanta energia disperde un impianto medio perché non conosco i rendimenti medi. Credo che si debba andare a cercare qualcosa in merito alle classi degli elettrodomestici per poter fare un discorso sufficientemente preciso.
Io, come ben sai, non sono un perito elettrotecnico quindi le mie sono solo deduzioni e potrei anche aver ipotizzato delle cretinate 😀
Pedro, ma se questa tecnologia prende piede tu non avrai più cavi da metter giù… non ti senti minacciato??
Al momento c’è talmente poco lavoro che non cambierebbe molto 😀 Comunque già Tesla a suo tempo riuscì a trasferire energia elettrica senza fili se non sbaglio, e allo stato attuale quella tecnologia non mi spaventa.
La notizia è vecchiotta e già la lessi qualche tempo fa e le distanze sono molto limitate. Credo che sfrutti più o meno lo stesso principio dei trasformatori che trasferiscono energia dal primario al secondario attraverso un campo magnetico. Se sia dannosa o meno non lo sappiamo e non lo sapremo mai perché se questi trovano il finanziamento giusto e riescono ad imporla allora ce la cucchiamo comunque con buona pace per le eventuali ripercussioni sul nostro organismo. Basta l’esempio degli studi sugli effetti delle onde dei cellulari. Prima te li vendono, poi cominciano a studiare gli effetti negativi. In aggiunta ci ritroviamo con studi che giungono a conclusioni antitetiche (che ci sia qualcuno che deve difendere il proprio mercato?)
Esatto, ecco una immagine di questa tecnologia in azione!
Hai sempre le migliori fonti di conoscenza 😛
Infatti, ho sempre considerato Red Alert — soprattutto il secondo — più come un libro di storia, che un gioco 😀