• Gli incidenti stradali, la cassazione e gli alberi killer

    A qualcuno piace dire che le sentenze non si commentano. Io però non ho mai capito perchè abdicare al proprio senso critico nei confronti della magistratura. Probabilmente serve a dimostrare il proprio rispetto nei confronti di un potere dello Stato, ma fra rispetto e carta bianca ce ne passa. In fondo i magistrati sono pur sempre uomini e donne, anche se con una toga sulle spalle, e possono sbagliare, non capire, essere addirittura in mala fede, come tanti di noi ogni giorno.

    Ma qui la mala fede non c’entra. C’entra molto il legislatore che nel ’93 ha introdotto una norma per cui non è possibile piantare alberi nelle strade extraurbane a meno di 6 metri dal limite della carreggiata, senza chiarire se la norma fosse o meno retroattiva. Oggi la cassazione, con una sentenza semplicemente stupida, interpreta la norma come retroattiva e mette sotto accusa non solo i geometri di ANAS e Province, colpevoli di non esser intervenuti (ad esempio con guard rail a protezione delle alberature), ma soprattutto le centinaia di migliaia di alberi che da decenni, spesso secoli, ornano le nostre strade. Come se invece pali della luce, del telefono, le case stesse che ornano le nostre strade, non fossero altrettanto pericolosi.

    Parliamo di incidenti stradali, che spesso significa parlare anche giovani vite spezzate, famiglie distrutte e dolore. Ma resta che l’albero è fermo. Non fa finte, non sterza improvvisamente, non si dimentica di mettere la freccia, non accelera. Sta immobile. Eccezionalmente cade, magari a seguito di fortunali, magari perde rami e foglie ma nessuno mi toglierà mai dalla mente che nel 99% dei casi è l’auto che ci va a sbattere contro. Magari perchè il guidatore è ubriaco, stanco, o solo imprudente. A volte è pura fatalità, a volte, spesso, è colpa della velocità. Nessuno si è mai sognato di far causa alle case automobilistiche che forniscono auto che vanno al doppio dei limiti consentiti o che non hanno installato tutti i sistemi di sicurezza disponibili. Ma sempre, dalle lettere sul gionale ai commenti nei siti di informazione locale, gli imputati sono loro, gli alberi killer.

    Ora in Italia sappiamo come vanno queste cose. Non siamo più ai tempi dei sassi dai cavalcavia, quando si spesero milioni per numerare uno ad uno i ponti sulle autostrade italiane. Coi chiari di luna odierni nei bilanci degli Enti, di fronte alla spesa di installare guard rail su migliaia di chilometri di strade, temo che la scelta principe sarà quella di eliminare alla radice il problema. E operare così la più grande deforestazione dell’italia mai vista, dopo quella per costruire la flotta navale dell’impero romano.

    Riusciremo ad evitarlo? I nostri figli saranno giudici…

3 Comments

  1. Irene says: 8 Febbraio 2011 at 10:50

    è un vero peccato che si pensi di togliere gli alberi dal bordo delle strade..
    Anche perchè negli ultimi anni, grazie ai formidabili ingorghi in cui ci troviamo sempre più spesso imbottigliati, gli alberi stanno riacquistando la loro funzione originale, cioè di fornire ombra e refrigerio ai viaggiatori.
    Più alberi e meno condizionatore!

  2. Giuseppe says: 8 Febbraio 2011 at 11:12

    Le sentenze della magistrature vanno commentate, sempre! Purtroppo, il tema giustizia è stato lasciato nelle mani di Berlusconi che ne fa un uso strumentale, ma il problema esiste. Ci sono sentenze quanto meno discutibili, così come ci sono comportamenti di alcuni magistrati assolutamente censurabili, dalle intercettazioni che finiscono sui giornali ai magistrati che non si recano sul luogo di un delitto. Vogliamo che di giustizia ne parli solo Berlusconi nei modi che sappiamo, oppure la sinistra pensa che può essere un tema anche della sua agenda politica? IO credo debba esserlo, perché la giustizia è esercitata in nome del popolo e riguarda tutti.

  3. maxmoto says: 9 Febbraio 2011 at 09:09

    Giusto: pali della luce, del telefono, le case, arredamento urbano in genere e soprattutto la cartellonistica pubblicitaria, che in Italia ha raggiunto dei livelli paradossali (nel resto d’Europa non esiste perchè considerata pericolosa e causa distrazione a chi guida). Guardrail a protezione degli alberi? Non sono meno pericolosi, soprattutto per chi viaggia su un due ruote. Insomma, parliamoci chiaro, a volte ci si aggrappa a situazioni che non stanno ne’ in cielo ne’ interra, solo perchè chi ha realizzato la legge forse il giorno prima si era preso uno spavento vedendosi l’albero a 30cm dal muso.. Su una statale vicino Roma furono tagliati alberi secolari perchè un motociclista ci mori sbattendo contro. Però quanti ne sono morti o mutilati contro i guardrail o a causa di un automobilista indisciplinato? I guardrail ci sono sempre e nella stessa forma tagliente, gli indisciplinati aumentano..

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