Il concetto di limite (Eletti chi?!?)
L’ufficio politico però non cambia mai: Bonelli, Cento, De Petris…
«Sono stati eletti democraticamente. Ma c’è una novità: nell’esecutivo ci sono 8 donne e 7 uomini».(da un’intervista di Alfonso Pecoraro Scanio al Corriere della Sera)
Che i dirigenti dei Verdi fossero senza vergogna alcuna era chiaro da tempo. Che il concetto di limite, tanto invocato a parole, non gli appartenga è altrettanto chiaro. Non c’è limite alle menzogne, al trasformismo politico (da Marcello), all’incapacità di prendersi le proprie responsabilità.
Chiariamo una cosa: Bonelli, Cento, Balducci, Guerra NON SONO STATI MAI ELETTI. Perchè impresentabili responsabili della distruzione del partito. Così sono rientrati dalla finestra non avendo la faccia tosta della Francescato per candidarsi. Gli eletti al coordinamento nazionale sono questi, fra i quali anche Barbara Diolaiti (nella foto) per la mozione Per un nuovo inizio (che ha eletto 4 persone in totale). Qui il comunicato dei Verdi di Ferrara.
Luca Sofri sintetizza bene il senso della sconfitta di un idea di ecologismo libertario che non ha mai potuto prendere piede in Italia a causa dell’assoluta incapacità di una classe dirigente verde ormai impresentabile:
Pensare a quante chances di occupare il vuoto di sinistra illuminata avrebbero avuto i verdi e vedere in cosa sono stati trasformati da un manipolo di trafficoni, mette tristezza
Scrivono anche del futuro (?) dei Verdi: Maurizio Baruffi, Linea d’ombra, Gennaro Carotenuto, Vincenzo Iurillo, Verdi di Treviglio. E’ utile leggere anche l’intervista di Marco Boato alla Stampa.
1 Comment
Dopo i congressi nazionali di 3 dei 4 partiti che componevano la Sinistra Arcobaleno, nel prossimo weekend sarà il turno di Rifondazione Comunista. Così il quadro sarà completo.
Cosa ne è scaturito finora? Bene, a tre mesi dalla batosta elettorale tutti questi soggetti stanno ancora vagando. Ogni tanto si fermano per domarsi se è meglio rifare il partito comunista oppure iniziare un percorso costituente che porti ad un nuovo soggetto oppure se bisogna essere più verdi ed autonomi oppure… Nessuno è stato finora in grado di trarre alcuna lezione utile da quel che è successo alle ultime elezioni. Nessun cambiamento di metodo e di leadership, nessun bagno d’umiltà. Anzi, in alcuni casi vengono rispolverati i fantasmi del passato: dal centralismo democratico, utile per sedare ed abolire ogni forma di dibattito, alla rediviva Grazia Francescato, utile per permettere al buon Pecoraro Scanio di continuare a guidare il partito per interposta persona. E nei prossimi giorni anche Rifondazione sembra destinata a fare la stessa fine: per mantenere equilibri e posti di comando, tutto cambierà perché nulla cambi.
Salvo miracoli, in questi giorni si sta assistendo al definitivo suicidio di quel che rimane della sinistra italiana.
Nel frattempo il mondo continua a girare, la società cambia e si muove ma, rinchiusi ognuno nella propria torre d’avorio, nessuno sembra accorgersene. L’importante è che ognuno abbia il proprio giocattolino con cui continuare giocare a fare il dirigente di partito.
Che tristezza!