Il movimento per la globalizzazione. Dei diritti.
I Verdi di Ferrara hanno aderito nelle scorse settimane all’appello del Genoa Social Forum per le manifestazioni contro il G8 di Genova. Ormai da anni gli ecologisti mettono in guardia sui rischi di una globalizzazione esclusivamente economica, lasciata in mano alle multinazionali ed alla filosofia neoliberista.
Lo stesso parlare di “movimento antiglobalizzazione”, è un indiretto omaggio alla semplificazione dell’informazione, una delle tante facce dell’attuale processo di globalizzazione economica. La globalizzazione che i Verdi (e non solo i Verdi) vogliono è quella che garantisce il rispetto dei diritti umani, che estende le garanzia sociali, che valorizza le diversità culturali, che tutela l’ambiente e la biodiversità. Effetto Serra, Organismi Geneticamente Modificati, sfruttamento del lavoro minorile, sono solo alcuni esempi degli effetti che la Globalizzazione neoliberista e l’utopia del mercato che si autoregola, portano con sé: il 20% della popolazione mondiale consuma l’83% delle risorse planetarie; 11 milioni di bambini muoiono ogni anno per denutrizione e 1 miliardo e 300 milioni di persone hanno meno di un dollaro al giorno per vivere.
I Verdi sono contrari a vertici come quello dei G8 di Genova perché è inaccettabile che pochi paesi, scelti per la loro potenza economica, possano decidere le sorti dell’intero mondo. Non solo vengono delegittimati gli organismi sovranazionali democratici (in particolare l’ONU), ma viene affermato il principio che il più forte decide, in una sorta di giungla economico-culturale. Assistiamo così ad una globalizzazione anche culturale che impone i suoi modelli (immagine e consumo) a scapito della ricchezza delle differenze e delle diverse identità.
Nel segno della nonviolenza i Verdi di Ferrara parteciperanno alle iniziative del movimento ed alle manifestazioni di Genova, insieme alla Rete di Lilliput e alle altre associazioni e soggetti che hanno aderito al Genoa Social Forum.
I Verdi di Ferrara