• La Lega tradisce il Po

    Davvero non c’è più religione. Il dio Po, il fiume le cui sacre acque attraversano da occidente ad oriente l’irredenta terra promessa di Padania, quello dell’ampolla di Pian del Re, che, a confronto, Giordano, Sinai e Giovan Battista erano dei dilettanti, è stato colpito alle spalle dal suo popolo eletto. Tradito come Gesù. Come Yahvè rinnegato per un vitello d’oro.

    I fondi europei (180 milioni di euro) stanziati sotto il governo Prodi e destinati alla messa in sicurezza e alla valorizzazione artistica del fiume, sono stati dirottati altrove. Con il benestare del presidente della commissione Ambiente alla Camera, il leghista Angelo Alessandri. Nuova destinazione dei fondi? Siamo all’apostasia: si sussurra il nome di Palermo.

    Dal blog di Daniele Sensi, il racconto della Lega che tradisce la Valle del Po.

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