L’ecopass funziona…
Non è che ci volesse molto. La Grande Londra di Ken “il rosso” aveva già dimostrato come far pagare al singolo quello che è il costo (ambientale, sociale ed economico) della congestione da traffico aiuta finalmente almeno a gestire il numero sempre crescente di auto che si riversano ogni giorno nelle nostre città.
Da Milano, nonostante le timidezze della giunta, e le proteste dei cittadini, arrivano buoni risultati: meno 24,5% di veicoli entrati nella Cerchia dei Bastioni, meno 12,5% di traffico complessivo in città, meno 27% di autoveicoli entrati tra le 7 e le 7.30, meno 30% di Pm10 allo scarico nell’area Ecopass e oltre 23.500 passeggeri in più sulle metropolitane. E circa 2,5 milioni di euro di introiti per 130.013 attivazioni effettuate.
Il primo mese di sperimentazione non sembre malaccio, nonostante ci si sia limitati ad una versione abbastanza edulcorata rispetto ai provvedimenti presi a Londra, Stoccolma (ma anche Oslo, Bergen, Cristiansand).
E pensate che a Ferrara facciamo fatica a convincere la giunta di centro-sinistra che bisogna proteggere – con i varchi elettronici – almeno la ZTL dalle auto private.
6 Comments
Mmmmhhh Leo qui siamo parzialmente in disaccordo. Mi sta bene che il cittadino normale usi la bicicletta o l’autobus, ma io a lavorare in centro, come artigiano, ho bisogno di andarci portandomi dietro il necessario per lavorare ed è abbastanza difficile farlo in bicicletta (sebbene ci abbia provato). Comunque io già pago il permesso e non trovo fastidi nel farlo, l’unica cosa che proprio non mi va giù è che con il permesso possa entrare ma non possa parcheggiare. Se sto eseguendo un intervento da un residente non posso parcheggiare negli spazi a lui riservati e devo girare come una trottola (con conseguente aumento delle emissioni del mio mezzo) per trovare un area di carico scarico libera. Nel caso abbia la fortuna di trovarla devo eseguire il lavoro entro 90 minuti con il patema che al mio ritorno sul mezzo ci sia la multa per sosta inoperosa. Ti assicuro che la situazione è abbastanza fastidiosa.
Detto questo io ci metto tutta la mia buona volontà: sto cercando anche un furgone elettrico ma i primi preventivi sono decisamente scoraggianti perché pagare 85.000 € per un mezzo che con motorizzazione normale ne costa a dir tanto 30.000 è abbastanza frustrante 🙁
Non prenderla come una critica rabbiosa ma come una constatazione della mia realtà di tutti i giorni 😉
Ciao ciao
Pero’ distinguiamo: una cosa sono le modalità di accesso ad una zona a traffico limitato, altro sono le modalità di accesso ad un centro urbano (leggi ecopass), altro ancora i problemi di parcheggio (in particolare in un centro storico medioevale come in parte il nostro).
Un problema che peraltro potrebbe avere un’occasione di risoluzione con il controllo elettronico dei varchi. Una volta che si ha la certezza che chi entra ed esce è autorizzato la gestione dei parcheggi all’interno della Ztl potrebbe diventare più flessibile.
hai chiesto a questi?
http://www.micro-vett.it/
sono a imola e oltre ai bimodali, producono un doblo’ elettrico con 150km di autonomia…
Spiegata così mi piace già di più ma se vai a dire ai ferraresi che devi pagare per entrare in città con la macchina stai certo che ti tirano dietro il motore. Allo stato attuale l’idea ecopass si scontra con il “dramma” parcheggio e viabilità (vedi delirio della stanza urbana) da una parte e con la turbogas dall’altra. So che dietro ci sono delle motivazioni condivisibili (riduzione delle emissioni prodotte dal traffico e riduzione di impatto ambientale) ma nella testa del cittadino la questione suona come limitazione della libertà di girare con la macchina e appoggio ad un progetto “inquinante”. Per assurdo quella che tu prospetti, sicuramente a giusta ragione, come soluzione verrebbe avvertita come ulteriore limitazione con annesso balzello. Insomma terreno minato che lascio a voi professionisti della politica 😛
Non mi sono ancora rivolto a loro, avevo chiesto preventivo ad una ditta in toscana mi pare, per un Master elettrico… proverò a sentire anche da questi, grazie per il link 😉
attenzione. per ora mi accontenterei di riuscire a controllare almeno gli accessi alla ztl. l’ecopass è un passo successivo, una volta preso atto che il numero (e la grandezza) dei veicoli è in costante aumento e lo spazio della città è “poco estensibile” (e predisposto un sistema di mobilità urbana migliore dell’attuale)
ps: il diritto alla mobilità va salvaguardato, ma il “diritto a girare in macchina” è cosa diversa…
Mi sono informato anche da costoro, spostandomi su un modello di dimensioni minori cioè un Doblò. Prima di rendervi noto il prezzo vi espongo un dubbio: perché i prezzi, anche solo indicativi, non si trovano mai e bisogna necessariamente contattare un commerciale per sapere a quanto dovrebbe ammontare l’esborso?
Forse la risposta sta nei prezzi di questi mezzi. Per avere un Doblò elettrico servono 53.000 euro Iva esclusa…. in pratica quello che serve a comprarne tre con motore normale. È chiaro che a quelle cifre non li comprerà nessuno, e solo le amministrazioni pubbliche si possono permettere mezzi elettrici. Con tutta la mia buona volontà sarei pure arrivato a spendere 10.000 euro in più per togliermi dalle b@@@e il problema del giovedì e per essere ecologicamente coscienzioso, ma il triplo è inaffrontabile.
Le ditte avranno i loro buoni motivi, costi dei materiali e degli allestimenti e magari vendite quantitativamente non commensurabili con quelle di un veicolo con motore a scoppio, ma così ne vedremo decisamente pochi girare con loghi di ditte private.
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