Miti nucleari
Roberto Codazzi sta smontando con attenzione certosina uno a uno i miti nuclearisti con cui ci stanno ammorbando le orecchie da qualche mese.
Nelle puntate precedenti ilKuda si è occupato di:
- L’Italia importa il 20% di energia prodotta da centrali nucleari dalla Francia!
FALSO. L’energia che l’Italia compra dall’estero è sì il 20% ma quella prodotta da centrali nucleari è solo l’1,5%. Approfondisci qui. - L’Italia è circondata da centrali nucleari di altri paesi, in caso di incidente avremmo gli stassi danni, ma non abbiamo i benefici!
FALSO. Le centrali ai nostri confini sono 11 e distano tutte più di 100 km. Un incidente in quelle centrali avrebbe ripercussioni molto meno gravi in Italia che nei paesi di istallazione. Approfondisci qui. - L’uranio ci rende indipendenti da paesi instabili!
FALSO. Le riserve maggiori sono in paesi come il Kazakhistan, la Namibia e il Niger. Approfondisci qui. - Tutti costruiscono centrali nucleari tranne l’Italia.
FALSO. Il numero di reattori attivi nel mondo è stabile dal 1987. Approfondisci qui.
Oggi invece si occupa del quinto mito, quello che riguarda le tasche: senza energia nucleare in Italia si paga la corrente più cara d’Europa.
Leggete e diffondete, fa bene alla salute e al quorum!