Quando il ministro perde la testa (e la faccia?)
Io rimango ogni giorno più basito (si puo’ essere più basiti?) dal comportamento del nostro governo in questo momento di crisi. Ho la netta impressione che stiano perdendo la testa, a partire dal sinistro Presidente del Consiglio, e forse finalmente anche la faccia.
Ieri, nell’ordine: come già scritto Tremonti ha definito incivile non porre limiti al credito di imposta per le ristrutturazioni edilizie volte al risparmio energetico (lui che sta ancora cercando di riparare ai danni del suo ultimo condono pozzo-senza-fondo) proprio nel momento in cui molti considerano la crisi l’occasione di favorire una ristrutturazione di tutto il mercato verso la sostenibilità energetica, Scajola dal canto suo è riuscito a propagandare l’effimera e momentanea diminuzione dei prezzi dei combustibili (dovuta alla crisi congiunturale della domanda, non certo a miracolose scoperte di giacimenti) come un “bonus” per le famiglie valutabile fra i 2.800 e 3.000 euro (e ovviamente non hanno bloccato le tariffe dell’energia perchè i prezzi scendevano…).
Ma l’Oscar per il “capolavoro” governativo di giornata va al Ministro Sacconi che è riuscito a dire:
“non possiamo permetterci neanche lontanamente che vada deserta un’asta pubblica di titoli di Stato. Ci sarebbe una carenza di liquidità per pagare pensione e stipendi e faremmo come l’Argentina”
Insomma una bella iniezione di fiducia ai risparmiatori e agli investitori (non parliamo poi dei dipendente pubblici e dei pensionati…).
Signori, stiamo scherzando?
Aggiornamento: è colpa della stampa, i BOT e CCT sono i migliori, secondo Tremonti (e i BTP?):
Poi, tanto per cambiare, il ministro, dimenticando che a proporre il paragone con l’Argentina era stato il suo collega del Welfare Maurizio Sacconi, se l’è presa con i giornali. “Quello che è successo oggi su alcuni quotidiani – ha detto – è inqualificabile, non esiste un paese al mondo in cui si fa una cosa del genere”.