• Della memoria collettiva

    A Roma alla Sapienza si doveva tenere un incontro sugli anni di piombo, ospite Valerio Morucci.

    E’ stato annullato.

    Questo il commento di Luigi Manconi, da Repubblica:

    E’ stato un errore annullare il dibattito con Valerio Morucci: l’Universita’ e’ il luogo piu’ adatto, pure se non il solo, al confronto su quei temi, sugli anni di piombo con chi, scontata la pena e fatta un’aspra autocritica sul suo passato, ha avuto responsabilita’ in fatti di terrorismo. E’ l’opinione del sociologo e docente universitario, Luigi Manconi, per il quale “l’Universita’ luogo scientifico, di ricerca e conoscenza ha bisogno di testimoni di quegli anni e di quel fenomeno proprio per la sua missione di conoscenza”. Senza entrare nel merito delle affermazioni del Rettore dell’Ateneo romano, Luigi Frati, “lo facciano a via Fani” e “partecipero’ al dibattito con Morucci”, il sociologo del Pd precisa, “non e’ una ‘lezione’, come erroneamente si pensa, ma un dibattito a piu’ voci per cui l’opinione di Morucci si confronta con l’opinione di altri e poi – conclude l’ex-sottosegretario alla Giustizia – gli studenti sono maggiorenni, in grado di comprendere: e’ stato per questo un errore annullare un confronto sulla memoria storica del nostro Paese”.

    Che a ormai a 30 anni dai fatti non si possa discutere, in ambito universitario, con un testimone (colpevole) di quegli eventi lo trovo piuttosto stupido. Che si preferisca l’oblio e la rimozione (o una mera celebrazione delle vittime) rispetto all’ascolto delle motivazioni (errate) che hanno portato parte (minima, ma consistente nei numeri) di una generazione a intraprendere la lotta armata nel nostro paese lo trovo pericoloso.

    Perchè non sapere (o volere) distinguere fra il desiderio di riscrivere la storia (che è sempre una tentazione per qualcuno) e quello di comprendere (e non condividere) di intere generazioni che non hanno vissuto quegli anni o che – come me – li hanno vissuti con vaghi ed enigmatici ricordi di posti di blocco e dirette televisive, è un errore imperdonabile. Soprattutto se a commetterlo è chi deve insegnare e aiutare a costruire una memoria collettiva.

    NB: Morucci ha rinnegato la lotta armata, ha scontato la propria pena e non mi risulta abbia recentemente rivendicato la giustezza dei propri piani criminali… A differenza a puro titolo di esempio di Licio Gelli…

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