La Pace e i tagli della provincia
Con grande dispiacere riporto il comunicato dei Verdi di Ferrara sulla cancellazione dell’adesione della Provincia di Ferrara al Coordinamento degli Enti Locali per la Pace per risparmiare 2500 euro e un pullman per portare i cittadini ferraresi alla Marcia Perugia Assisi:
LA PROVINCIA DI FERRARA HA DECISO DI NON RINNOVARE L’ADESIONE AL COORDINAMENTO ENTI LOCALI PER LA PACE E I DIRITTI UMANI, SENZA NEMMENO INFORMARNE IL CONSIGLIO E LA COMUNITA’ LOCALE. NE E’ PARTE DA 11 ANNI E DAL 2008 MEMBRO DI PRESIDENZA.
Abbiamo appena saputo, per caso – dal momento che la Provincia di Ferrara ha evitato di darne informazione – che nell’agosto scorso il Coordinamento nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani ha ricevuto dalla Provincia di Ferrara una lettera con la quale si comunicava la decisione di non rinnovare l’adesione e di non versare, quindi, la quota relativa al 2009. Questo significa che in una delle prime, se non nella prima, riunioni della nuova giunta è maturato ed è stato condiviso questo orientamento. Poiché tutti conoscono il significato simbolico dei primi atti delle nuove amministrazioni, al di là dell’estrema gravità del fatto specifico, questa scelta ci preoccupa moltissimo.
Il Coordinamento è un fenomeno unico nel panorama europeo, forse mondiale, ed è nato e si è sviluppato grazie all’impegno di centinaia di Enti locali, Province e Regioni. La Provincia di Ferrara aveva aderito al Coordinamento nel 1998 attraverso una delibera del Consiglio Provinciale, che dichiarava al tempo stesso la provincia di Ferrara “Territorio per la Pace”; da quel momento l’Ente ferrarese ha partecipato attivamente alla vita dell’associazione e si è impegnato nella diffusione di una cultura di pace e nella ricerca di strumenti per la risoluzione pacifica dei conflitti. Innumerevoli sono state da allora le iniziative proposte alla comunità locale, organizzate su impulso o in collaborazione con il Coordinamento: non è possibile ricordarle tutte. Bastino per tutte le marce per la pace Perugia Assisi, le diverse edizioni dell’ONU dei popoli, i progetti di diplomazia dal basso e di cooperazione internazionale, in particolare quello di ricostruzione post bellica nel sud del Libano, dopo la guerra tra Israele ed Hezbollah. Il Coordinamento è stato inoltre un luogo fondamentale di elaborazione e confronto che ha consentito alla Provincia, e agli altri Enti Locali ferraresi che ne fanno parte, di mettere in campo una propria specifica politica di pace. Nell’autunno 2008 proprio a Ferrara si è svolta l’ultima assemblea nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani.
La decisione della Provincia, motivata probabilmente dalla volontà di risparmiare poco più di 2000 euro della quota di adesione, ci sembra un sintomo gravissimo di qualcosa che sta avvenendo nella nostra comunità.
Temiamo che quanto sta succedendo rappresenti la resa, neanche tanto sofferta, nei confronti di una tendenza sempre più evidente delle Amministrazioni a chiudersi in se stesse, a perseguire i propri interessi particolari, o quelli che si ritengono tali. Temiamo che una tradizione, che pensavamo consolidata, delle nostre amministrazioni, quella di esercitare il proprio ruolo fondamentale nella crescita civile della comunità rappresentata, possa interrompersi proprio quando di questo ruolo vi è particolarmente bisogno.
Siamo inoltre sorpresi per la mancanza del benché minimo dissenso, almeno per quanto è dato sapere, all’interno della giunta, sulla decisione presa, e siamo ansiosi di conoscere le posizioni in proposito delle forze politiche che si sono assunte questa responsabilità.
Crediamo che scelte di questo tipo non spettino alla Giunta, ma che il Consiglio Provinciale abbia il diritto di decidere e la comunità locale di esprimersi. Auspichiamo che la Provincia faccia marcia indietro e non liquidi un’esperienza di questa importanza.I Verdi di Ferrara
Per fortuna in Comune pare abbiano idee diverse.
Però la prossima volta non venitemi a chiedere a cosa servono i Verdi…
6 Comments
a buttare i soldi dei contribuenti in cazzate? quanto è costata l’adesione della provincia di ferrara a questo ente fondamentale per le sorti della civiltà umana?
2500 euro, un 30esimo del contratto di consulenza dell’ex presidente della ex azienda trasporti (fusa con atc poco prima di portare i libri in tribunale), un quarantesimo del costo dei fuochi artificiali di fine anno, un cinquantesimo…
due torti fanno una ragione?
dire che insomma sono pochi significa rivendicare il diritto di buttare nel cesso 2.500 euro di soldi che i contribuenti hanno prodotto, significa che tu pensi che le persone debbano lavorare per buffonate terrificanti come il consorzio degli enti territoriali per la pace, roba che fa dubitare della bontà della legge basaglia.
c’è qualche d’uno che ama andare in giro per l’italia a parlare di pace?
libero di farlo, ma non a mie spese.
comunque la cosa più grave è che Italia.it non indichi i cappellacci come il piatto tipico di Ferrara!!! Insieme alla salama da sugo!
Tutto il resto è fuffa. Da 2500 euro, ma fuffa! 😀
si, ma sai quanti cappellacci ti mangi con 2.500 euro (e mi sa che se fai beni i conti sono un po’ di più, perché il costo è mica solo l’iscrizione!)?
io no, ma qualche d’uno all’ufficio per la pace della provincia di ferrara mi sa di si.
p.s. ma a ferrara contro chi siete in guerra?
mi pare contro le “burricche”… 🙂