• sul proselitismo ateo

    Come il Sofri giovane mi sento piuttosto offeso da questo manifesto. E già che ci sono ne approfitto per dire che ho trovato anche piuttosto fuorviante e pericoloso il dibattito recente sulla “puzza” di proselitismo ateo.

    A parte che molte delle critiche all’iniziativa della pubblicità dell’UAAR sui bus provengono da chi a suon di evangelizzazione ha distrutto intere civiltà, rivendico qui il diritto di pubblicizzare (e fare proselitismo) qualsiasi iniziativa politica, sociale, filosofica, sportiva o culturale non sia in contrasto con la nostra Costituzione.

    Citando, anch’io, Padoa Schioppa:

    Il discutibile sottinteso è che il proselitismo sia in sé cosa non buona. Ebbene, non si scandalizzi il lettore: vorrei qui parlare del proselitismo per farne l’elogio. E vorrei anzi esprimere preoccupazione per il farsi strada, nel nostro tempo e proprio nelle nostre società pluraliste, dell’idea che «fare proseliti» violerebbe i diritti e attenterebbe alle convinzioni (supposte inalterabili) dell’altro. Secondo un nascente luogo comune, uno spirito aperto dovrebbe astenersi dal propagandare le proprie idee e accettare quelle altrui senza porle in discussione. Il proselitismo sarebbe tipico di chi è intollerante, assolutista, poco incline al rispetto dell’altro. E le convinzioni sarebbero nobili, eroiche, solo se conservate immutabili (sennò diventano tradimento). Invece, la riflessione dovrebbe portarci a considerare questo modo di pensare come gravemente errato; un errore che sarebbe pericoloso lasciare impiantare nel nostro pensiero e nel nostro costume.

    Anche per questo, da simpatizzante, sono appena diventato socio dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti. E non rinuncio neanche a fare proseliti: iscrivetevi anche voi!

    Manifesti affissi a Roma: “Dio esiste. Lo sanno anche gli atei”

    L’On. Antonio Mazzocchi, deputato del Popolo della Libertà e presidente dei Cristiano Riformisti, ha lanciato per conto del suo partito una controcampagna degli ateobus UAAR, all’insegna dello slogan “Dio esiste, e anche gli atei lo sanno”. In un’intervista rilasciata all’ASCA, Mazzocchi ha dichiarato che la campagna “non vuole essere solo la risposta ad una battaglia degli atei, ma un messaggio forte da parte di noi cattolici che sentiamo oggi più che mai l’esigenza di ribadire le tradizioni e le radici della cultura italiana ed europea che trovano fondamento nel cristianesimo. E’ una risposta a tutti coloro che di fronte ad una timidezza dei cattolici stanno occupando piazze che prima erano usate per fare processioni o manifestazioni di carattere religioso”.
    Il blog River ha nel frattempo pubblicato una foto del manifesto, affisso negli spazi del Comune di Roma. A detta del blogger, “da una sommaria ricognizione visiva, ho notato che il poster è stato affisso abusivamente in vari punti del centro”.

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