• Chiquita, il golpe e l’Honduras

    Lo so, non vi eravate accorti ci fosse stato un golpe in Honduras. Del resto il buon Roberto Codazzi è uno dei pochi in Italia (forse nel mondo) che si sta interessando alla situazione in Honduras dopo la cacciata di Zelaya. Riporto così questo suo post, giusto per farci comprendere un po’ meglio i perchè del golpe e, forse, i perchè del silenzio (interessato) della comunità internazionale.

    Chiquita e l’Honduras, un bel carico di interessi

    Nonostante la storia dell’america latina sia piena dei misfatti della United Fruit e delle società da lei generate, forse la Chiquita non ha responsabilità dirette nel golpe, ma sicuramente un sacco di interessi perchè Zelaya non ritorni in patria.

    Secondo la COHEP, che da subito ha appoggiato il golpe, la comunità internazionale non dovrebbe imporre sanzioni economiche al governo golpista di Tegucigalpa, perchè questo peggiorerebbe i gravi problemi politici del paese.

    Da loro stesso sito web la COHEP sarebbe il braccio tecnico e politico del settore privato in Honduras, favorirebbe gli accordi commerciali e fornirebbe “supporto critico” al sistema democratico locale.

    All’inizio di quest’anno la grande compagnia ortofrutticola si è unita alla “Dole” nel criticare il governo di Tegucigalpa quando quest’ultimo ha alzato la paga base del 60%. La Chiquita ha fatto presente che la nuova regolamentazione statale avrebbe drasticamente abbassato i loro profitti. Chiquita si è dunque lamentata della possibile perdita di milioni di dollari se fosse passata la riforma sindacale di Zelaya e quando il decreto sulla paga minima è stato approvato, la Chiquita ha cercato aiuto e si è appellata al “Assemblea Hondureña di Imprese Private” (COHEP in spagnolo) e il COHEP si è mostrato contrario tanto quanto la Chiquita.

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