Cose nere
L’Espresso ci svela oggi cio’ che dalle immagini dei ruderi di Nassirya già sapevamo. Esiste, nelle forze militari italiane, una inquietante preferenza per simbologie appartenute ai regimi fascisti e nazisti. E non solo per le simbologie, anche per le parole, e i fatti. Fatti come quelli di Genova. Sì perchè, come si è discusso venerdì scorso al Cafè de la Paix, la militarizzazione delle forze di polizia (Carabinieri per primi, ma anche progressivamente la Polizia) sta portando ad una diffusione di idee e pratiche che qualcuno pensava chiuse nei libri di storia, ma che purtroppo sono sopravvissute (al tempo e alla condanna della storia) anche nelle nostre caserme. Non so quanto sia marginale questo fenomeno, certo qualcuno dovrebbe e potrebbe fare un po’ di luce…
3 Comments
La scoperta dell’acqua calda!
Se le persone di sinistra sono (giustamente) antimilitariste e pacifiste per fare gli eserciti rimangono solo le persone di destra, quelli di destrissima e quelli di estrema destra.
non sempre è vero. conosco persone di sinistra militariste e guerrafondaie. Il problema c’e’, e c’era anche ai tempi della leva obbligatoria – quando anche quelli di sinistra che non obiettavano facevano il militare, ed è in una cultura di estrema destra che ha mantenuto, nell’indifferenza generale, simboli e scritte nelle caserme. e che si sta lentamente sdoganando…
bel post… almeno qualcuno si è ricordato della roba di nassirya…
A volte mi torna il dubbio se essere contento dell’abolizione della leva obbligatoria…