• L’Ambasciata apra le porte

    iran

    Ciò che sta succedendo in Iran, al riparo da occhi indiscreti, necessita un intervento diplomatico e umanitario che forse è al di fuori della portata dei nostri Ministri.

    Passare dalla politica dei respingimenti in alto mare ad aprire le porte dell’Ambasciata italiana a Teheran è forse chiedere troppo.

    Però sono d’accordo con Marcello, per cui aderisco al suo appello:

    Non leggo il nome dell’Italia tra quello degli Stati che accolgono i manifestanti iraniani feriti nelle proprie ambasciate a Teheran.

    L’Italia spalanchi le porte! Accolga i feriti! Scriviamo numerosi all’ambasciatore Alberto Bradanini:

    Embassy of Italy in Tehran

    81, Neauphle Le Chateau Ave
    Tehran – Iran

    Tel    +98 21 66726955/6/7
    Fax   +98 21 66726961

    segreteria.teheran@esteri.it

    Update 21 giugno:

    1. Il Ministro Frattini nega che ci siano state richieste di accoglienza da parte di manifestanti feriti alle ambasciate europee in Iran (leggere il 4° aggiornamento)
    2. Ciò nonostante l’Iran protesta, soprattutto con l’Ambasciata britannica per le interferenze (leggere la bella risposta del Ministro UK)
    3. Il Ministro Frattini ha comunque precisato che “l’Italia non si sottrarrà agli sforzi internazionali di assistenza umanitaria”
    4. La Svezia, paese che dal 1° luglio presiederà per sei mesi l’UE, convocherà una riunione per valutare le richieste di aiuto (l’ambasciata svedese ha confermato di aver ricevuto email in tal senso)

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