Aldro. Ieri la fiaccolata, domani il concerto
Aldro, tre anni dopo si grida ancora ”Verità”
In 400 alla fiaccolata del terzo anniversario della morteSono passati tre anni da quel 25 settembre 2005, quando Federico perse la vita durante una colluttazione con quattro agenti di polizia. Eppure c’è ancora chi vive “nella speranza di vederlo un giorno rientrare in casa da un momento all’altro”. È il ricordo commosso della madre, Patrizia Moretti, nel terzo anniversario della morte del figlio. Accanto a lei, davanti al cancello di via Ippodromo, 400 fiaccole accese.
È partito da piazza Trento Trieste alle 21.30 il corteo che si è snodato lungo Porta Reno e via Bologna per raggiungere il luogo dove il 18enne morì. Alla manifestazione hanno aderito anche singoli e gruppi giunti da mezz’Italia (Roma, Bologna, Vicenza, Reggio Emilia) che, sulle note di We shall overcome, hanno accompagnato i familiari e gli amici di Federico che, in testa alla processione, reggevano lo striscione simbolo della loro lotta, “Verità grido il tuo nome”.
Accanto ai cittadini comuni anche i volti di diversi politici locali, tra cui Claudio Piva del Pdci, Luigi Cattani ed Elisa Corridoni di Rifondazione, Leonardo Fiorentini e Stefano Cavallini dei Verdi, Massimo Maisto e Mauro Vecchi del Pd, Mario Zamorani dei Radicali.
All’arrivo in via Ippodromo, di fronte al cancello vengono attaccati gli striscioni e le famose foto che ritraggono il ragazzo sul lettino dell’obitorio. Intorno vengono posati i cartelli con delle “firme” particolari: “Intervento regolare”, “Ucciso da un malore”, “Morto di infarto”, “Quel ragazzo è morto davanti ai miei agenti ma loro non c’entrano (Elio Graziano)”, “Non è morto per le botte (Severino Messina)”, “Volevamo aiutare quel ragazzo ma non ce l’abbiamo fatta (Gianni Tonelli)”. Poi tocca alla madre, Patrizia Moretti, deporre un mazzo di fiori sotto la lapide che ricorda la tragica scomparsa del figlio. “Abbiamo voluto commentare le foto di Federico con le dichiarazioni della polizia, per dimostrare come siano assurde”. Queste le uniche parole prima del minuto di silenzio che ricopre la via.
Il momento di raccoglimento termina sulle note di Amazing grace, canzone simbolo dei neri d’America. Poi tocca di nuovo a Patrizia: “Non era mia intenzione intervenire, ma voglio ringraziarvi per essere qui. Lasciamo parlare le immagini che tutti ormai conosciamo. Quelle foto dimostrano come quelle persone hanno ridotto mio figlio e ancora sostengono di aver fatto un intervento regolare e che Federico sarebbe morto da solo. Ora comunque c’è un processo e spero vengano condannati, anche se la sentenza non ci restituirà Federico. Non mi resta che augurarmi che presto possa almeno avere quella giustizia che merita”.
A margine della manifestazione arriva anche la risposta a Fabio Zaccarini, segretario regionale Fsp–Ugl che in una lettera contestava i “gialli” del caso Aldrovandi. “Siamo rimasti sconcertati – affermano dall’associazione “verità per Aldro” – dalla lettera che con raro tempismo ed inopportunità il sindacalista ha inviato alla stampa e che è stata diffusa proprio nel giorno dell’anniversario, quasi a necrologio parallelo e contrario. Pensiamo che quella lettera e l’insensibilità che ne traspare si commentino da sole. Noi ci sentiamo solo di stringerci alla famiglia ed agli amici e di ringraziare tutti e tutte coloro che hanno dimostrato la loro vicinanza partecipando alla fiaccolata. Perché cose del genere non accadano mai più”.
Domani, sabato 27 settembre, a partire dalle ore 21.30, si terrà anche un concerto dedicato a Federico presso “l’Officina ex Amga” di viale Alfonso d’Este (zona montagnone – San Giorgio, in prossimità dei Bagni Ducali).
Sul palco si alterneranno Signor K, Violassenzio e Penelope sulla Luna. Infine dj set degli Estense Crew.
L’ingresso è libero e riservato ai soci Arci ed Endas.
1 Comment
Non ho capito, l’ingresso è libero o riservato?