• Appello. Diritti: lavavetri; quell’ordinanza a noi non sta bene, e a voi?

    Era indirizzata a liberazione, ma credo valga la pena pubblicare questo appello. Ho aderito. Per sottoscriverlo scrivete a mungo_d@camera.it.

    Liberazione, 4 settembre 2007

    Cara “Liberazione”, l’indignazione per l’ordinanza fiorentina sui lavavetri ha stimolato me e una giovane compagna, assessora all’immigrazione in un comune della provincia di Bologna, a scrivere nel weekend una lettera-appello da inviare al sindaco di Firenze e al ministro Amato. Su questa lettera appello stiamo raccogliendo adesioni, soprattutto di amministratori, ma anche di cittadine/i indignate/i quanto noi. Ci piacerebbe se “Liberazione” pubblicasse la nostra lettera, indicando questo indirizzo a cui inviare le adesioni: mungo_d@camera.it. L’appello rimarrà aperto fino a domenica 9 e invieremo a Domenici ed Amato la lettera, corredata dalle firme che avremo raccolto fino a quel momento, lunedì 10. Ci rivolgiamo ad amministratori, parlamentari, cittadine/i, se condividete le nostre riflessioni, firmate questa lettera aperta. Spero che le firme saranno tante!

    Donatella Mungo deputata Prc-Se

    È semplicemente aberrante tentare di manipolare l’opinione pubblica confondendo gli effetti della povertà con le sue ragioni, è orribile da parte di un’amministrazione comunale colpire chi viene sfruttato per coprire l’incapacità d’individuare chi sfrutta, è pericoloso per un’amministrazione comunale e per una società amministrata, allenare ed essere allenati al disprezzo della povertà, della solidarietà sociale e dell’umana pietà. Colpire gli ultimi per ignorare i primi è il metodo più farisaico per fingere d’imporre quella legalità sociale che tutti noi desideriamo.

    Arrestare un lavavetri significa cancellare con una finzione scenica una macchia della nostra coscienza di amministratori, incapaci di far fronte al disagio sociale, cosa di nocumento assi più grande dello: “…versamento delle lavature dei parabrezza” dei lavavetri stessi (per utilizzare le parole dell’assessore Cioni nella delibera fiorentina). Fare il lavavetri, la prostituta o il manovale in nero, non è un “mestiere”, è una scelta obbligata per chi è costretto a fare di necessità umiliazione, senza alcuna virtù. “Mestierante” è colui che con un’ordinanza si pone il fine di cancellare la consapevolezza che la povertà esiste e volge lo sguardo altrove… Agli Uffizi… a Palazzo D’Accursio… Dipende…

    Nell’epoca della caduta dei muri, delle barriere doganali, nell’era del libero commercio e dell’infinita circolazione delle merci fa riflettere che s’induca alla costruzione di muri nelle menti delle persone… muri comodi entro cui confinare tutto ciò che non piace alle persone: la povertà innanzitutto. Quella della rimozione è una strategia legittima dal punto di vista freudiano, ma dal punto di vista amministrativo è una colpa.

    Crolla il muro di Berlino, ma s’innalzano quelli dei Cpt, delle Barriere anti spaccio e si spalancano le porte delle carceri per i lavavetri. Questa è libertà, giustizia, legalità sociale? Noi non ci stiamo e voi?

    Laura Veronesi assessora immigrazione comune di Zola Predosa (Bo); Donatella Mungo deputata; Mercedes Lourdes Frias deputata; Maurizio Acerbo deputato; Ilario Farabegoli assessore immigrazione comune di Ravenna; Monica Sabatini assessora immigrazione comune di Castelmaggiore (Bo); Enrico Suffritti assessore comune di Monteveglio (Bo); Monia Giovannetti assessora comune di S. Piero in Bagno (Fc); Antonella Caranese assessora comune di Dozza (Bo); Giampiero Spada assessore comune di Malalbergo (Bo); Maria Cecilia Luzzi assessora comune di Monte San Pietro (Bo); Vittorio Buldrini assessore comunale di Rimini; Ivano Cavalieri consigliere comunale Monte San Pietro (Bo); Marco Poggi consigliere comunale Castelguelfo (Bo); Massimo Reggiani consigliere comunale Calderara di Reno (Bo); Luigi Cattani consigliere comunale Argenta (Fe); Primo Ilario Soravia consigliere comunale San Giovanni in Persiceto (Bo); Marco Odorici consigliere comunale Casalecchio di Reno (Bo); Patrizia Cantoni consigliera comunale Imola (Bo); Giuseppe Cucinotta consigliere comunale Monghidoro (Bo); Stefano Lugli consigliere provinciale Modena; Emanuele Zecchi consigliere comunale Granarolo dell’Emilia (Bo); Orazio Sturniolo consigliere quartiere Navile – Bologna; Aurelio Pavanello consigliere quartiere San Donato – Bologna; Gianni Paoletti segreteria regionale Funzione Pubblica Cgil Emilia-Romagna; Nera Gavina Bologna; Mariella Saviotti Bologna; Alfredo Maria Rossi Bologna; Carlo Onofri Monteveglio (Bo) Sandra Monti Monteveglio (Bo); Leonardo Di Jorio Parma; Giuliana Felisati Bologna; Armando Quattrone Bologna; Donatella Bilardi Bologna; Stanislao Rinaldi Bologna; Stefano Setti Bologna; William Pedrini San Giovanni in Persiceto (Bo); Andrea Davolo Parma Gianluigi Bettini Imola (Bo); Piero Bonfiglioli Pianoro (Bo); Gianni Tasselli Correggio (Re).

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