• e se lo dice lei (4)

    Il Ministro per le Pari Opportunità

    Il Ministro per le Pari Opportunità

    La prostituzione in luoghi chiusi non è legale e non è reato…

    e ancora

    Come donna impegnata in politica e nelle istituzioni, la prostituzione mi fa rabbrividire. Mi fa orrore, non comprendo chi vende il proprio corpo. Ma mi rendo conto che è fenomeno che esiste e che purtroppo non può essere debellato, come la droga

    Per chi non lo avesse capito questa è il nostro Ministro per le Pari Opportunità.

    Su fuoriluogo qualche considerazione più seria su un provvedimento potenzialmente tragico. Qui valga quanto han detto le associazioni (del sociale e delle prostitute):

    «ANCHE IL MINISTRO HA USATO IL SUO CORPO» – Un po’ stupita un po’ sarcastica la reazione di Carla Corso, una delle fondatrici del Comitato dei diritti delle prostitute, alle affermazioni del ministro Carfagna che ha detto di provare «orrore per chi vende il proprio corpo». Eppure – afferma Corso – «la signora ha usato il suo corpo per arrivare dove è arrivata, facendo calendari. Basta aprire internet per vedere le sue grazie».

    ERRORE VIETARLA IN STRADA – Vietare la prostituzione in strada significa spingere chi si prostituisce nel sommerso degli appartamenti, dove chi è sfruttato lo sarà ancora di più, invisibile per forze dell’ordine e operatori sociali. Lo scrivono in una nota congiunta le associazoni Asgi, Gruppo Abele, On the Road, Caritas Italiana, Coordinamento nazionale comunità di accoglienza, Comitato per i diritti civili delle prostitute, Comune di Venezia, Consorzio Nova, Dedalus, Save the Children. «Dinanzi all’allarme e al disagio che diversi cittadini manifestano nei confronti della prostituzione non ci sono scorciatoie: occorre tenere insieme la tutela dei diritti delle vittime di sfruttamento sessuale, il sostegno all’inclusione sociale per chi si prostituisce e vorrebbe una alternativa, il contrasto delle organizzazioni criminali, le esigenze di sicurezza».

    Commenti anche su Marcello Saponaro, Wallynius, Bioetica, Dioblog, Sotto l’ombra degli olmi, Luciano Giustini, Appunti italiani, Intersezioni, La voce del pigrone e tanti altri.

2 Comments

  1. phileas says: 12 Settembre 2008 at 18:57

    ben detto fratello .Mi piace usare poche parole ,so che già c’è chi meglio le adopera.Ma non icupiamoci , festeggiamo , finalmente viviamo in ipocrazia ( ipocrisia al potere ) al suo massimo splendore… indagati che guardiasigillano , veline che decretano , rimandate a settembre che docentano …quale sarà la prossima , il servizio d’ordine di ultras naziskin negli stadi ? l’obbligatorietà del crocifisso attaccato allo specchietto retrovisore ? Non ci sono blog a sufficenza
    http://phileas.blogspot.com/

  2. Roberto says: 17 Marzo 2011 at 21:38

    <> che parolona! Ma come sono piccole queste menti di coloro che si chiamano fratelli di questi tempi.. Ma dico Io, se uno vede qualcosa che non gli sta bene e tanti vedono la stessa cosa ma non parlano e se parlano nessuno li sente….ma allora…dico Io ancora una volta! Ma non può essere questa la volontà di Dio? E se Dio la vuole la una bella donna chi potrebbe non permetterlo? E se significa qualcosa?
    E se questa donna è benedetta quanto sbaglio è a chiamarla puttana? Certamente non molto se qualche testa calda religiosa non impara ad esaminare se questa è oppure non è la volontà di Dio ma comunque sarebbe sempre una offesa, ma involontaria.

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