Sempre sui lavavetri
L’intervento di michele Serra di oggi su Repubblica è interessante: “Il cosiddetto giro di vite contro i lavavetri ha provocato parecchie reazioni indignate. In genere rimandano a una differente etica dei delitti e delle pene: una società che non riesce a sconfiggere la mafia e spesso lascia impuniti i grandi crimini economici, con quale diritto persegue i miserabili? Condivido l´obiezione. Ma non voglio restarne prigioniero. C´è in molte persone di sinistra la virtuosa ma inconcludente abitudine di spostare l´analisi sempre di parecchi palmi più in là, a costo di trascurare la cocente banalità del quotidiano. Ci sono semafori, nelle grandi città, che sono diventati piccoli posti di blocco dedicati al taglieggio, specie ai danni di donne sole. E se il problema non è degno di raffronto con la fame nel mondo, o con la guerra in Iraq, è però un indizio tangibile di insicurezza e di sopruso. Un furibondo Asor Rosa ha scritto che prendersela con i lavavetri è come inseguire le mosche con un giornale arrotolato. Ma le mosche (animali sinantropici tra i più molesti, secondi solo ai piccioni) le abbiamo più o meno tutti inseguite, con giornali o altro, e non perché siamo dei mostri, ma perché la risoluzione dei piccoli problemi appartiene con pieno diritto alla nostra vita. E più passa il tempo, più mi convinco che la cura delle piccole cose è la via diretta alla cura di quelle più grandi.”
Sto alla provocazione. Ma siamo sicuri che la multa serva a risolvere il problema? Ovvero, restando alle mosche, ci sono anche altri metodi per eliminarle (zanzariere comprese), ma mia nonna mi insegno’ che tirando giù la tapparella le mosche scappano dal buio ed escono dalla finestra (se aperta). Ora siamo sicuri che lo strumento della sanzione (amministrativa o penale che sia) serva a risolvere il problema? O non lo sposta in qualche quartiere (o qualche città) più in la’. O peggio potenzialmente non sposta manovalanza (certamente non fra le più soddisfatte della propria vita professionale) in attività ben più pericolose del lavavetri?
Provocazione per provocazione: è venuto per caso a qualcuno in mente di prevedere un’autorizzazione comunale per questa attività che permetta un sereno controllo e l’emarginazione dei cosidetti “piccoli posti di blocco dedicati al taglieggio“?