• Ordine e Disordine

    scrivaniaMi fanno notare ques’ansa IL CAOS SULLA SCRIVANIA? E’ PRODUTTIVO. Il tema? Il disordine, le numerose agenzie di consulenza che stanno nascendo per insegnare l’ordine ai dipendenti (brrr) e una ricerca tedesca che dimostra che “il disordine genera più associazioni di idee e rispecchia una personalità flessibile e dagli interessi molteplici. Secondo Stephan Gruenewald, psicologo e consulente, ciascuno si costruisce un proprio ordine e sa qual’é il “mucchio” di carte più importante: i documenti sono sempre a portata di mano nelle “zone calde” del tavolo. Le carte inutili, invece, migrano da sole verso le “zone fredde”, come guidate da una “mano invisibile”. Imporre un altro tipo di ordine, rende i dipendenti inefficienti ed è fonte di stress.” Sante parole.

    Segnalo anche un libro, uscito qualche mese fa: A Perfect Mess The Hidden Benefits of Disorder (Eric Abrahamson , David H. Freedman – Casa editrice: Weidenfeld & Nicolson – 2006 – 22,80 euro). Lo si trova presso le Feltrinelli, ma forse si risparmia un po’ su Amazon. Già che ci sono ne segnalo anche due interessanti recensioni selezionate, ovviamente, in modo assolutamente casuale da misurarelacomunicazione.it e slog.

8 Comments

  1. FED3RICO says: 3 Settembre 2007 at 20:40

    Secondo me sono tutte scuse per non mettere in ordine la tua scrivania :°D

  2. leo says: 3 Settembre 2007 at 21:48

    legge del disordine (ancora da definire)
    corollario della scrivania: il disordine ha sempre una giustificazione filosofica

  3. Pedro says: 5 Settembre 2007 at 13:42

    Cioè vuoi dire che mi sto sbattendo per riordinare la mia pensando alla tua e sto facendo la più grande sciocchezza del secolo?

    Non mi convince molto comunque come teoria… nel mio caso le carte che migrano verso la zona fredda sono quelle che non mi va di sbrigare e solitamente sono le più importanti 😀

  4. leo says: 5 Settembre 2007 at 14:59

    Potrebbe essere che tu stia facendo una grossa sciocchezza. O potrebbe essere che sei iscrivibile alla categoria dei “trimestrali” (coloro che mettono a posto solo tra un progetto e l’altro)…
    diamine quanto vorrei leggermi la ricerca, in italiano pero’..

  5. Pedro says: 5 Settembre 2007 at 15:06

    [quote=”leo”]…
    diamine quanto vorrei leggermi la ricerca, in italiano pero’..[/quote]

    Io vorrei che qualcuno la leggesse per me e me la enunciasse 🙂

  6. leo says: 5 Settembre 2007 at 15:28

    sono indeciso se comprare il libro americano, ma dovrai attendere almeno il 2010 perchè io riesca a leggerlo…
    ho cercato la ricerca tedesca, ma ho solo trovato l’articolo originale pubblicato su Handelsblatt

  7. Pedro says: 5 Settembre 2007 at 16:55

    Se è in tedesco mi chiamo immediatamente fuori… forse Branko… ma figurati 😛

    Comunque ho tempo… comincia a leggere 😀

  8. leo says: 7 Settembre 2007 at 11:34

    Attenzione attenzio! c’e’ anche in italiano!

    La forza del disordine
    I benefici nascosti del caos dall’economia globale alla vita quotidiana
    Eric Abrahamson, David H. Freedman
    Casa editrice: Rizzoli
    Collana: Saggi stranieri
    Anno pubblicazione: 2007
    Prezzo: 18,00
    Genere: psicologia
    Volumi: 1
    Pag: 300

    Descrizione:
    Il libro dimostra con un’impressionante serie di esempi e aneddoti rivelatori che i sistemi moderatamente disordinati (dalle economie globali ai nostri uffici) usano le risorse in maniera più efficiente, generano soluzioni più brillanti e vanno in crisi meno facilmente di quelli che evitano come la peste il disordine e l’improvvisazione. Quello di Abrahamson e Freedman non è un elogio della trasandatezza; è piuttosto un riconoscimento del ruolo della casualità di ogni vicenda umana. L’eccesso di ordine e di organizzazione fa male non solo perché ignora quella dose di caos che fa parte della realtà, ma soprattutto perché limita gli effetti benefici del caso.

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