Ma anche…
Insomma, andiamo alle elezioni da soli, ma anche con Di Pietro.
Però poi facciamo il gruppo unico in parlamento! Ma anche no.
PER VELTRONI NESSUN TRADIMENTO SE IDV FA GRUPPO A SE’
Walter Veltroni non gridera’ al tradimento se il partito di Antonio Di Pietro decidera’ di dar vita ad un proprio gruppo parlamentare, distinto da quello del Pd. La scelta di ‘separarsi’, nell’organizzazione pratica all’interno dei due rami del Parlamento, non sara’ quindi interpretata, al loft, come un venir meno al patto sottoscritto, ne’ Walter Veltroni teme un danno di immagine. E’ vero, ricorda una fonte del Pd, che il segretario ha utilizzato il tema del gruppo unico come uno dei cavalli di battaglia in campagna elettorale, ma e’ altrettanto vero che la cosa aveva un determinato impatto, una certa forza e ragion d’essere in caso di vittoria e, quindi, di guida del Paese. Altrettanto non vale all’opposizione. Dunque, fermo restando che Idv e Pd hanno sottoscritto il programma e sara’ quello la base da cui partire per l’azione comune all’opposizione, non c’e’ da gridare allo scandalo se l’Idv chiede piu’ visibilita’. Anzi, con una maggioranza cosi’ schiacciante del Pdl, e il ruolo in fondo di unica grande opposizione in Parlamento, forse e’ addirittura favorevole che ci sia il modo per dare piu’ voce alla minoranza. Questo, a quanto si apprende, il ragionamento del leader del Pd, quando i suoi collaboratori gli hanno letto le prime agenzie che vanno verso una conferma della volonta’ dell’ex pm di presentarsi all’appuntamento parlamentare con un proprio gruppo. Veltroni e Di Pietro, a quanto si apprende, non si sono ancora sentiti. L’ex sindaco di Roma, infatti, attende di conoscere l’esito dell’esecutivo del partito alleato, dopodiche’ sicuramente ci sara’ uno scambio di idee tra i due.