Regali, allarmi e aiuti
Avete mai sentito un commerciante non lamentarsi? Io sinceramente no. A volte a ragione, un po’ più spesso a torto. Questa volta è probabile che abbiano pure ragione, ma leggere, il 17 di ottobre il titolo dell’articolo di Repubblica “Natale, allarme dei commercianti: Tra i peggiori degli ultimi 40 anni” fa un po’ sorridere.
L’anno scorso era colpa del fisco (ma al govrno c’erano altri), quest’anno c’è la crisi finanziaria, il prossimo ci sarà la crisi dell’economia reale.
Ed in tutto questo il nostro sinistro Presidente del Consiglio a cosa va a pensare come regalo di natale agli italiani? Agli aiuti di Stato alle imprese, vecchio sistema per creare consenso fra imprenditori (che si vedono pubblicizzare le loro perdite) e lavoratori (che forse salvano il posto di lavoro).
E questa volta il nostro sinistro Presidente del Consiglio non ha neanche cercato di nascondersi dietro un lessico democratico:
“Ieri erano un peccato mortale oggi gli aiuti di Stato sono un imperativo categorico subito invocato”.