Chiude un’altra voce libera
Ha chiuso la tv della Brambilla (e del PDL). Certo che ultimamente non gliene va bene una alla delfina del nostro sinistro presidente del consiglio…
L’addio di Alessandro Robecchi:
E’ ufficiale, il 31 luglio scorso una importante voce libera ha chiuso i battenti. Era la tivù della libera imprenditrice del salmone Michela Brambilla e del suo capo, libero imprenditore della P2 Silvio Berlusconi. Una voce libera che era nata per dire liberamente quanto ci serviva Silvio e adesso che Silvio c’è, i 13 liberi giornalisti della libera tivù delle libertà se ne possono andare a casa: il tutto è durato qualche mese, in tempo per la campagna elettorale e poi via, a cuccia.
Un’idea di libertà a cui converrà abituarci. Per qualche mese tecnici, giornalisti, lavoratori, hanno detto liberamente al paese quanto sarebbe stato importante avere al governo il padrone delle tivù, hanno cucinato fregnacce indegne sulla sicurezza, hanno creato la paura dello straniero e hanno raccontato che il conflitto di interessi non esiste. Ora, come dice l’amico Bush, mission accomplished: il mandante è a Palazzo Chigi e l’esecutore è ministro del turismo… e gli altri… cazzi loro. Una lezione di libertà che si ricorderanno per un bel po’. Stando a quanto dice il Corriere della Sera, Giorgio Medail, il libero direttore, è preoccupato per i posti di lavoro. In solidarietà con la libera tivù del liberissimo Medail, il comitato di redazione di questo piccolo sito si è riunito e ha stilato un documento di solidarietà che riproduciamo integralmente: “Ah, ah, ah! Coraggio ragazzi, non pagherete il bollo auto!”