• Dei corsi di dizione

    franceschiniNon mi capita spesso di esser d’accordo con Pansa, ma come dargli torto?

    “Ha sempre il tono di certi portinai che si atteggiano a padroni del condominio. Rude, sbrigativo, declamatorio e un cicinino sprezzante. Il tutto aggravato dall’accento ferrarese, con le elle che slittano e le esse infinite. Nelle signore diventa dolce e accattivante. Mentre sulle sue labbra è terribile. Morale: se fossi lo spin doctor di Dario, gli consiglierei una buona scuola di dizione. Altrimenti il rischio è uno solo: il ridicolo.”

    Giampaolo Pansa, il Riformista

    Da Diary.

    ps: cmq sia, anche solo sbaragliando le carte, almeno ha preso un po’ d’iniziativa…

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