Dei corsi di dizione
Non mi capita spesso di esser d’accordo con Pansa, ma come dargli torto?
“Ha sempre il tono di certi portinai che si atteggiano a padroni del condominio. Rude, sbrigativo, declamatorio e un cicinino sprezzante. Il tutto aggravato dall’accento ferrarese, con le elle che slittano e le esse infinite. Nelle signore diventa dolce e accattivante. Mentre sulle sue labbra è terribile. Morale: se fossi lo spin doctor di Dario, gli consiglierei una buona scuola di dizione. Altrimenti il rischio è uno solo: il ridicolo.”
Giampaolo Pansa, il Riformista
Da Diary.
ps: cmq sia, anche solo sbaragliando le carte, almeno ha preso un po’ d’iniziativa…