• Filiera corta

    radioheadL’avrete letto in giro. I Radiohead mettono il loro nuovo disco in vendita diretta tramite il loro sito internet. Gli è scaduto il contratto con la major di turno, la EMI, e così hanno deciso di vendere direttamente on line la loro musica. Con una modalità che ci offre una rilettura interessante della teoria del mercato di Smith: ogni consumatore deciderà il prezzo del download, e così il prezzo/valore della merce sarà effettivamente deciso dal mercato, a totale rischio di offre. Se lo possono certamente permettere, anche perchè è realistico pensare di poter recuperare parte del popolo del P2P.  E’ anche possibile ordinare il cofanetto con CD e VINILE, a 40 sterline (con un dowload omaggio). Comunque sia è un limpido esempio di filiera corta della proprietà intellettuale, dal produttore al consumatore, senza costosi intermediari. Se è vero – come disse David Byrne – che il ricavo dell’artista dalla vendita di un cd è poco più di un dollaro e mezzo, anche qui probabilmente hanno solo dal guadagnare. Una piccola rivoluzione, che i Radiohead si possono permettere di avviare. Speriamo che altri li seguano.

    ps: ovviamente ho già prenotato il dowload, nella speranza che non si riveli la più grande truffa telematica del secolo…

6 Comments

  1. FED3RICO says: 4 Ottobre 2007 at 11:19

    Se lo possono certamente permettere, anche perchè è realistico pensare di poter recuperare parte del popolo del P2P

    Sembrano accettare ordini per 0.00 £ (ti saprò dire), allora non so effettivamente cosa recuperino :°D

  2. leo says: 4 Ottobre 2007 at 14:03

    secondo me se fosse stato in offerta libera il primo numero dell’uomo radioattivo ne avresti offerte 1000 di sterline…. 😉

  3. FED3RICO says: 6 Ottobre 2007 at 14:33

    A parte che i fumetti dei simpson fanno schifo (voglio dire i disegni di Groening sono sopportabili giusto quando si muovono, così non ti accorgi della loro pochezza), non vedo per quale motivo dovrei pagare una cosa che posso avere a nano.

    Mettici pure che i Radiohead mi fanno cagare (posso scrivere “cagare” sul tuo blog?)… 😉

    Era solo per puntualizzare che, a quanto pare, un “pirata” può ottenere quell’album allo stesso prezzo che pagherebbe utilizzando il pirtupir.

  4. leo says: 6 Ottobre 2007 at 19:57

    ops!
    (da http://www.wittgenstein.it/) La rivoluzione è rimandata
    I Radiohead hanno fatto un nuovo disco, e pare che lo venderanno nei negozi
    http://www.filter-mag.com/index.php?id=15558&c=1

    Comunque tornando al tema. non c’è dubbio su quello che scrivi (pure sui simpson), ma magari un “non pirata” (a cui piacciono i radiohead 😉 che pagherebbe 30 euro per il cd ne offre20 per il download. e vanno tutti all’autore. il pirata cmq non avrebbe sborsato un’euro. e poi cmq ottieni una fidelizzazione (anche del pirata 🙂 ) essendo obbligatorio registrarsi…

    ps: ma ti ha chiesto cmq i dati della carta di credito? ti è arrivata qualche conferma di acquisto.

    ps2: parolacce ammesse. ovviamente nei limiti della decenza. ho scritto pure schifani, forse ho esagerato.

  5. FED3RICO says: 7 Ottobre 2007 at 20:48

    ma magari un “non pirata” (a cui piacciono i radiohead che pagherebbe 30 euro per il cd ne offre20 per il download.

    Sempre il solito ottimista!

    e vanno tutti all’autore.

    Tranne quelli che vanno a W.A.S.T.E. per l’elaborazione dell’ordine. “Filiera un po’ più corta” direi, poi mi sa che di gente che magna ce n’è.

    ps: ma ti ha chiesto cmq i dati della carta di credito?

    No. Del resto cosa me li chiedono a fare, per zero sterline?! :°D

    ti è arrivata qualche conferma di acquisto.

    Yup, m’è arrivata una mail da W.A.S.T.E. PRODUCTS LTD. Attendo con ansietà il giorno 10.

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