• Ognuno ha la politica che si merita?

    Negli Stati Uniti Obama continua a vincere. In Italia PDL e PD cercano di fare la gara da soli, Di Pietro straparla, Veltroni fa fuori De Mita e promette posti da Ministro alla Bonino. In Emilia Romagna la Sinistra Arcobaleno è ad un bivio:

    SINISTRA ARCOBALENO: CREDIBILITA’, COERENZA, SENSO DI RESPONSABILITA’. L’AUT AUT DEL PDCI A FAVORE DELLA CANDIDATURA DI ROBERTO SOFFRITTI NON AIUTA

    Questa volta il PDCI è stato chiaro, limpido, trasparente: se Roberto Soffritti non sarà riconfermato parlamentare, dunque sistemato in posizione sicura nella lista bloccata decisa a Roma, rischia di saltare la Sinistra Arcobaleno.  

    In un attimo vengono spazzate via tutte le affermazioni di questi mesi che hanno visto il PDCI locale in prima fila nell’aderire, apparentemente, alle richieste della neonata associazione “Gente di Sinistra” e nel farsi principale testimonial del soggetto politico unitario, così nuovo, così diverso.

    “I Verdi ferraresi sbagliano – è stato il refrain di queste settimane – a vedere nella Sinistra Arcobaleno solo un’alleanza elettorale, questa è vecchia politica”.

    In effetti in una alleanza vengono almeno decisi assieme i criteri comuni per la definizione delle liste, comprese le modalità di valutazione del lavoro svolto dai parlamentari uscenti e la consultazione allargata della base. In questo caso, invece, si dà per scontato che ciascuno presenti il proprio “pacchetto” di nomi da sistemare sulla scacchiera nelle posizioni disponibili. E guai a mettere in discussione i candidati altrui. Se no salta tutto. Quindi non siamo di fronte alla nascita di un nuovo soggetto politico –  per questo occorrerebbero i congressi – e nemmeno di fronte a quella alleanza che noi auspicavamo. Questo è, semplicemente, un cartello elettorale. Un cartello elettorale può comunque essere strumento molto serio e credibile se si pone l’obiettivo – per noi elemento centrale – di proporre, e contrapporre alla Destra e al Partito Democratico, un diverso modello di vita, di società, di economia basato sulla sostenibilità ambientale e sociale, sui diritti, sulla laicità dello Stato. Programma coerente e candidati a ricoprire il ruolo di parlamentari ugualmente coerenti. Non ci nascondiamo dietro un dito: sappiamo bene che nessun partito ha preso in seria considerazione l’ipotesi “primarie”, che quasi nessuno anela ad una consultazione reale, che sarà difficilissimo anche per noi, pur non partecipando alla “corsa”, ottenere una seria traduzione pratica della formula contenuta nella mozione approvata domenica 17 febbraio dal nostro Federale nazionale:…l’esecutivo nazionale deciderà quali candidati proporre valutato il lavoro svolto dai parlamentari uscenti, aprendo alla società civile, consultando le realtà locali. Pensiamo, tuttavia, che se si presenta una lista unica tutti abbiano il diritto di esprimere valutazioni su quelli che poi risulteranno candidati di tutti. E’ vero che Roberto Soffritti è ora tesoriere nazionale del PDCI e parlamentare uscente, quindi in posizione favorevolissima per pretendere di essere riconfermato. E’ un desiderio legittimo ed evidentemente condiviso dal suo partito. Ci permettiamo però di notare che, a occhio, non ci sembra, onestamente, che egli possa essere considerato l’interprete ideale – in Emilia Romagna o nelle Marche non fa  molta differenza, questo per noi è ovvio – di quel programma appassionatamente illustrato da Fausto Bertinotti domenica 17 febbraio al Federale nazionale dei Verdi. Programma che sentiamo nostro. Se restiamo al merito, lasciando da parte veti e aut aut, dovremmo chiederci tutti, a partire dallo stesso Roberto Soffritti e dal suo partito, se questa eventuale candidatura sarebbe coerente con scelte programmatiche basate su di una forte critica ai concetti di crescita e di sviluppo e su politiche urbanistiche finalizzate al risparmio di territorio; se l’eventuale candidatura di Roberto Soffritti risulterebbe credibile di fronte all’obiettivo dichiarato dalla Sinistra Arcobaleno di contrastare la logica e la cultura delle “larghe intese”. Infine, l’eventuale candidatura di Roberto Soffritti aiuterebbe l’alleanza della Sinistra Arcobaleno a superare le difficoltà, a condurre a livello locale la migliore e più serena campagna elettorale possibile con l’obiettivo di raggiungere il risultato migliore possibile?

    E’ chiaro che gli stessi interrogativi occorre porseli anche su tutti gli altri potenziali candidati, i nostri compresi.

    Il momento politico è indubbiamente grave. I 12 punti programmatici del Partito Democratico indicano la precisa volontà di far arretrare l’Italia sui grandi temi ambientali e sociali e una visione del mondo e del futuro molto simile a quella di Berlusconi e Fini. Le forze della Sinistra Arcobaleno hanno la possibilità di dimostrare che un modo diverso di intendere la politica e di governare è possibile.  Occorrerebbe davvero agire, tutti, con grande senso di responsabilità.

     

    ESECUTIVO PROVINCIALE VERDI FERRARA

Leave a reply.