• Tolleranza zero (o uno, due, tre…)

    Napoli GenoaCurioso il mondo. Il mondo del calcio poi… Oggi è stato respinto il ricorso del Napoli contro la squalifica del campo. Infuriati De Laurentis e Marino: “l’amarezza che proviamo in questo momento è immensa. In questa vicenda, è tutto semplicemente assurdo e deprimente: dall’inspiegabile lancio del contenitore di yogurt da parte di uno scellerato che sicuramente non ama il Napoli, alla esagerata sanzione che non tiene conto della irreprensibile condotta della nostra Società. Il Napoli e la sua stragrande maggioranza di tifosi, cioè quelli appassionati, corretti e sportivi, restano ingiustamente esposti ad atti di pura follia e teppismo. Il meccanismo della responsabilità oggettiva è ormai anacronistico e iniquo e punisce le vittime e non i colpevoli“. Da notare che il Napoli è stato condannato alla squalifica del campo perchè nella partita con il Livorno un assistente di linea è stato colpito con una bottiglietta e per l’esposizione di uno striscione. Tralasciando l’esposizione dello striscione, rimane curiosità su come non si debba considerare un fatto grave il lancio di un oggetto contro una persona (assistente o raccattapalle che sia). Eppure in tv e sui siti web non si fa che parlare di questa pena ingiusta e di come si perda la grande festa di Napoli – Genoa. Son passati i tempi della tolleranza zero, siamo a tolleranza uno, in crescita. E sulla responsabilità oggettiva, mi spiace per il Napoli, ma rimane l’unico strumento che imponga alle società l’isolamento del tifo violento. Non tiriamo fuori il garantismo, per cortesia. Nessuno va in carcere per la responsabilità oggettiva applicata nella giustizia sportiva, al massimo si parla di una pena che fa perdere un incasso. O un campionato, ma oramai è dimostrato che ciò accade molto raramente.

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