Bagnasco, l’aborto e Ferrara (Giuliano).
Ferrara (Giuliano) da qualche settimana è la testa di ponte del cattolicesimo integralista nella società italiana. Non solo per la richiesta di moratoria dell’aborto, che però è più gettonata rispetto alla ripresa del creazionismo. Oggi Bagnasco e Ruini vanno a rimorchio, con due interventi capaci di sobillare una Binetti qualsiasi e di mettere in crisi quel poco di sensatezza che ancora esiste nel parlamento italiano. E Formigoni, che non si lascia scappare un’occasione, subito rilancia annunciando modifiche (restrittive) a livello regionale. Tutto ciò nonostante sia chiaro che l’interruzione di gravidanza legale abbia fatto diminuire aborti e morti nel nostro paese, e che una recente ricerca pubblicata dal Lancet (e ripresa da Partecipasalute.it) dimostri come non ci siano “differenze tra l’Europa , dove è legale a eccezione della Polonia e dell’Irlanda, e l’Africa, dove è clandestino praticamente in tutte le nazioni: qui nel 2003 gli aborti sono stati 29 per 1.000 donne incinte, contro i 28 delle europee. Ma se non c’è differenza nei numeri, il discorso cambia del tutto quando si vanno a vedere le conseguenze in termini di rischi per la salute e mortalità“. Insomma, andiamo al sodo: per la Chiesa Cattolica il problema non è tanto che si pratichi o meno l’aborto, ma che esso sia o meno legale. In fondo basta che non si sappia in giro, come per il tradimento, l’omosessualità, e qualche altro vizietto privato: poi ci si puo’ sempre confessare…
Ne parlano anche Reattivamente, Casperize 6.0, Locanda riformista, Lampi di pensiero, Negroski, Appunti italiani, Yeah! Please flush…, Ma i miei ubriachi non cambiano…,Sotto l’ombra degli olmi.
3 Comments
già…
tanto basta farsi vedere assai pentiti che il perdono non lo si nega a nessuno!
aaaaaaaaaaaaaaaaaaaah!
grazie ipocrisia cattolica!
ero contraria all’aborto,ma vedendo giuliano ferrara,ora sono favorevolmente d’accordo!!!
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