• la chiesa, l’8 per mille e il senato della repubblica

    Simpatico (?) siparietto oggi al senato. Proprio il giorno in cui il cardinal Bertone se la prende con Repubblica per l’inchiesta di Maltese sui costi della chiesa cattolica non si è potuto discutere al Senato, perchè dichiarato inammissibile dalla presidenza (in quel momento Calderoli) un emendamento al collegato alla finanziaria che prevedeva il non riparto della quota di 8 per mille degli italiani che non compiono alcuna scelta in dichiarazione dei redditi. Un giochino questo che permette alla Chiesa Cattolica di passare da circa il 40% del riparto che sarebbe determinato dalle sole scelte espresse ad addirittura al 90% dell’intero ammontare dell’8 per mille. Ma la cosa “curiosa” è che sull’emendamento, già dichiarato inammissibile, hanno parlato praticamente tutti (nel merito, nonostante gli “inviti” di Calderoli) ed ovviamente a difesa dell’importante ruolo della Chiesa nel nostro paese (e chi ha mai pensato di metterlo in dubbio??!?!), ma quando la povera senatrice Boccia ha provato a motivare le ragioni per cui l’emendamento stesso andava ammesso il Presidente le ha semplicemente tolto la parola. Unico caso probabilmente in tutta la seduta fiume… La motivazione della non ammissione è che si tratterebbe di una modifica di una norma attuativa del Concordato, e quindi modificabile solo previo accordo delle parti o con legge Costituzionale. Volendo è anche una motivazione che ha un suo senso, pare ci siano precedenti, ma la rudezza della Presidenza, preceduta dal teatrino a salvaguardia della Chiesa Cattolica vittima del complotto, vista dalla tv è stata davvero sconcertante…

    ps: le sparate di Bertone fanno pure paura ai Presidi. A Trento, per “paura” di violare un regio decreto del 1924, un Preside ha ordinato 70 nuovi crocifissi.

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