• Cultura: il nuovo riferimento è Portogruaro

    La vicenda della convenzione fra Comune e Fondazione Sgarbi, ieri sulle pagine di tutti i giornali grazie ad Alberto Ronchi e Barbara Diolaiti, è abbastanza chiara. Il Comune, che gestisce il Castello di proprietà della Provincia, cede alla Fondazione Sgarbi il 20% delle entrate da biglietto del più visitato monumento cittadino (quasi 200.000 presenze, 1,3 milioni l’anno di incasso dalla biglietteria) alla Fondazione della famiglia dell’attuale factotum della “cultura” ferrarese, Vittorio Sgarbi. Ed il tutto accollandosi il carico di costi della “collezione” messa in mostra all’interno delle sale del Castello, che andranno pure adeguate alla nuova destinazione. Da percorso di visita della residenza degli Este, passiamo a deposito della collezione di un privato cittadino. Non viene “remunerato” il valore aggiunto, come successo in precedenza (peraltro con risultati discutibili), ma si cede direttamente una quota del biglietto di ingresso del Castello. Biglietto che andrà probabilmente aumentato per far quadrare i conti, oggi in positivo, per la gestione del Castello. Del resto la convenzione è la stessa usata dalla Fondazione per l’accordo con il MART di Rovereto ci rassicura Sgarbi: ergo siamo in una botta di ferro, visto chi è il Presidente del MART (Sgarbi stesso).

    C’è poi il ridicolo rinvio della candidatura a Ferrara Capitale italiana della Cultura, che al di là delle “buone intenzioni” mette in luce la totale inadeguatezza degli attuali amministratori. L’idea viene proposta prima da Addizione Civica, fatta sua nel programma da Coalizione Civica Ferrara che già ci stava ragionando, e poi copiata sfacciatamente dalla destra in campagna elettorale. Ma non è qui questione certo di rivendicazione di paternità o maternità. A fine anno scorso la Giunta butta il cuore oltre l’ostacolo ed annuncia la candidatura. La delibera è dell’11 dicembre, anche se possiamo immaginare che ci abbiano pensato anche un po’ prima. La scadenza del bando è il 2 di marzo. Fanno 3 mesi abbondanti, mettendoci lì un po’ di testa ce la si faceva. E’ invece di pochi giorni fa la notizia del rinvio, perchè i tempi sono stretti e perchè c’è già Parma quest’anno (come se non lo si sapesse già prima dell’11 dicembre e come se rinviare di un anno cambi molto). Questo fa la differenza fra essere in campagna elettorale ed amministrare una città. Non basta l’effetto annuncio: poi bisogna farle, le cose.

    Ma non preoccupatevi, abbiamo capito qual’è il nostro nuovo riferimento per le politiche culturali della città: non è Parigi e nemmeno New York (lo era 500 anni fa, cit. Andrea Amaducci).

    Per Sgarbi il riferimento oggi è Portogruaro (con tutto il rispetto di Portogruaro). Fatevene una ragione.

  • Ferrara, a place to feel free

  • Eco&food

    Da domani a domenica si terrà questa interessante iniziativa nell’ambito del calendario 2012 delle attività presso il Chiostro di San Paolo gestito dalla Circoscrizione 1. Ieri la conferenza stampa, qui sotto il sunto del programma mentre il sito della manifestazione è raggiungibile all’url http://ecoefood.it/.

    Venerdì 11 maggio il focus sarà incentrato sulle problematiche alimentari e sulle produzioni a km 0 e biologiche, con la diretta partecipazione di Aic (Associazione Italiana Celiachia), Coldiretti, Fattorie Estensi e Ant. Verrà presentato poi “Il Libro Nero dello Spreco” (Segrè/Falasconi Ed.Ambiente) che analizza la filiera agroalimentare ed elabora una stima degli sprechi. Parallelamente, in collaborazione con la Fondazione dei Geometri Ferraresi, si svilupperà un seminario tecnico sull’edilizia sostenibile, riservato ai geometri. A concludere la serata concerto tributo a Fabrizio De Andrè.

    Il programma di sabato 12 prevede l’apertura con uno sguardo alle energie rinnovabili ed al risparmio energetico, a cura di EnerCooperattiva, per poi seguire con i dati di “Ambiente Italia 12”, il rapporto redatto da Legambiente sulla situazione ambientale (e, in particolare, idrica) in Italia. Sarà inoltre ospitata una realtà interessante ed in continua espansione come quella del “cohousing”, attraverso l’esperienza dell’Associazione Solidaria. Riflettori puntati inoltre sul documentario di Emilio Casalini, per Report Rai, dal titolo “Spazzatour”, sui percorsi non virtuosi dei nostri rifiuti. La visione sarà preceduta da un intervento curato dal progetto “Anch’Io Pc”, sul riuso e ri-utilizzo delle componenti hardware dei computer, di difficile smaltimento ed eliminazione.

    Per concludere, domenica 13, iscrizioni aperte per due particolari laboratori: Cucina Naturale e Orto Urbano (piccole tecniche di ortocultura metropolitane), sullo sfondo di una grande staffetta eco-sostenibile in sella a biciclette elettriche, organizzata da Uisp Ferrara. Spazio anche per le famiglie, con un corner-bimbi curato dalle educatrici del “Campo delle Fragole” e con un dibattito sugli spazi per il gioco nelle nostre città, sviluppato da Arci Ragazzi. Non poteva mancare, poi, la presenza del movimento Ferrara In Transizione, promotore su Ferrara, fra l’altro, del nuovo progetto di mobilità sostenibile “Jungo”. Grande show, infine, con il concerto unplugged de “La Coska”, in un set insolitamente “consapevole e sostenibile”.

    Tutte le iniziative si svolgeranno all’interno della cornice del Chiostro di S.Paolo. Infine, all’interno del festival, ampio spazio sarà dedicato agli espositori del settore agricolo e tecnologico, sempre a tema sostenibile e eco-compatibile. Un punto ristoro tematico e “consapevole”, rappresenterà poi la vera novità per un festival prevalentemente di interventi e dibattiti, aperto tutte e tre le sere oltre la domenica a pranzo.

  • Circo inzir il 4 febbraio a Ferrara

    Città di Ferrara
    ArterEco – El Ouali

    Sabato 4 febbraio
    ore 21,00

    Ferrara, Sala Estense
    (Piazza Municipale)

    Un grande cabaret di Circo per sostenere un grande viaggio nel deserto.

    Circo inzir: Bologna-Tindouf
    Una carovana per la pace e la libertà del Sahara occidentale

    Entrata Libera

    (da Oltreconfine)

  • Blog intollerante

    Stefania, una mia cara amica che l’anno scorso – “a seguito di continui disturbi di salute e analisi ai limiti della scienza medica” – ha scoperto di essere intollerante al grano, ha deciso di condividere la sua esperienza di riscoperta di vecchi/nuovi cereali come il Farro e il Kamut aprendo un blog sulle intolleranze alimentari. Non solo ricette, adattate e sperimentate in prima persona, ma anche la prospettiva di raccogliere e pubblicare suggerimenti su locali “intolerance friendly” in giro per il mondo.

    Attendo a pubblicare la mia versione della crostata con farina di castagne, cioccolato e pere (posso migliorare ancora un poco, a scapito della mia linea), mentre vi riporto la ricetta del pinzone alle olive e pancetta di mamma Cinzia, riveduta e corretta per chi non ama le olive (succede!):

    Non avendo possibilità di gestire il forno a basse temperature, io uso il programma solo impasto della mia macchina per il pane (che prevede un primo e secondo impasto ed una lievitatura di un’oretta) e inserisco:
    3 misurini da 15 ml di olio d’oliva
    300 ml di acqua
    500 gr di farina di farro
    2/3 misurini da 5 ml di sale (a seconda della quantità di pancetta che si decide di usare)
    1 bustina di lievito di birra secco
    Avvio il programma.

    Nel frattempo rosolo un po’ di pancetta (vanno bene anche le confezioni di pancetta affumicata a dadini della coop o quella che più piace).

    Quando, terminata la pausa dopo il primo impasto, la macchina del pane riprende a impastare, aggiungo la pancetta e lascio continuare il programma.

    Quando l’impasto è pronto lo tolgo dalla vaschetta essendomi unto preventivamente le mani, stendo sulla teglia da forno su cui avrò steso un foglio di carta da forno.
    La pasta va tirata della dimensione della teglia allargandola con i polpastrelli.

    Quindi inforno a 200° e faccio cuocere per 30 minuti (controllare la colorazione prima di spegnere)

  • Torna il Re dei Panettoni

    Segnalo questo gustoso appuntamento meneghino, dal blog di Fabio Fimiani:

    Re Panettone torna allo Spazio ex Ansaldo. L’evento che celebra la pasta lievitata simbolo di Milano si svolgerà il 26 e il 27 novembre, là dove fino alla metà degli anni ‘8o si lavorava l’acciaio per farne locomotive, carrozze ferroviarie e tram. Per la quarta edizione Re Panettone non poteva che scegliere un altro spazio della città con tanta storia, come la propria, tra le dieci De.Co. milanesi (Denominazioni Comunali) il Panettone è senz’altro la più internazionale. Nel 2011, non a caso, l’evento che celebra l’artigianato dei maestri pasticceri ha avuto in ottobre un’appendice anche a Londra. Re Panettone arriva quindi nella zona Solari-Tortona che è diventata uno degli epicentri della nuova Milano post industriale della moda, del design, dell’economia digitale, e della cultura. In alcuni capannoni che furono dell’Ansaldo ci sono infatti i lavoratori del Teatro alla Scala e sempre suoi terreni dell’ex stabilimento il Comune sta realizzando la Città delle Culture Extraeuropee, un progetto dell’architetto star David Chipperfield che risale al 2000. L’ingresso e gli assaggi a Re Panettone sono gratuiti, mentre l’acquisto del dolce è a prezzo calmierato, diciannove euro al chilo. Nelle due giornate ci saranno anche laboratori del gusto, abbinamenti con la Malvasia Doc dei Colli Piacentini, un premio, una mostra, e un convegno per i maestri pasticceri. La due giorni è organizzata dall’associazione Amici del Panettone.

  • Un assaggio per una sede

    Acquista vino e contribuisci a tener aperta la sede di via Romei
    DEGUSTAZIONE DI VINI DOC
    A FILIERA CORTA

    L’azienda MATTARELLI produce da alcune generazioni vini nella propria cantina a Vigarano Mainarda, fra cui una linea legata alle produzioni provenienti dalla zona DOC del nostro litorale, compresi alcuni spumanti, e una linea composta da vini di origine regionale.

    Mercoledì 30 alle 18,30 sarà organizzata una degustazione di questi vini finalizzata alla creazione di un Gruppo di Acquisto Solidale e la raccolta dei primi ordinatavi che saranno organizzati con consegna a domicilio.

    Dato che anche questa iniziativa rientra nelle attività a sostegno dell’apertura della sede di via de Romei 48 alle bottiglie acquistate verrà applicato un piccolo sovraprezzo, che in tutti i casi non penalizza più di tanto il vantaggio dell’approvvigionamento diretto alla cantina.

    A chi partecipa alla degustazione si chiede un contributo di 5 euro; chi ordina almeno 6 bottiglie sarà esonerato dal contributo.

    VI ASPETTIAMO!
    mercoledì 30 novembre ore 18,30 via de’ romei 48

    (via verdiferrara)

  • Objets trouvès

    Continua il progetto del giardino delle storie incrociate con due nuovi incontri per la raccolta di materiale: Domenica 25 settembre alla Galleria di piazzetta del Carbone (ingresso sul retro del cinema Apollo) e Venerdì 30 settembre al giardino di Casa delle Vedove (via Borsari-angolo via Mortara).

    Portate la vostra storia, il vostro oggetto, la vostra piantina…

    Scaricate il volantino: invito.pdf.

    Andate al sito del progetto.

  • Il giardino delle storie incrociate

    Caterina e Chiara hanno vinto con merito il concorso “Giovani Talenti” promosso dal Comune di Ferrara, con un bel progetto che ora sta per partire con la collaborazione della Circoscrizione 1 “assegnataria” dell’attività. Il primo appuntamento sarà lunedì 25 luglio in via Cassoli.

    Sono loro a spiegare meglio il senso del progetto:

    A partire da un concorso di idee promosso dal comune per fare dei micro-interventi artistici nella città, abbiamo pensato ad un’occasione per rendere un luogo pubblico “narrativo” raccogliendo storie personali di vita quotidiana che verranno usate per un allestimento nel giardino della casa delle Vedove (che è poi lo studentato di via Mortara): il comune ha ristrutturato da poco il giardino (l’accesso è da via borsari) e coglie l’occasione per un’inaugurazione (che si terrà a fine settembre, in data da definirsi).
    Queste storie possono essere inerenti al posto dove si abita, si lavora, dove si passa, che possono essere privati, tipo la casa, o pubblici, tipo il quartiere o luoghi di incontro specifici, lunghe (max 3 pag) o corte poco importa, ed avere il taglio che ognuno preferisce proprio per rispecchiare la diversità culturale e di sensibilità di persone diverse. alle storie va poi associato un oggetto che compare in qualche modo nella storia e la rappresenta e che verrà usato nell’allestimento. (gradite anche le piante, specie quelle simili a quelle che si hanno nei giardini privati)
    Raccogliamo il tutto sia via mail, che con degli appuntamenti in giro per la città: il nostro proposito è quello di raccogliere materiale coinvolgendo diversi quartieri e quindi anche la più larga varietà possibile di persone che possano trovare un interesse nell’iniziativa.
    Abbiamo anche un blog in costruzione dove  pubblicheremo e archivieremo il materiale raccolto, rendendolo accessibile a tutti i fruitori della rete www.giardinodellestorieincrociate.blogspot.com
    Per informazioni o per inviare le storie scriveteci all’indirizzo giardinodellestorieincrociate@gmail.com, oppure veniteci a trovare nei momenti di raccolta.
    Il primo appuntamento avrà luogo lunedì 25 luglio dalla 17:00 alle 20:00 in via Cassoli (lungo la pista ciclabile che parte da piazza castellina, di fronte alla stazione).
    Vi aspettiamo!

  • Stasera parte Night&Blues

    Stasera parte “Night&Blues”, la rassegna promossa dalla contrada Santo Spirito presso il Chiostro Santa Maria della Consolazione in Via Mortara 98 . In tutto nove concerti, coninizio alle ore 21.30, dal 18 al 29 luglio realizzati nell’ambito di Estate a Ferrara in collaborazione con la Circoscrizione 1.

    1. Lunedi 18 luglio. Serata coordinata da Lauro Luppi – Cispalpipers e Orchestra Musi Ferrara
    2. Martedì 19 luglio. Serata coordinata da Paolo Bertelli – Musicando Blues Project
    3. Mercoledì 20 luglio. Serata coordinata da Luca Bellinazzi-Gabriele Mantovani Giocajazz
    4. Giovedì 21 luglio. Serata coordinata da Jazz Club Ferrara – Trio Cavicchi, Tavolazzi, Biancoli
    5. Venerdì 22 luglio. Serata coordinata da Lauro Luppi- Massimo Varini
    6. Lunedì 25 luglio. Serata coordinata da Paolo Bertelli – J.T. Group di Albert Tankou
    7. Martedì 26 luglio. Serata coordinata da Lauro Luppi e Paolo Bertelli – Opening The Blues Clock-The Madtones Band
    8. Giovedì 28 luglio. Serata coordinata da Lauro Luppi – London Cafè
    9. Venerdì 29 luglio. Serata coordinata da Paolo Bertelli – Lele Barbieri Trio

    In caso di maltempo i concerti si svolgeranno all’interno della Chiesa di Santa Maria della Consolazione Via Mortara 94 Ferrara

  • D’altri Tempi

    LIBRERIA  FELTRINELLI  FERRARA
    VI INVITA
    presso il
    CIRCOLO ARCI BOLOGNESI
    P.tta San Nicolò,6

    Sabato 7 maggio  alle ore 17

    STEFANO TASSINARI

    Presenta il suo nuovo libro

    D’altri Tempi
    Alegre

    Ne parla con l’autore
    CARLO LUCARELLI

    Info: la Feltrinelli, Via Garibaldi, 30
    Tel 0532/240538
    ferrara@lafeltrinelli.it
    www.lafeltrinelli.it

  • Ali d’Orate

    Dopo le segnalazioni non confermate dei mesi scorsi, adesso ci sono le foto scattate durante due avvistamenti di pesci volanti avvenuti nella Bergamasca.

    Non è ancora chiarito se il pesce volante bergamasco sia il frutto dell’ibridazione di uno Sparus Aurata (orata) con un Exocoetus Volitans (pesce volante). Alcuni scienziati ritengono invece che il progenitore della strana orata volante sia una rara trota padana (Salmo Trutta Illitterata Gemoniensis Bossii).

    Le foto sono inequivocabili : si tratterebbe di orate con le ali, una nuova specie di pesce volante che ha eletto a proprio habitat i veicoli appartenenti ai sofisticati linguisti della Lega Nord.

    Da Fritto Misto.

  • Brandani, i Buskers e la calata dei Batavi

    Bisogna ammettere che l’intervento del Consigliere Brandani, che con un’interrogazione ha messo città ed amministrazione a conoscenza delle  sue preoccupazione per la discesa, durante il prossimo Busker Festival dedicato all’Olanda, di orde di discendenti degli antichi batavi, fa un po’ sorridere. Un po’ perchè nell’immaginario collettivo l’Olanda è più conosciuta per i mulini a vento, i tulipani e piste ciclabili che per tossici, vandali e piscioni, vuoi perchè andando a vedere le cose un po’ più da vicino si possono scoprire cose interessanti.

    Ad esempio, a dispetto di Brandani, proprio per quanto riguarda il consumo di sostanze sarebbe quasi un toccasana per la nostra città un arrivo in massa di cittadini olandesi. Infatti, tanto per parlare della tanto pericolosa cannabis e dei famigerati coffeshops olandesi, nei Paesi Bassi solo il 5,4% della popolazione ne fa uso, contro il 14,6% di quella italiana (dati dell’ufficio per le droghe e il crimine dell’ONU, World Drug Report 2010). Insomma, statistiche alla mano, in un battibaleno faremmo crepare d’invidia il duo nostrano Giovanardi&Serpelloni.
    E non è un caso che il governo reazionario olandese oggi non ponga in dubbio la politica della tolleranza, bensì stia cercando – in modo peraltro discutibile – di risolvere il problema della gestione dei turisti riservando i coffeshop ai residenti. Il problema in Olanda infatti sono i turisti stranieri (tedeschi, inglesi, spagnoli e tantissimi italiani) che vanno ad Amsterdam o nelle città di confine per trovare una piccola oasi di libertà e che, in alcuni casi, si lasciano andare – loro sì – ai comportamenti che Brandani tanto teme.
    E a proposito di “droghe leggere”, fa davvero piacere sentire questa definizione da un esponente di FLI, visto chè è proprio a causa della  Fini-Giovanardi che oggi in Italia tutte le sostanze sono uguali di fronte ad una stupida legge, ed un consumatore di cannabis rischia fino a 20 di galera come uno spacciatore di crack. Forse si può aprire con il partito di Fini una discussione per la revisione della legge? Magari conoscendo meglio la realtà olandese anche il consigliere Brandani potrebbe così dare una mano alle centinaia di migliaia di giovani che ogni anno sono criminalizzati, a volte incarcerati, perchè fanno uso di una sostanze che è molto meno pericolosa di molte delle sostanze legali, dall’alcol agli psicofarmaci.
  • La primavera arriverà in anticipo

    Phil la marmotta ha dato il suo verdetto: la primavera arriverà in anticipo. E Phil non scherza.

    Dal post tutti gli aggiornamenti sul giorno della marmotta.

    http://www.youtube.com/watch?v=YCnmAWgdrAo

  • Gli USA contro gli indigeni

    Con un comunicato stampa di poche righe dell’Ambasciata americana in Bolivia, gli USA hanno annunciato che si opporranno formalmente alla richiesta avanzata dal Presidente boliviano Evo Morales di stralciare la masticazione della foglia di coca dai divieti previsti dalle convenzioni ONU sulle droghe.

    “Gli Stati Uniti rispettano la cultura delle popolazioni indigene e riconoscono che la masticazione della coca è un’usanza tradizionale della cultura boliviana” – si legge nell’ipocrita comunicato dell’ambasciatore americano a Sucre – “e esprimono la volonta di lavorare con il governo boliviano per creare un quadro di rispetto di questa millenaria pratica” ma ritengono più importante “mantenere l’integrità della Convenzione del 1961, che rappresenta un importante mezzo nella lotta globale contro il narcotraffico”.

    Nei giorni scorsi numerosi stati avevano risposto negativamente alle pressioni americane perchè si opponessero all’emendamento Morales, che in assenza di opposizioni formali sarebbe stato accolto. Evidentemente il pressing degli Stati Uniti non ha avuto risultati, e così il Governo USA ha deciso di esporsi in prima persona contro un’emendamento che non fa altro che applicare la Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti degli indigeni, per la quale la masticazione della foglia di coca è protetta in quanto pratica culturale indigena.

    (post per il blog di fuoriluogo.it)

  • Ciao Malangatana

    Ho avuto la fortuna di conoscere uno dei più grandi pittori africani contemporanei quando venne a Ferrara, ospite dell’Arci per il Festival dei Diritti dedicato all’Africa. Era la fine del 2003, ho passato insieme a lui un paio di fredde giornate, avendo anche la possibilità di registrare una cassetta mentre dipingeva. Quei visi, che con una semplicità disarmante comparivano sulla tela con solo qualche pennellata, sono qualcosa che neanche le immagini non possono rendere e fan parte di quello sconosciuto universo che è il genio umano.

    Era una persona spassosissima, vuoi per un viso ed un corpo che sprizzavano simpatia da tutti i pori, vuoi per il modo di porsi. Lo ricordo una sera a cena, in una nota pizzeria ferrarese, che in attesa della pizza (annaffiata poi rigorosamente con Gin-Lemon) si mise a scarabocchiare sulla tovaglietta di carta. Un po’ come facciamo tutti, con ben altri risultati ovviamente. Vi lascio solo immaginare cosa tirarono fuori le sue mani e una penna da quel foglio di carta ingiallita. Ad un certo punto passò il cameriere che, senza sapere chi aveva di fronte, commentò “bello il disegno”. Malangatana, con il fare orgoglioso di chi è felice che la propria opera piaccia, glielo regalò immediatamente, facendo crepare di invidia l’intera tavolata. Ancor oggi, invidioso, mi chiedo che fine ha fatto quel disegno…

    Ngwenya Malangatana Valente è morto lo scorso 5 gennaio in Portogallo. Il Mozambico in questi momenti lo sta onorando sia come grande artista che come protagonista della storia nazionale, prima come membro del Frelimo (il movimento guerrigliero che portò all’indipendeza da Portogallo, adesione che lo portò a scontare 18 mesi di carcere) poi come esponente del movimento pacifista, parlamentare, Artista per la Pace per l’ONU e promotore di numerosi progetti culturali nel suo paese.

    Mi ero ripromesso prima o poi di ricavare da quel dv un piccolo video. Forse è venuto il tempo di farlo.

  • A bag of weed

    Qui le strofe, da http://familyguy.wikia.com

    Stewie: Now everybody gather ‘round and listen if you would
    When I tell you every person needs a way of feeling good
    Every kitty needs a ball of string and every dog a stick
    Stewie & Brian: But all you need is a bag of weed to really get a kick
    All: One, Two, Three, Four, Five, Six, Seven, Eight

    A Bag of Weed, A Bag of Weed
    Oh, Everything is better with A Bag of Weed
    It’s the only hope that you’ll ever need
    Because Everything is better with A Bag of Weed
    Stewie: There you go, you’re all getting it now
    Ensemble: When Texas people wanna feel good,
    Stewie: They go assault a queer.
    Ensemble: When stupid people need a thrill,
    Stewie: They rent The Rocketeer.
    Ensemble: When Michael Jackson needs a rush,
    Stewie: He humps a guy like me.
    Ensemble: Right!
    All: But all we need is a bag of weed,

    To keep us worry free.
    One, Two, Three, HO!
    A Bag of Weed, A Bag of Weed
    Oh, everything is better with A Bag of Weed
    Oh, you don’t need meth and you don’t need speed
    Because Everything is better with A Bag of Weed
    Stewie: Have a go, Brian!
    Brian: As Mr. H.L. Mencken said, “The common man’s a fool.”
    Stewie: And just like Helen Keller said, “Poof do kee dee poh pool.”
    Brian: But try and use your heads and don’t buy into all the fear.
    All: HEY!

    ‘Cuz all we need is a bag of weed
    To make us wanna cheer!
    And One, Two!
    A Bag of Weed, A Bag of Weed
    Oh, everything is better with A Bag of Weed
    You can try and fight but we’re all agreed
    Because everything is better with A Bag of Weed
    (dance break)
    One, Two, Three, Four, Five, Six, Seven, Eight,
    And One, Two, Three, Four, And A Five, And A Six, And A Seven! HO!!
    A Bag of Weed, A Bag of Weed
    Oh, everything is better with A Bag of Weed
    You’re a happy guy when you plant the seed,
    Because everything is better with A Bag…
    Of…
    Weed!
    Oh ev’rything is better with a bag of weed!!
  • 30 anni senza John Lennon

  • Vida Loca, stasera al Boldini

    Siccome stasera non riuscirò ad andare, mi lavo la coscienza nei confronti dell’autrice segnalando che stasera al Boldini proiettano il documentario di Stefania Andreotti sulle bande messicane.

    Magari qualcuno che legge prenderà il mio posto…

    Venerdì 19 Novembre 2010

    Lezione aperta ore 21.30 Sala Boldini, Ferrara

    “Tawantinsuyo” di José Luis Navarrete Rovano

    “Vida Loca” di Stefania Andreotti e Giuseppe Petruzzellis

    Ne parleranno gli autori.

    “Vida Loca” di Stefania Andreotti (2007, Prod. Aplysia, 24 min.)
    I pandilleros sono ragazzi delle bande di strada latinoamericane, reclutati giovanissimi spacciano, si drogano, rubano, uccidono. Abbandonati da tutti, ricercati dalla polizia, la loro è una Vida Loca, folle e sregolata, sospesa tra l’illegalità e la morte.

    http://vidaloca.aplysia.net

  • Il Ministero dell’Istruzione copia da Wikipedia

    L’altro giorno mia madre, che è preside, è stata con qualche alunno del suo liceo a Roma all’inaugurazione dell’anno scolastico. Ora, tralasciamo il fatto che durante il discorso della Gelmini passassero delle povere ragazzine di un alberghiero di Roma, in veste di hostess, con l’incarico di ricordare a tutti che alla fine “bisognava applaudire”, come in effetti usa nei paesi centro-asiatici; lasciamo stare queste cose. Quello che davvero mi ha stupito e perfino addolorato è il libretto “I testi della memoria”, sui 150 anni della riunificazione, consegnato con altro materiale ai bambini e ragazzi che erano lì da tutta Italia. Il libretto contiene Statuti, discorsi e altre fonti storiche sui protagonisti del Risorgimento, nonché note storiche; peccato che queste note storiche siano copiate da Wikipedia (sito che è, tra l’altro, anche caratterizzato dalla presenza di neo-borbonici e altri cialtroni del genere, nonché, soprattutto, da una diffusa ignoranza della lingua italiana che è fedelmente riprodotta anche nel librino suddetto).
    Ora, che un Ministero della Pubblica Istruzione debba affidarsi a Wikipedia per scrivere due noterelle sui personaggi del nostro Risorgimento mi pare una cosa di una gravità tale che non mi va neanche di finire questo discorso. Spero fucilino qualcuno al più presto.”Tamas

    Senza fucilare nessuno, basterebbero un po’ di dimissioni…

    Dal Tumblr di Ohshhh, via Giornalettismo.