• Presentazione di Recluse a Napoli

    recluseGiovedì 16 aprile ore 17,30
    Fondazione Sudd
    Corso Umberto I n. 35
    Napoli

    Presentazione del libro di Susanna Ronconi e Grazia Zuffa

    Recluse
    Lo sguardo della differenza femminile sul carcere

    Intervengono assieme alle autrici

    Adriana Buffardi, Ricercatrice Sociale
    Ambretta Occhiuzzi, movimento “Se non ora quando”
    Stella Scialpi, Direttrice Carcere Femminile di Pozzuoli

    Modera
    Adriana Tocco, Garante dei detenuti Regione Campania

  • Recluse a Venezia

    recluseIl Granello di senape – Associazione di volontariato penitenziario Venezia
    Associazione Amici di Casa Famiglia San Pio X ONLUS
    Collabora il Centro di Servizio del Volontariato della Provincia di Venezia

    VENERDÌ’ 13 marzo 2015
    ore 17.30
    Aula Magna Liceo Artistico
    “M. Guggenheim”
    Dorsoduro 2613, Campo Carmini
    VENEZIA

    “RECLUSE: LO SGUARDO DELLA DIFFERENZA FEMMINILE SUL CARCERE”

    ed. Ediesse

    ne discutono con le autrici Susanna RONCONI, Grazia ZUFFA
    e con Franco CORLEONE, autore della postfazione,
    Franca MARCOMIN e Alessandra DE PERINI
    introduce Maria Teresa MENOTTO

  • Recluse, presentazione a Roma

    recluse_locandina_24 febLA PENA INGIUSTA È LA PENA INSENSATA
    «La detenzione crea insicurezza, crea quasi un’incapacità di vivere fuori perché alla fine questa qua non è la vita. Il carcere ti toglie l’autonomia, ti toglie la personalità»

    Roma, martedì 24 febbraio, ore 18.00
    Libreria Arion, via Cavour 255 (angolo via dei Serpenti)

    Presentazione del libro di Susanna Ronconi e Grazia Zuffa
    RECLUSE
    Lo sguardo della differenza femminile sul carcere

    Le autrici ne parlano con
    Cecilia D’Elia, Consulente del Presidente della Regione Lazio sulle politiche di genere
    Mauro Palma, Presidente del Consiglio Europeo per la cooperazione nell’esecuzione penale

    Coordina Stefano Anastasia, presidente de La Società della Ragione

    Letture di Maria Grazia Comunale

    Le donne intervistate in questo libro chiedono di non patire altra sofferenza oltre
    la privazione della libertà, di poter essere protagoniste nell’immaginare e costruire
    un futuro dopo la pena, di diventare titolari di diritti

    Come vivono le donne in carcere? Com’è vissuta dalle donne la lontananza dalle persone più care e dai figli? Come si sviluppano le relazioni fra donne- fra le detenute e fra le detenute e le operatrici- all’interno del carcere? Le donne sono una percentuale minoritaria dell’intera popolazione detenuta italiana, appena il 4%. Questa loro scarsa presenza, invece di garantire una migliore gestione degli istituti che le ospitano, si traduce spesso in irrilevanza, e porta con sé un’omologazione all’immagine della detenzione maschile che cancella ogni differenza di genere e ogni analisi che la includa. Eppure, la differenza femminile ha profonde influenze sulla percezione di sé e delle proprie scelte, sulla dimensione affettiva, sulle strategie personali che le donne mettono in campo per resistere all’invasività dell’istituzione carceraria. Il libro, nato da una ricerca qualitativa condotta nelle carceri di Sollicciano, Empoli e Pisa, indaga la soggettività delle donne detenute dando ad esse voce, senza assecondare visioni «patologizzanti» del reato al femminile né facili stereotipi sulla loro «debolezza».

    Collana Saggi, pagine 320, prezzo 16,00. Prefazione di Stefano Anastasia, Postfazione di Franco Corleone. Con il contributo di Maria Luisa Boccia, Serena Franchi, Tamar Pitch. Il volume è stato realizzato in collaborazione con l’associazione La Società della Ragione che ha come finalità lo studio, la ricerca e la sensibilizzazione culturale sul tema della giustizia, dei diritti e delle pene http://www.societadellaragione.it

  • Recluse a Udine

    volantino_recluseCentro culturale e di accoglienza “E. Balducci”
    Conferenza Volontariato Giustizia del Friuli Venezia Giulia
    Associazione “la Società della ragione ONLUS”

    martedì 13 gennaio 2015
    Ore 20.30 

    Centro culturale e di accoglienza “E. Balducci”
    Piazza della Chiesa 1, 33050 Zugliano

    Presentazione dei libri:
    “Recluse Lo sguardo della differenza femminile sul carcere”
    di Susanna Ronconi e Grazia Zuffa
    “Ponti di parole quindici anni di scrittura dal carcere di Udine”
    dell’Associazione “Icaro”
    Saluti e introduzione
    Pierluigi Di Piazza Responsabile Centro culturale e di accoglienza “E. Balducci”
    Presentano i volumi
    Maurizio Battistutta Garante dei detenuti di Udine e componente dell’Associazione “Icaro”
    Silvana Cremaschi consigliera regionale
    Interviene rispondendo agli interrogativi e illustra lo sguardo della
    differenza femminile sul carcere
    Grazia Zuffa psicologa e psicoterapeuta nel campo delle dipendenze, co-autrice di Recluse.
    Conclusioni
    Franco Corleone Garante dei diritti dei detenuti della regione Toscana

    Dialogo con i partecipanti

    Momento conviviale

    I libri…

    “Recluse Lo sguardo della differenza femminile sul carcere”

    Le donne sono una percentuale minoritaria dell’intera popolazione detenuta italiana, appena il 4%. Questa loro scarsa presenza, si traduce spesso in irrilevanza, e porta con sé un’omologazione all’immagine della detenzione maschile che cancella ogni differenza di genere e ogni analisi che la includa. Il libro, nato da una ricerca qualitativa condotta nelle carceri di Sollicciano, Empoli e Pisa, indaga la soggettività delle donne detenute dando ad esse voce, senza assecondare visioni «patologizzanti» del reato al femminile né facili stereotipi sulla loro «debolezza». Emerge un orizzonte di riforma possibile: abbandonare l’idea di pena come “minorazione” della persona e mortificazione delle sue risorse, per riconoscere alle autrici e agli autori di reato soggettività e diritti, su cui misurare le proprie e le altrui responsabilità. “La pena ingiusta è la pena insensata”.

    “Ponti di parole quindici anni di scrittura dal carcere di Udine”

    Quindici anni che raccontano i vissuti della pena detentiva nella Casa circondariale di Udine. Speranze, dolori, sogni, ingiustizie, aspettative, disincanti, affetti, delusioni, ricerche… in un tempo “ristretto” che non passa mai. Cosa c’è dietro a queste donne e a questi uomini che ci chiedono il senso della pena carceraria? Con racconti, esperienze, riflessioni, poesie e disegni si è tentato di comunicare all’esterno la presenza di donne e uomini reclusi pressoché dimenticati dietro le mura dell’Istituto; persone ricordate solo dai familiari, dai parenti e dai volontari, citate sporadicamente dai media locali esclusivamente per fare “notizia”. Non certo per dare informazioni sulle loro condizioni detentive, sul senso della pena, sulle possibili alternative alla stessa, su una auspicabile giustizia “riparativa” nei confronti delle vittime dei reati o della società nel suo complesso.

  • Berlusconismo

    profilo5venerdì 5 dicembre, ore 17.00
    POPULISMO
    Crisi della rappresentanza politica e partiti carismatici

    Ibs.it Bookshop Ferrara
    Palazzo San Crispino – Piazza Trento e Trieste
    il libro
    Giovanni Orsina
    Il berlusconismo
    nella storia d’Italia
    (Marsilio, 2013)

    il contesto
    Paolo Veronesi
    Costituzionalista (Università di Ferrara)

    il dialogo
    Giovanni Orsina
    Storico (Università LUISS “Guido Carli” di Roma)
    Giuditta Brunelli
    Costituzionalista (Università di Ferrara)

    la lettura
    Marcello Brondi

  • Partitocrazia

    profilo4venerdì 28 novembre, ore 17.00
    PARTITOCRAZIA
    Il sistema politico italiano fino a Tangentopoli

    Ibs.it Bookshop Ferrara
    Palazzo San Crispino – Piazza Trento e Trieste

    il libro
    Piero Ignazi
    Forza senza legittimità.
    Il vicolo cieco dei partiti
    (Laterza, 2012)

    il contesto
    Andrea Guazzarotti
    Costituzionalista (Università di Ferrara)

    il dialogo
    Piero Ignazi
    Politologo (Università di Bologna)
    Roberto Bin
    Costituzionalista (Università di Ferrara)

    la lettura
    Marcello Brondi

  • I 55 giorni del rapimento di Aldo Moro

    profilo3Venerdì 21 novembre, ore 17.00
    TERRORISMO
    I 55 giorni del rapimento di Aldo Moro

    Ibs.it Bookshop Ferrara
    Palazzo San Crispino – Piazza Trento e Trieste

    il libro
    Miguel Gotor (a cura di)
    Aldo Moro.
    Lettere dalla prigionia
    (Einaudi, 2008)

    il contesto
    Andrea Baravelli
    Storico (Università di Ferrara)

    il dialogo
    Miguel Gotor
    Storico (Università di Torino)
    Andrea Pugiotto
    Costituzionalista (Università di Ferrara)

    la lettura
    Marcello Brondi

  • La chiusura dei manicomi

    profilo2venerdì 14 novembre, ore 17.00
    LA STAGIONE DEI DIRITTI
    La chiusura dei manicomi
    Ibs.it Bookshop Ferrara
    Palazzo San Crispino – Piazza Trento e Trieste

    il libro
    Oreste Pivetta
    Franco Basaglia
    il dottore dei matti.
    La biografia
    (Dalai editore, 2012)

    il contesto
    Giuditta Brunelli,
    Costituzionalista (Università di Ferrara)

    il dialogo
    Oreste Pivetta
    Giornalista e Scrittore
    Andrea Pugiotto
    Costituzionalista (Università di Ferrara)

    la lettura
    Marcello Brondi

  • Metamorfosi penitenziarie

    cop-metamorfosiLa Società della Ragione ONLUS
    Arci Ferrara
    in collaborazione con IBS Bookshop Ferrara
    con il Patrocinio del Comune di Ferrara

    Presentazione del libro di Stefano Anastasia

    Metamorfosi penitenziarie
    Carcere, pena e mutamento sociale

    Dialoga con l’autore
    Andrea Pugiotto
    ordinario di Diritto Costituzionale dell’Università di Ferrara

    è previsto il saluto di Massimo Maisto Vice Sindaco di Ferrara

    Ferrara
    Giovedì 4 aprile
    ore 17:30
    Libreria IBS
    Palazzo San Crispino
    (Piazza Trento e Trieste)

    La fine del «secolo breve» ha portato con sé la riscoperta del carcere e della privazione della libertà, di cui il sovraffollamento penitenziario italiano è solo un episodio. Questo è stato l’esito di un trasferimento di risorse economiche e simboliche dal welfare state a quello che è stato chiamato il prisonfare.

    Determinante, in questo mutamento, il modo in cui l’ideologia neo-liberista ha accompagnato il processo di globalizzazione, in nome di una flessibilità che si è risolta in precarietà sociale ed esistenziale, alimentando così una domanda di controllo penale della marginalità sociale. Al termine di un lungo ciclo durato più di trent’anni, le democrazie occidentali sono chiamate a fare i conti – anche in questo campo – con le loro promesse non mantenute, a partire dalla garanzia dei diritti fondamentali delle persone private della libertà.

    La mass incarceration è finita sotto processo e i nostri regimi politici sono di fronte a un bivio: continuare a perseguire politiche di sicurezza fondate sulla privazione della libertà o invertire la rotta e riscoprire politiche di sicurezza sociale compatibili con il rispetto dei diritti fondamentali di tutti i loro abitanti?

    Stefano Anastasia, Presidente onorario di Antigone, è ricercatore di filosofia e sociologia del diritto nell’Università di Perugia. Ha pubblicato Patrie galere. Viaggio nell’Italia dietro le sbarre (con P. Gonnella, Carocci 2005) e L’appello ai diritti. Diritti e ordinamenti nella modernità e dopo (Giappichelli 2008). Recentemente ha curato Contro l’ergastolo. Il carcere a vita, la rieducazione, la dignità della persona (con F. Corleone, Ediesse 2009), Il corpo e lo spazio della pena. Architettura, urbanistica e politiche penitenziarie (con F. Corleone e L. Zevi, Ediesse 2011) e Diritto e democrazia nel pensiero di Luigi Ferrajoli (Giappichelli 2011).

    Scarica la cartolina in formato pdf: anastasia.pdf.

  • 15 novembre: ecoLEGGO

    ecoLEGGO
    Cena di autofinanziamento e (mezza)maratona di letture
    Giovedì 15 novembre 2012
    ore 20.00
    Cafè de la Paix
    (P.tta Corelli a Ferrara)
    costo della cena 30 euro
    info e prenotazioni (entro il 10 novembre)
    347/9483330 – ferrara@ecologistiecivici.ferrara.it

    Gli “Ecologisti e reti civiche-verdi europei” organizzano una (mezza)maratona di lettura a carattere ambientale come iniziativa di autofinanziamento.
    ecoLEGGO questo il titolo della serata che si svolgerà giovedì 15 novembre a partire dalle ore 20.00 presso il Cafè de la Paix in piazzetta Corelli, a Ferrara.

    Ogni partecipante leggerà il proprio  brano scelto da saggi, romanzi, articoli che abbiano come tema l’ambiente,   durante una cena a menù fisso. Costo della cena 30 euro,  vino a volontà.

    Chiuderà la maratona la lettura di Fabio Mangolini, attore e responsabile progetti speciali del Teatro Comunale.

    Necessaria prenotazione entro sabato 10 novembre al 347/9483330.
    Per evitare eventuali doppioni è preferibile informare sulla scelta del brano (e su eventuali intolleranze alimentari) con una mail a
    ferrara@ecologistiecivici.ferrara.it.

  • A Ferrara vietato lanciare palle di neve. Sarebbe un bersaglio troppo facile.

    Da qui ho scoperto che di palle di neve non si chiacchera solo al Bar:

    A Ferrara divieto di ”lanciare pietre, palle di neve, frutta o qualunque altro oggetto”.
    Franceschini tira un sospiro di sollievo: potrà continuare a sparare cazzate a casa sua.

    A Ferrara sarà vietato lanciare pietre, palle di neve, frutta o qualunque altro oggetto possa diventare oggetto di pregiudizio: come il bouquet?

    A Ferrara vietato lanciare palle di neve e sparare cazzate.

    A Ferrara vietato lanciare palle. E se giuro che tolgo il sasso?

    A Ferrara vietato lanciare palle di neve. Sarebbe un bersaglio troppo facile.

    Vietato lanciare palle di neve a Ferrara. Il ghiaccio fa piu’ male.

    A Ferrara vietato lanciare palle di neve.
    Ma c’è sempre la merda.

    Dal Forum di Spinoza.it

  • L’architettura, il carcere, un libro

    Esce oggi per le edizioni EDIESSE in collaborazione con la Società della Ragione il volume curato da Stefano Anastasia, Franco Corleone, Luca Zevi dal titolo “Il corpo e lo spazio della pena. Architettura, urbanistica e politiche penitenziarie.” Presto si organizzerà una presentazione a Ferrara, nel frattempo potete leggere sul sito de la Società della Ragione le prime recensioni e magari acquistarlo in tutte le librerie.

    Il corpo e lo spazio della pena
    Architettura, urbanistica e politiche penitenziarie
    a cura di Stefano Anastasia, Franco Corleone, Luca Zevi

    2011
    EDIESSE
    13,00 Euro
    ISBN 978-88-230-1601-9

    La vertiginosa crescita delle incarcerazioni nell’ultimo ventennio ha fatto esplodere il problema del sovraffollamento penitenziario, e con esso quello della qualità della pena nel rispetto della dignità della persona detenuta. Tra timide riforme e occasionali provvedimenti deflattivi, la costruzione di nuove carceri e la saturazione di quelle esistenti continuano a dominare l’agenda politica.

    La struttura architettonica, la qualità edilizia e la collocazione urbanistica del penitenziario corrispondono alla sua funzione e al modo di interpretare la pena privativa della libertà. Chi si propone di riformare la pena non può rinunciare, quindi, a ripensare lo spazio penitenziario, almeno fino a quando il carcere resterà dominante nelle nostre culture e nelle nostre pratiche punitive.

    Testi di Sebastiano Ardita, Vittorio Borraccetti, Cesare Burdese, Alessandro De Federicis, Patrizio Gonnella, Francesco Maisto, Corrado Marcetti, Alessandro Margara, Mauro Palma, Sonia Paone, Eligio Resta, Leonardo Scarcella, Adriano Sofri, Maria Stagnitta, Grazia Zuffa.

    Stefano Anastasia, ricercatore in Filosofia e Sociologia del diritto nell’Università di Perugia, è stato presidente dell’associazione Antigone e della Conferenza nazionale del volontariato della giustizia.
    Franco Corleone, sottosegretario alla Giustizia dal 1996 al 2001, è Garante dei detenuti nel Comune di Firenze e presidente della Società della Ragione. Vai al blog.
    Luca Zevi, architetto e urbanista, direttore del «Manuale del Restauro Architettonico» e del «Nuovissimo Manuale dell’Architetto », ha insegnato nelle Università di Roma e Reggio Calabria.

  • Legalizzare non è più un’utopia

    Arci di Ferrara
    CGIL
    Forum Droghe
    La Società della Ragione

    con il Patrocinio del Comune di Ferrara

    Mercoledì 6 luglio – ore 18
    Mel Book Store
    Piazza Trento e Trieste
    Palazzo San Crispino
    Sala dell’Oratorio

    Legalizzare non è più un’utopia
    Presentazione del volume della Transform Drug Policy Foundation
    Dopo la guerra alla droga
    Un piano per la regolamentazione legale delle droghe

    Saranno presenti:
    Franco Corleone, segretario di Forum Droghe, già sottosegretario alla Giustizia
    Giuseppe Bortone,
    responsabile nazionale del Settore Tossicodipendenze della CGIL

    Quale può essere in concreto un percorso per superare l’ultracentenario regime mondiale di proibizione delle droghe definito dalle Convenzioni delle Nazioni Unite?
    Quali sono le opzioni possibili per la regolamentazione legale della produzione, dell’offerta e del consumo di tutte le droghe, illegali e legali? Attraverso quali tappe si deve procedere? Come distinguere fra le varie sostanze?
    Il volume di Transform, la fondazione britannica impegnata da anni sul terreno della riforma della politica sulle droghe, ha l’ambizione di rispondere a questi quesiti, offrendo per la prima volta una impalcatura normativa per tutte le sostanze psicoattive ad uso non medico. Con pragmatismo tipicamente anglosassone, gli autori scelgono i mattoni e presentano i plastici di costruzione del nuovo edificio legale che potrebbe sorgere dall’auspicabile «cambio di paradigma». Una riforma ormai inevitabile perché sono molti i segni di crisi della «guerra alla droga»: nonostante l’insistente retorica, imponenti evidenze ne documentano ormai la bancarotta politica, scientifica, etica. Non si tratta di uno scritto di mera testimonianza e neppure, come gli autori amano ribadire, di un testo «radicale ». Al contrario, l’estremismo ideologico è appannaggio dei proibizionisti.
    Forum Droghe con la condivisione della CGIL ha ritenuto utile presentare ai lettori italiani questa guida pratica ad una nuova politica delle droghe, radicata in «scienza e coscienza». La legalizzazione è un orizzonte possibile, a patto di discuterne con documentazione, discernimento e senza pregiudizi. Questo libro è un contributo in tal senso.

    Transform Drug Policy Foundation ha sede a Bristol, nel Regno Unito, ed è diretta da Steve Rolles.

  • D’altri Tempi

    LIBRERIA  FELTRINELLI  FERRARA
    VI INVITA
    presso il
    CIRCOLO ARCI BOLOGNESI
    P.tta San Nicolò,6

    Sabato 7 maggio  alle ore 17

    STEFANO TASSINARI

    Presenta il suo nuovo libro

    D’altri Tempi
    Alegre

    Ne parla con l’autore
    CARLO LUCARELLI

    Info: la Feltrinelli, Via Garibaldi, 30
    Tel 0532/240538
    ferrara@lafeltrinelli.it
    www.lafeltrinelli.it

  • Dopo la guerra alla droga

    Siete antiproibizionisti ma al di là delle dichiarazioni di principio non siete mai riusciti a inquadrare in modo organico come potrebbe funzionare una riforma che tolga le droghe dal mercato illegale? Siete un amministratore pubblico e di fronte a risorse economiche che diminuiscono sempre più, servizi che arrancano e sempre più cittadini che diventano detenuti, vi state finalmente ponendo il problema se sia sostenibile andare avanti così ancora per molto?

    Beh, Forum Droghe ed Ediesse hanno avuto il merito di tradurre e pubblicare il “Blueprint for regulation” realizzato da Transform. Si tratta di un volume che partendo dal fallimento della war on drugs mondiale si pone il problema di proporre per il post-guerra un piano per una regolamentazione legale delle sostanze.

    Dopo la guerra alla droga – Un piano per la regolamentazione legale delle droghe” costa davvero poco, 12 euro, e lo trovate on line sul sito dell’editore, presto in libreria, e addirittura in regalo se vi iscriverete a Forum Droghe per il 2011.

    In esclusiva per Fuoriluogo.it potete già leggere la prefazione di Franco Corleone e Grazia Zuffa al volume.

    (via il blog di fuoriluogo.it)

  • All’alba di una domenica

    “Quello che era certo era che fosse morto di botte all’alba di una domenica di fine settembre, quando ancora l’estate e l’autunno si contendevano quello che sarebbe stato del giorno. Aveva diciotto anni. Studente, incensurato, senza grilli per la testa. Insomma, un ragazzo come tanti, con una famiglia come tante. I genitori erano una coppia di impiegati. Era una famiglia tranquilla”.

    Comincia così “All’alba di una domenica”, edito da Albatros, il romanzo d’esordio di Giuseppe Fornaro, che sarà presentato domani, alle ore alle 16.30 presso la sala dell’Arengo del Palazzo Comunale.

    Il libro è ispirato alla tragica morte di Federico Aldovrandi, 18 anni, avvenuta a Ferrara il 25 settembre 2005 a seguito delle percosse ricevute da quattro agenti di polizia in servizio sulle volanti.
    L’attacco del libro non è casuale proprio perché le modalità della morte di Aldrovandi da cui muove il racconto, oltre ad essere sconcertanti, per certi versi non sono ancora oggi del tutto chiare, non nel concatenarsi degli eventi e delle responsabilità per cui la sentenza di primo grado ha condannato quattro agenti a tre anni e sei mesi per eccesso colposo di reazione in omicidio colposo, ma sul perché un ragazzo disarmato di soli 18 anni che non costituiva una minaccia per sé e per gli altri sia morto a seguito di un controllo di polizia.

    Negligenza nell’adottare le procedure di contenimento di un soggetto agitato? Scarsa professionalità? Incapacità di controllo emotivo da parte del personale in servizio sulle volanti? C’è tutto questo insieme, ma ci sono anche i depistaggi che hanno portato ad un processo parallelo in cui altri tre agenti sono stati condannati in primo grado a vario titolo per omissioni e favoreggiamenti. Ed è proprio per via di questa zona grigia sulla morte di Federico che il romanzo ha potuto alimentarsi per imbastire una storia d’invenzione i cui protagonisti principali sono un giornalista free lance
    meridionale, Salvatore Quaranta; Ottavio Fragalà, vice questore e amico di studi di Quaranta, tornato a Ferrara, dove aveva studiato, dopo aver prestato servizio nell’antimafia del dopo Falcone e Borsellino; Alessandro Pavani, alias Federico Aldrovandi; e poi il capo della squadra mobile Rosaspina; l’agente Gamma, uno dei tanti uomini dei servizi sotto copertura sguinzagliati dopo i
    fatti del G8 di Genova per snidare eventuali mele marce nelle forze dell’ordine; Francesco Morra, titolare di un’agenzia di body guarde che gli serve come copertura, ex poliziotto cacciato dal servizio per le sue intemperanze e ora capo di una banda di trafficanti di armi e droga. E poi altri personaggi che compaiono di volta in volta man mano che il racconto si snoda fino all’epilogo.

    Il romanzo, avendo tra i protagonisti principali proprio dei poliziotti, rende omaggio alla parte sana e maggioritaria delle forze dell’ordine e del mondo dell’informazione e affronta anche il tema scottante e attuale del male di vivere di chi conosce la precarietà del lavoro e di come questo incida sullo stato di salute psichica delle persone fino a portarle alla depressione, vera e propria malattia sociale di cui poco si parla. Dentro c’è anche l’amore, la politica, i servizi deviati, i misteri d’Italia tra cui il caso dell’omicidio del boss della mafia Salvatore Giuliano riesploso proprio recentemente dopo oltre sessant’anni.

    A fare da sfondo al racconto è un’altra protagonista: la città, con le sue vie i suoi locali, i suoi bar più o meno noti, ma comunque luoghi familiari ai ferraresi.

  • Vorrei dirti che non eri solo

    Società della Ragione – Arci Ferrara
    in collaborazione con: Fuoriluogo.it

    Con il Patrocinio del Comune di Ferrara

    Venerdì 3 dicembre, ore 21
    Sala della Musica
    Complesso di San Paolo
    ingresso da Via Boccaleone 19
    FerraraPresentazione del libro di Ilaria Cucchi e Giovanni Bianconi
    Vorrei dirti che non eri solo
    Storia di Stefano, mio fratello

    “La lettera che avevamo tanto inseguito, e che solo per caso eravamo riusciti a recuperare, non spiegava quello che era successo. Ma in ogni caso era ed è la prova che mio fratello voleva continuare a vivere. Invece è morto. Forse pensando di essere stato abbandonato dalla sua famiglia, mentre semplicemente non ci lasciavano entrare. Vorrei potergli dire che non era solo. Hanno provato a farci credere che ‘s’è spento’ come fosse una cosa normale, perché s’era lasciato andare. Ma non è così. Mio fratello Stefano è morto per responsabilità di qualcun altro e io, Ilaria Cucchi, vorrei sapere di chi. E perché.”Intervengono
    Ilaria Cucchi, sorella di Stefano
    Patrizia Moretti, madre di Federico Aldrovandi
    Franco Corleone, Presidente Società della Ragione

    Coordina Leonardo Fiorentini, fuoriluogo.itNella notte tra il 15 e il 16 ottobre 2009, Stefano Cucchi viene arrestato perché trovato in possesso di una modica quantità di stupefacenti. Esce da casa in normali condizioni di salute e i Carabinieri dicono ai familiari di stare tranquilli. Alle 12,30 del 22 ottobre 2009 la madre di Stefano viene a sapere che il figlio è morto perché le viene notificato il decreto con cui il Pubblico Ministero ne autorizza l’autopsia. Nei sei giorni intercorsi i genitori e la sorella Ilaria avevano insistito in tutti i modi per ricevere notizie e poterlo vedere, ma ogni loro richiesta era stata respinta. Il 17 giugno 2010 la Procura di Roma chiede il rinvio a giudizio per tredici persone, tra medici, infermieri e guardie carcerarie, in relazione alla morte di Stefano Cucchi. Il caso tragico di Stefano Cucchi è venuto alla luce e ha sconvolto l’Italia grazie al coraggio della sorella Ilaria e alla sua incrollabile determinazione a non rassegnarsi. Non rassegnarsi nonostante la ferita di un lutto così atroce e assurdo, nonostante il dubbio – spietato e umanamenteineludibile – che il fratello sia morto credendo diessere stato abbandonato da lei e dai genitori. In questo libro che non può non destare commozione e vero scandalo, Ilaria ripercorre con sofferta lucidità il crescendo di quei sei giorni in cui una colpevole, efferata indifferenza ha calpestato la sua famiglia, e anche dei giorni seguenti, in cui trovare un senso inafferrabile nellavicenda è parso l’unico modo possibile per sopravvivere e reagire. In parallelo Ilaria ricostruisce la vita di Stefano, senza paura di raccontare che periodicamente entrava e usciva dalla droga, senza tacerne il carattere difficile e le insicurezze. Ne dipinge una figura fragile e tormentata che però era più volte riuscita a risollevarsi, era sempre stata circondata dall’amore suo e dei genitori – una famiglia affettuosa, normale – e coltivava pure una passione, quella per la boxe. Nulla può giustificare una morte come quella di Stefano,nulla può giustificare la violenza subita dalla famiglia Cucchi. Vorrei dirti che non eri solo racconta questa storia allucinante del nostro tempo che si può solo sperare serva a prevenirne altre in futuro.

    Ilaria Cucchi, romana, è la sorella di Stefano Cucchi, il giovane deceduto il 22 ottobre 2009 all’ospedale Sandro Pertini di Roma, mentre si trovava in stato di arresto.

    Ilaria Cucchi
    Vorrei dirti che non eri solo
    RIZZOLI
    Pagine: 294
    Prezzo: 16,00 euro
    ISBN: 17040914

  • Il Ministero dell’Istruzione copia da Wikipedia

    L’altro giorno mia madre, che è preside, è stata con qualche alunno del suo liceo a Roma all’inaugurazione dell’anno scolastico. Ora, tralasciamo il fatto che durante il discorso della Gelmini passassero delle povere ragazzine di un alberghiero di Roma, in veste di hostess, con l’incarico di ricordare a tutti che alla fine “bisognava applaudire”, come in effetti usa nei paesi centro-asiatici; lasciamo stare queste cose. Quello che davvero mi ha stupito e perfino addolorato è il libretto “I testi della memoria”, sui 150 anni della riunificazione, consegnato con altro materiale ai bambini e ragazzi che erano lì da tutta Italia. Il libretto contiene Statuti, discorsi e altre fonti storiche sui protagonisti del Risorgimento, nonché note storiche; peccato che queste note storiche siano copiate da Wikipedia (sito che è, tra l’altro, anche caratterizzato dalla presenza di neo-borbonici e altri cialtroni del genere, nonché, soprattutto, da una diffusa ignoranza della lingua italiana che è fedelmente riprodotta anche nel librino suddetto).
    Ora, che un Ministero della Pubblica Istruzione debba affidarsi a Wikipedia per scrivere due noterelle sui personaggi del nostro Risorgimento mi pare una cosa di una gravità tale che non mi va neanche di finire questo discorso. Spero fucilino qualcuno al più presto.”Tamas

    Senza fucilare nessuno, basterebbero un po’ di dimissioni…

    Dal Tumblr di Ohshhh, via Giornalettismo.

  • Presentato il rapporto sui diritti globali 2010

  • Il clima cambia, soprattutto a Ferrara

    Segnalo questa iniziativa dell’Associazione Naturalisti ferraresi per la presentazione dell’Atlante Idroclimatico dell’Emilia Romagna che è disponibile on line nella versione interattiva sul sito di ARPA.

    GIOVEDI’ 6 MAGGIO ORE 17.00
    Conferenza presso il Museo Civico di Storia Naturale
    Via Filippo de Pisis, 24 44121 FERRARA

    DAL CLIMA GLOBALE A QUELLO LOCALE
    PRESENTAZIONE DELL’ATLANTE IDROCLIMATICO
    DELL’EMILIA ROMAGNA

    L’ARPA regionale ha pubblicato a fine 2009 l’ Atlante Idroclimatico 1961-2008 dell’Emilia-Romagna. I dati evidenziano un aumento generalizzato delle temperature, specialmente nelle città in forte espansione, e anche differenze nella precipitazioni. Il Ferrarese è una delle zone che presentano variazioni più marcate, e perciò abbiamo ritenuto opportuno organizzare un incontro per ottenere spiegazioni sulle cause e le conseguenze di tali variazioni (nonchè suggerimenti sulle possibili contromisure) proprio dal dott. Vittorio Marletto, uno dei curatori del volume.

    Il dott. Vittorio Marletto è dirigente dell’Area Modellistica Agrometeo del Ser-vizio Idro-Meteo-Clima di ARPA Emilia-Romagna; dal 2006 al 2009 è stato presidente dell’Associazione Italiana di Agrometeorologia.

    Presenzierà l’Assessore all’Ambiente del Comune di Ferrara Rossella Zadro.