Presentazione di Recluse a Napoli
Giovedì 16 aprile ore 17,30
Fondazione Sudd
Corso Umberto I n. 35
Napoli
Presentazione del libro di Susanna Ronconi e Grazia Zuffa
Recluse
Lo sguardo della differenza femminile sul carcere
Intervengono assieme alle autrici
Adriana Buffardi, Ricercatrice Sociale
Ambretta Occhiuzzi, movimento “Se non ora quando”
Stella Scialpi, Direttrice Carcere Femminile di Pozzuoli
Modera
Adriana Tocco, Garante dei detenuti Regione Campania
Recluse a Venezia
Il Granello di senape – Associazione di volontariato penitenziario Venezia
Associazione Amici di Casa Famiglia San Pio X ONLUS
Collabora il Centro di Servizio del Volontariato della Provincia di Venezia
VENERDÌ’ 13 marzo 2015
ore 17.30
Aula Magna Liceo Artistico
“M. Guggenheim”
Dorsoduro 2613, Campo Carmini
VENEZIA
“RECLUSE: LO SGUARDO DELLA DIFFERENZA FEMMINILE SUL CARCERE”
ed. Ediesse
ne discutono con le autrici Susanna RONCONI, Grazia ZUFFA
e con Franco CORLEONE, autore della postfazione,
Franca MARCOMIN e Alessandra DE PERINI
introduce Maria Teresa MENOTTO
Recluse, presentazione a Roma
LA PENA INGIUSTA È LA PENA INSENSATA
«La detenzione crea insicurezza, crea quasi un’incapacità di vivere fuori perché alla fine questa qua non è la vita. Il carcere ti toglie l’autonomia, ti toglie la personalità»
Roma, martedì 24 febbraio, ore 18.00
Libreria Arion, via Cavour 255 (angolo via dei Serpenti)
Presentazione del libro di Susanna Ronconi e Grazia Zuffa
RECLUSE
Lo sguardo della differenza femminile sul carcere
Le autrici ne parlano con
Cecilia D’Elia, Consulente del Presidente della Regione Lazio sulle politiche di genere
Mauro Palma, Presidente del Consiglio Europeo per la cooperazione nell’esecuzione penale
Coordina Stefano Anastasia, presidente de La Società della Ragione
Letture di Maria Grazia Comunale
Le donne intervistate in questo libro chiedono di non patire altra sofferenza oltre
la privazione della libertà, di poter essere protagoniste nell’immaginare e costruire
un futuro dopo la pena, di diventare titolari di diritti
Come vivono le donne in carcere? Com’è vissuta dalle donne la lontananza dalle persone più care e dai figli? Come si sviluppano le relazioni fra donne- fra le detenute e fra le detenute e le operatrici- all’interno del carcere? Le donne sono una percentuale minoritaria dell’intera popolazione detenuta italiana, appena il 4%. Questa loro scarsa presenza, invece di garantire una migliore gestione degli istituti che le ospitano, si traduce spesso in irrilevanza, e porta con sé un’omologazione all’immagine della detenzione maschile che cancella ogni differenza di genere e ogni analisi che la includa. Eppure, la differenza femminile ha profonde influenze sulla percezione di sé e delle proprie scelte, sulla dimensione affettiva, sulle strategie personali che le donne mettono in campo per resistere all’invasività dell’istituzione carceraria. Il libro, nato da una ricerca qualitativa condotta nelle carceri di Sollicciano, Empoli e Pisa, indaga la soggettività delle donne detenute dando ad esse voce, senza assecondare visioni «patologizzanti» del reato al femminile né facili stereotipi sulla loro «debolezza».
Collana Saggi, pagine 320, prezzo 16,00. Prefazione di Stefano Anastasia, Postfazione di Franco Corleone. Con il contributo di Maria Luisa Boccia, Serena Franchi, Tamar Pitch. Il volume è stato realizzato in collaborazione con l’associazione La Società della Ragione che ha come finalità lo studio, la ricerca e la sensibilizzazione culturale sul tema della giustizia, dei diritti e delle pene http://www.societadellaragione.it
Recluse a Udine
Centro culturale e di accoglienza “E. Balducci”
Conferenza Volontariato Giustizia del Friuli Venezia Giulia
Associazione “la Società della ragione ONLUS”
martedì 13 gennaio 2015
Ore 20.30
Centro culturale e di accoglienza “E. Balducci”
Piazza della Chiesa 1, 33050 Zugliano
Presentazione dei libri:
“Recluse Lo sguardo della differenza femminile sul carcere”
di Susanna Ronconi e Grazia Zuffa
“Ponti di parole quindici anni di scrittura dal carcere di Udine”
dell’Associazione “Icaro”
Saluti e introduzione
Pierluigi Di Piazza Responsabile Centro culturale e di accoglienza “E. Balducci”
Presentano i volumi
Maurizio Battistutta Garante dei detenuti di Udine e componente dell’Associazione “Icaro”
Silvana Cremaschi consigliera regionale
Interviene rispondendo agli interrogativi e illustra lo sguardo della
differenza femminile sul carcere
Grazia Zuffa psicologa e psicoterapeuta nel campo delle dipendenze, co-autrice di Recluse.
Conclusioni
Franco Corleone Garante dei diritti dei detenuti della regione Toscana
Dialogo con i partecipanti
Momento conviviale
I libri…
“Recluse Lo sguardo della differenza femminile sul carcere”
Le donne sono una percentuale minoritaria dell’intera popolazione detenuta italiana, appena il 4%. Questa loro scarsa presenza, si traduce spesso in irrilevanza, e porta con sé un’omologazione all’immagine della detenzione maschile che cancella ogni differenza di genere e ogni analisi che la includa. Il libro, nato da una ricerca qualitativa condotta nelle carceri di Sollicciano, Empoli e Pisa, indaga la soggettività delle donne detenute dando ad esse voce, senza assecondare visioni «patologizzanti» del reato al femminile né facili stereotipi sulla loro «debolezza». Emerge un orizzonte di riforma possibile: abbandonare l’idea di pena come “minorazione” della persona e mortificazione delle sue risorse, per riconoscere alle autrici e agli autori di reato soggettività e diritti, su cui misurare le proprie e le altrui responsabilità. “La pena ingiusta è la pena insensata”.
“Ponti di parole quindici anni di scrittura dal carcere di Udine”
Quindici anni che raccontano i vissuti della pena detentiva nella Casa circondariale di Udine. Speranze, dolori, sogni, ingiustizie, aspettative, disincanti, affetti, delusioni, ricerche… in un tempo “ristretto” che non passa mai. Cosa c’è dietro a queste donne e a questi uomini che ci chiedono il senso della pena carceraria? Con racconti, esperienze, riflessioni, poesie e disegni si è tentato di comunicare all’esterno la presenza di donne e uomini reclusi pressoché dimenticati dietro le mura dell’Istituto; persone ricordate solo dai familiari, dai parenti e dai volontari, citate sporadicamente dai media locali esclusivamente per fare “notizia”. Non certo per dare informazioni sulle loro condizioni detentive, sul senso della pena, sulle possibili alternative alla stessa, su una auspicabile giustizia “riparativa” nei confronti delle vittime dei reati o della società nel suo complesso.
Berlusconismo
venerdì 5 dicembre, ore 17.00
POPULISMO
Crisi della rappresentanza politica e partiti carismatici
Ibs.it Bookshop Ferrara
Palazzo San Crispino – Piazza Trento e Trieste
il libro
Giovanni Orsina
Il berlusconismo
nella storia d’Italia
(Marsilio, 2013)
il contesto
Paolo Veronesi
Costituzionalista (Università di Ferrara)
il dialogo
Giovanni Orsina
Storico (Università LUISS “Guido Carli” di Roma)
Giuditta Brunelli
Costituzionalista (Università di Ferrara)
la lettura
Marcello Brondi
Partitocrazia
venerdì 28 novembre, ore 17.00
PARTITOCRAZIA
Il sistema politico italiano fino a Tangentopoli
Ibs.it Bookshop Ferrara
Palazzo San Crispino – Piazza Trento e Trieste
il libro
Piero Ignazi
Forza senza legittimità.
Il vicolo cieco dei partiti
(Laterza, 2012)
il contesto
Andrea Guazzarotti
Costituzionalista (Università di Ferrara)
il dialogo
Piero Ignazi
Politologo (Università di Bologna)
Roberto Bin
Costituzionalista (Università di Ferrara)
la lettura
Marcello Brondi
I 55 giorni del rapimento di Aldo Moro
Venerdì 21 novembre, ore 17.00
TERRORISMO
I 55 giorni del rapimento di Aldo Moro
Ibs.it Bookshop Ferrara
Palazzo San Crispino – Piazza Trento e Trieste
il libro
Miguel Gotor (a cura di)
Aldo Moro.
Lettere dalla prigionia
(Einaudi, 2008)
il contesto
Andrea Baravelli
Storico (Università di Ferrara)
il dialogo
Miguel Gotor
Storico (Università di Torino)
Andrea Pugiotto
Costituzionalista (Università di Ferrara)
la lettura
Marcello Brondi
La chiusura dei manicomi
venerdì 14 novembre, ore 17.00
LA STAGIONE DEI DIRITTI
La chiusura dei manicomi
Ibs.it Bookshop Ferrara
Palazzo San Crispino – Piazza Trento e Trieste
il libro
Oreste Pivetta
Franco Basaglia
il dottore dei matti.
La biografia
(Dalai editore, 2012)
il contesto
Giuditta Brunelli,
Costituzionalista (Università di Ferrara)
il dialogo
Oreste Pivetta
Giornalista e Scrittore
Andrea Pugiotto
Costituzionalista (Università di Ferrara)
la lettura
Marcello Brondi
Metamorfosi penitenziarie
La Società della Ragione ONLUS
Arci Ferrara
in collaborazione con IBS Bookshop Ferrara
con il Patrocinio del Comune di Ferrara
Presentazione del libro di Stefano Anastasia
Metamorfosi penitenziarie
Carcere, pena e mutamento sociale
Dialoga con l’autore
Andrea Pugiotto
ordinario di Diritto Costituzionale dell’Università di Ferrara
è previsto il saluto di Massimo Maisto Vice Sindaco di Ferrara
Ferrara
Giovedì 4 aprile
ore 17:30
Libreria IBS
Palazzo San Crispino
(Piazza Trento e Trieste)
La fine del «secolo breve» ha portato con sé la riscoperta del carcere e della privazione della libertà, di cui il sovraffollamento penitenziario italiano è solo un episodio. Questo è stato l’esito di un trasferimento di risorse economiche e simboliche dal welfare state a quello che è stato chiamato il prisonfare.
Determinante, in questo mutamento, il modo in cui l’ideologia neo-liberista ha accompagnato il processo di globalizzazione, in nome di una flessibilità che si è risolta in precarietà sociale ed esistenziale, alimentando così una domanda di controllo penale della marginalità sociale. Al termine di un lungo ciclo durato più di trent’anni, le democrazie occidentali sono chiamate a fare i conti – anche in questo campo – con le loro promesse non mantenute, a partire dalla garanzia dei diritti fondamentali delle persone private della libertà.
La mass incarceration è finita sotto processo e i nostri regimi politici sono di fronte a un bivio: continuare a perseguire politiche di sicurezza fondate sulla privazione della libertà o invertire la rotta e riscoprire politiche di sicurezza sociale compatibili con il rispetto dei diritti fondamentali di tutti i loro abitanti?
Stefano Anastasia, Presidente onorario di Antigone, è ricercatore di filosofia e sociologia del diritto nell’Università di Perugia. Ha pubblicato Patrie galere. Viaggio nell’Italia dietro le sbarre (con P. Gonnella, Carocci 2005) e L’appello ai diritti. Diritti e ordinamenti nella modernità e dopo (Giappichelli 2008). Recentemente ha curato Contro l’ergastolo. Il carcere a vita, la rieducazione, la dignità della persona (con F. Corleone, Ediesse 2009), Il corpo e lo spazio della pena. Architettura, urbanistica e politiche penitenziarie (con F. Corleone e L. Zevi, Ediesse 2011) e Diritto e democrazia nel pensiero di Luigi Ferrajoli (Giappichelli 2011).
Scarica la cartolina in formato pdf: anastasia.pdf.
15 novembre: ecoLEGGO
ecoLEGGO
Cena di autofinanziamento e (mezza)maratona di letture
Giovedì 15 novembre 2012
ore 20.00
Cafè de la Paix
(P.tta Corelli a Ferrara)
costo della cena 30 euro
info e prenotazioni (entro il 10 novembre)
347/9483330 – ferrara@ecologistiecivici.ferrara.it
Gli “Ecologisti e reti civiche-verdi europei” organizzano una (mezza)maratona di lettura a carattere ambientale come iniziativa di autofinanziamento.
ecoLEGGO questo il titolo della serata che si svolgerà giovedì 15 novembre a partire dalle ore 20.00 presso il Cafè de la Paix in piazzetta Corelli, a Ferrara.
Ogni partecipante leggerà il proprio brano scelto da saggi, romanzi, articoli che abbiano come tema l’ambiente, durante una cena a menù fisso. Costo della cena 30 euro, vino a volontà.
Chiuderà la maratona la lettura di Fabio Mangolini, attore e responsabile progetti speciali del Teatro Comunale.
Necessaria prenotazione entro sabato 10 novembre al 347/9483330.
Per evitare eventuali doppioni è preferibile informare sulla scelta del brano (e su eventuali intolleranze alimentari) con una mail a
ferrara@ecologistiecivici.ferrara.it.
A Ferrara vietato lanciare palle di neve. Sarebbe un bersaglio troppo facile.
Da qui ho scoperto che di palle di neve non si chiacchera solo al Bar:
A Ferrara divieto di ”lanciare pietre, palle di neve, frutta o qualunque altro oggetto”.
Franceschini tira un sospiro di sollievo: potrà continuare a sparare cazzate a casa sua.A Ferrara sarà vietato lanciare pietre, palle di neve, frutta o qualunque altro oggetto possa diventare oggetto di pregiudizio: come il bouquet?
A Ferrara vietato lanciare palle di neve e sparare cazzate.
A Ferrara vietato lanciare palle. E se giuro che tolgo il sasso?
A Ferrara vietato lanciare palle di neve. Sarebbe un bersaglio troppo facile.
Vietato lanciare palle di neve a Ferrara. Il ghiaccio fa piu’ male.
A Ferrara vietato lanciare palle di neve.
Ma c’è sempre la merda.
L’architettura, il carcere, un libro
Esce oggi per le edizioni EDIESSE in collaborazione con la Società della Ragione il volume curato da Stefano Anastasia, Franco Corleone, Luca Zevi dal titolo “Il corpo e lo spazio della pena. Architettura, urbanistica e politiche penitenziarie.” Presto si organizzerà una presentazione a Ferrara, nel frattempo potete leggere sul sito de la Società della Ragione le prime recensioni e magari acquistarlo in tutte le librerie.
Il corpo e lo spazio della pena
Architettura, urbanistica e politiche penitenziarie
a cura di Stefano Anastasia, Franco Corleone, Luca Zevi
2011
EDIESSE
13,00 Euro
ISBN 978-88-230-1601-9
La vertiginosa crescita delle incarcerazioni nell’ultimo ventennio ha fatto esplodere il problema del sovraffollamento penitenziario, e con esso quello della qualità della pena nel rispetto della dignità della persona detenuta. Tra timide riforme e occasionali provvedimenti deflattivi, la costruzione di nuove carceri e la saturazione di quelle esistenti continuano a dominare l’agenda politica.
La struttura architettonica, la qualità edilizia e la collocazione urbanistica del penitenziario corrispondono alla sua funzione e al modo di interpretare la pena privativa della libertà. Chi si propone di riformare la pena non può rinunciare, quindi, a ripensare lo spazio penitenziario, almeno fino a quando il carcere resterà dominante nelle nostre culture e nelle nostre pratiche punitive.
Testi di Sebastiano Ardita, Vittorio Borraccetti, Cesare Burdese, Alessandro De Federicis, Patrizio Gonnella, Francesco Maisto, Corrado Marcetti, Alessandro Margara, Mauro Palma, Sonia Paone, Eligio Resta, Leonardo Scarcella, Adriano Sofri, Maria Stagnitta, Grazia Zuffa.
Stefano Anastasia, ricercatore in Filosofia e Sociologia del diritto nell’Università di Perugia, è stato presidente dell’associazione Antigone e della Conferenza nazionale del volontariato della giustizia.
Franco Corleone, sottosegretario alla Giustizia dal 1996 al 2001, è Garante dei detenuti nel Comune di Firenze e presidente della Società della Ragione. Vai al blog.
Luca Zevi, architetto e urbanista, direttore del «Manuale del Restauro Architettonico» e del «Nuovissimo Manuale dell’Architetto », ha insegnato nelle Università di Roma e Reggio Calabria.
Legalizzare non è più un’utopia
Arci di Ferrara
CGIL
Forum Droghe
La Società della Ragione
con il Patrocinio del Comune di Ferrara
Mercoledì 6 luglio – ore 18
Mel Book Store
Piazza Trento e Trieste
Palazzo San Crispino
Sala dell’Oratorio
Legalizzare non è più un’utopia
Presentazione del volume della Transform Drug Policy Foundation
Dopo la guerra alla droga
Un piano per la regolamentazione legale delle droghe
Saranno presenti:
Franco Corleone, segretario di Forum Droghe, già sottosegretario alla Giustizia
Giuseppe Bortone, responsabile nazionale del Settore Tossicodipendenze della CGIL
Quale può essere in concreto un percorso per superare l’ultracentenario regime mondiale di proibizione delle droghe definito dalle Convenzioni delle Nazioni Unite?
Quali sono le opzioni possibili per la regolamentazione legale della produzione, dell’offerta e del consumo di tutte le droghe, illegali e legali? Attraverso quali tappe si deve procedere? Come distinguere fra le varie sostanze?
Il volume di Transform, la fondazione britannica impegnata da anni sul terreno della riforma della politica sulle droghe, ha l’ambizione di rispondere a questi quesiti, offrendo per la prima volta una impalcatura normativa per tutte le sostanze psicoattive ad uso non medico. Con pragmatismo tipicamente anglosassone, gli autori scelgono i mattoni e presentano i plastici di costruzione del nuovo edificio legale che potrebbe sorgere dall’auspicabile «cambio di paradigma». Una riforma ormai inevitabile perché sono molti i segni di crisi della «guerra alla droga»: nonostante l’insistente retorica, imponenti evidenze ne documentano ormai la bancarotta politica, scientifica, etica. Non si tratta di uno scritto di mera testimonianza e neppure, come gli autori amano ribadire, di un testo «radicale ». Al contrario, l’estremismo ideologico è appannaggio dei proibizionisti.
Forum Droghe con la condivisione della CGIL ha ritenuto utile presentare ai lettori italiani questa guida pratica ad una nuova politica delle droghe, radicata in «scienza e coscienza». La legalizzazione è un orizzonte possibile, a patto di discuterne con documentazione, discernimento e senza pregiudizi. Questo libro è un contributo in tal senso.
Transform Drug Policy Foundation ha sede a Bristol, nel Regno Unito, ed è diretta da Steve Rolles.
D’altri Tempi
LIBRERIA FELTRINELLI FERRARA
VI INVITA
presso il
CIRCOLO ARCI BOLOGNESI
P.tta San Nicolò,6
Sabato 7 maggio alle ore 17
STEFANO TASSINARI
Presenta il suo nuovo libro
D’altri Tempi
Alegre
Ne parla con l’autore
CARLO LUCARELLI
Info: la Feltrinelli, Via Garibaldi, 30
Tel 0532/240538
ferrara@lafeltrinelli.it
www.lafeltrinelli.it
Dopo la guerra alla droga
Siete antiproibizionisti ma al di là delle dichiarazioni di principio non siete mai riusciti a inquadrare in modo organico come potrebbe funzionare una riforma che tolga le droghe dal mercato illegale? Siete un amministratore pubblico e di fronte a risorse economiche che diminuiscono sempre più, servizi che arrancano e sempre più cittadini che diventano detenuti, vi state finalmente ponendo il problema se sia sostenibile andare avanti così ancora per molto?
Beh, Forum Droghe ed Ediesse hanno avuto il merito di tradurre e pubblicare il “Blueprint for regulation” realizzato da Transform. Si tratta di un volume che partendo dal fallimento della war on drugs mondiale si pone il problema di proporre per il post-guerra un piano per una regolamentazione legale delle sostanze.
“Dopo la guerra alla droga – Un piano per la regolamentazione legale delle droghe” costa davvero poco, 12 euro, e lo trovate on line sul sito dell’editore, presto in libreria, e addirittura in regalo se vi iscriverete a Forum Droghe per il 2011.
In esclusiva per Fuoriluogo.it potete già leggere la prefazione di Franco Corleone e Grazia Zuffa al volume.
All’alba di una domenica
“Quello che era certo era che fosse morto di botte all’alba di una domenica di fine settembre, quando ancora l’estate e l’autunno si contendevano quello che sarebbe stato del giorno. Aveva diciotto anni. Studente, incensurato, senza grilli per la testa. Insomma, un ragazzo come tanti, con una famiglia come tante. I genitori erano una coppia di impiegati. Era una famiglia tranquilla”.
Comincia così “All’alba di una domenica”, edito da Albatros, il romanzo d’esordio di Giuseppe Fornaro, che sarà presentato domani, alle ore alle 16.30 presso la sala dell’Arengo del Palazzo Comunale.
Il libro è ispirato alla tragica morte di Federico Aldovrandi, 18 anni, avvenuta a Ferrara il 25 settembre 2005 a seguito delle percosse ricevute da quattro agenti di polizia in servizio sulle volanti.
L’attacco del libro non è casuale proprio perché le modalità della morte di Aldrovandi da cui muove il racconto, oltre ad essere sconcertanti, per certi versi non sono ancora oggi del tutto chiare, non nel concatenarsi degli eventi e delle responsabilità per cui la sentenza di primo grado ha condannato quattro agenti a tre anni e sei mesi per eccesso colposo di reazione in omicidio colposo, ma sul perché un ragazzo disarmato di soli 18 anni che non costituiva una minaccia per sé e per gli altri sia morto a seguito di un controllo di polizia.
Negligenza nell’adottare le procedure di contenimento di un soggetto agitato? Scarsa professionalità? Incapacità di controllo emotivo da parte del personale in servizio sulle volanti? C’è tutto questo insieme, ma ci sono anche i depistaggi che hanno portato ad un processo parallelo in cui altri tre agenti sono stati condannati in primo grado a vario titolo per omissioni e favoreggiamenti. Ed è proprio per via di questa zona grigia sulla morte di Federico che il romanzo ha potuto alimentarsi per imbastire una storia d’invenzione i cui protagonisti principali sono un giornalista free lance
meridionale, Salvatore Quaranta; Ottavio Fragalà, vice questore e amico di studi di Quaranta, tornato a Ferrara, dove aveva studiato, dopo aver prestato servizio nell’antimafia del dopo Falcone e Borsellino; Alessandro Pavani, alias Federico Aldrovandi; e poi il capo della squadra mobile Rosaspina; l’agente Gamma, uno dei tanti uomini dei servizi sotto copertura sguinzagliati dopo i
fatti del G8 di Genova per snidare eventuali mele marce nelle forze dell’ordine; Francesco Morra, titolare di un’agenzia di body guarde che gli serve come copertura, ex poliziotto cacciato dal servizio per le sue intemperanze e ora capo di una banda di trafficanti di armi e droga. E poi altri personaggi che compaiono di volta in volta man mano che il racconto si snoda fino all’epilogo.
Il romanzo, avendo tra i protagonisti principali proprio dei poliziotti, rende omaggio alla parte sana e maggioritaria delle forze dell’ordine e del mondo dell’informazione e affronta anche il tema scottante e attuale del male di vivere di chi conosce la precarietà del lavoro e di come questo incida sullo stato di salute psichica delle persone fino a portarle alla depressione, vera e propria malattia sociale di cui poco si parla. Dentro c’è anche l’amore, la politica, i servizi deviati, i misteri d’Italia tra cui il caso dell’omicidio del boss della mafia Salvatore Giuliano riesploso proprio recentemente dopo oltre sessant’anni.
A fare da sfondo al racconto è un’altra protagonista: la città, con le sue vie i suoi locali, i suoi bar più o meno noti, ma comunque luoghi familiari ai ferraresi.
Vorrei dirti che non eri solo
Società della Ragione – Arci Ferrara
in collaborazione con: Fuoriluogo.it
Con il Patrocinio del Comune di Ferrara
Sala della Musica
Complesso di San Paolo
ingresso da Via Boccaleone 19
Vorrei dirti che non eri solo
Storia di Stefano, mio fratello
Ilaria Cucchi, sorella di Stefano
Patrizia Moretti, madre di Federico Aldrovandi
Franco Corleone, Presidente Società della Ragione
Ilaria Cucchi, romana, è la sorella di Stefano Cucchi, il giovane deceduto il 22 ottobre 2009 all’ospedale Sandro Pertini di Roma, mentre si trovava in stato di arresto.
Ilaria Cucchi
Vorrei dirti che non eri solo
RIZZOLI
Pagine: 294
Prezzo: 16,00 euro
ISBN: 17040914
Il Ministero dell’Istruzione copia da Wikipedia
L’altro giorno mia madre, che è preside, è stata con qualche alunno del suo liceo a Roma all’inaugurazione dell’anno scolastico. Ora, tralasciamo il fatto che durante il discorso della Gelmini passassero delle povere ragazzine di un alberghiero di Roma, in veste di hostess, con l’incarico di ricordare a tutti che alla fine “bisognava applaudire”, come in effetti usa nei paesi centro-asiatici; lasciamo stare queste cose. Quello che davvero mi ha stupito e perfino addolorato è il libretto “I testi della memoria”, sui 150 anni della riunificazione, consegnato con altro materiale ai bambini e ragazzi che erano lì da tutta Italia. Il libretto contiene Statuti, discorsi e altre fonti storiche sui protagonisti del Risorgimento, nonché note storiche; peccato che queste note storiche siano copiate da Wikipedia (sito che è, tra l’altro, anche caratterizzato dalla presenza di neo-borbonici e altri cialtroni del genere, nonché, soprattutto, da una diffusa ignoranza della lingua italiana che è fedelmente riprodotta anche nel librino suddetto).
Ora, che un Ministero della Pubblica Istruzione debba affidarsi a Wikipedia per scrivere due noterelle sui personaggi del nostro Risorgimento mi pare una cosa di una gravità tale che non mi va neanche di finire questo discorso. Spero fucilino qualcuno al più presto.”Tamas
Senza fucilare nessuno, basterebbero un po’ di dimissioni…
Dal Tumblr di Ohshhh, via Giornalettismo.
Presentato il rapporto sui diritti globali 2010
Qui la presentazione sul sito dirittiglobali.it
Il clima cambia, soprattutto a Ferrara
Segnalo questa iniziativa dell’Associazione Naturalisti ferraresi per la presentazione dell’Atlante Idroclimatico dell’Emilia Romagna che è disponibile on line nella versione interattiva sul sito di ARPA.
GIOVEDI’ 6 MAGGIO ORE 17.00
Conferenza presso il Museo Civico di Storia Naturale
Via Filippo de Pisis, 24 44121 FERRARA
DAL CLIMA GLOBALE A QUELLO LOCALE
PRESENTAZIONE DELL’ATLANTE IDROCLIMATICO
DELL’EMILIA ROMAGNA
L’ARPA regionale ha pubblicato a fine 2009 l’ Atlante Idroclimatico 1961-2008 dell’Emilia-Romagna. I dati evidenziano un aumento generalizzato delle temperature, specialmente nelle città in forte espansione, e anche differenze nella precipitazioni. Il Ferrarese è una delle zone che presentano variazioni più marcate, e perciò abbiamo ritenuto opportuno organizzare un incontro per ottenere spiegazioni sulle cause e le conseguenze di tali variazioni (nonchè suggerimenti sulle possibili contromisure) proprio dal dott. Vittorio Marletto, uno dei curatori del volume.
Il dott. Vittorio Marletto è dirigente dell’Area Modellistica Agrometeo del Ser-vizio Idro-Meteo-Clima di ARPA Emilia-Romagna; dal 2006 al 2009 è stato presidente dell’Associazione Italiana di Agrometeorologia.
Presenzierà l’Assessore all’Ambiente del Comune di Ferrara Rossella Zadro.