• Cos’è cambiato in Barhain?

    Mi unisco volentieri all’appello di Roberto Codazzi, che chiede a Ferrari e Toro Rosso di boicottare il GP del Barhain, in programma il prossimo 22 aprile.

    Ecco il post di Roberto che da il via alla catena di blog:

    La FIA ha inserito per il 22 aprile il gran premio del Barhain nel calendario delle corse del 2012.

    L’anno scorso le forti proteste contro il regime al governo avevano portato alla cancellazione della corsa, le Wiliams avevano comunque fatto sapere che stavano valutando la possibilità di boicottare la gara. Ora, a distanza di un anno, la situazione politica non è molto cambiata, per avere un’idea basta leggere qualche post di Alaska:

    Con l’aperto controllo dell’Arabia Saudita e la tacita complicità degli Stati Uniti (che pagano al Bahrain un lauto affitto per alloggiarvi la loro Quinta Flotta e gli forniscono armi), nemmeno il rapporto della commissione internazionale sulle torture pubblicato a ottobre ha aperto la strada per le riforme. La divisione settaria cavalcata dal governo si è acuita, la giovane attivista Zeinab Alkhawaja (@angryarabiya) si trova per la terza volta in carcere (dopo che suo marito era stato appena liberato dopo dieci mesi di carcere, e mentre suo padre Abdulhadi Alkhawaja è in carcere da quasi un anno, sta facendo lo sciopero della fame, e ha scritto un appello alla Danimarca, paese dove ha a lungo vissuto da esule), e tutti i cortei notturni degli ultimi mesi sono stati repressi con gas lacrimogeni, proiettili di gomma e pallini da caccia. Negli ultimi giorni i manifestanti, che erano sempre rimasti pacifici e avevano inventato alcune proteste simboliche come quella dei clacson, hanno cominciato ad appiccare incendi e lanciare molotov. In previsione dell’anniversario, il re ha di nuovo bloccato tutti i visti per i giornalisti stranieri, nonché i visti turistici all’ingresso. Migliaia di persone ieri, e gruppetti di giovani stamattina all’alba che hanno cercato di raggiungere quella che un tempo era Lulu correndo con le bandiere sono stati ricacciati indietro dai lacrimogeni, e si registrano già diversi feriti. La Boudaiya Highway è stata bloccata dalla polizia, Sitra isolata.

    Come se non bastasse Amnesty International ha pubblicato un dossier sui diritti umani violati nel paese.

    Ps: per far partire la catena di blog linkate questo post e tutti gli altri blog indicati qui sotto e segnalate l’adesione nei commenti.

    Aderiscono: Osservatorio sul razzismo in Italia, Leonardo Fiorentini,

  • La manovra agostana/1

    E’ mai possibile che il governo che ha varato ieri la superiorità dei contratti sulle leggi se la prenda oggi con chi in fondo vuole solo farli rispettare, i contratti?

    Lungi da me difendere gli emolumenti dei giocatori di calcio, ma se ci sono aziende (ops, società di calcio) così stupide da accollarsi da contratto l’onere delle imposte, beh, cavoli loro: quest’altra volta ci penseranno meglio quando staranno per accordare compensi milionari (e netti) ai loro dipendenti.

  • Quei due turni di squalifica che non arriveranno mai

    La squallida operazione “gialli” di Mourinho dell’altra sera al termine di Ajax – Real Madrid è un insulto allo sport non tanto per l’astuzia regolamentare di far contare nel prossimo turno della fase a gironi la squalifica per somma di ammonizioni di Xabi Alonso e Sergio Ramos, bensì per il mancato rispetto dell’avversario, meglio dire disprezzo, che rivela la genialata dell’allenatore portoghese.

    Perchè da quando lo sport si chiama sport e non più disfida-tenzone-battaglia-guerra sullo 0 a 4 in casa degli avversari non si perde tempo giocando con la pazienza dell’arbitro e dello stadio. Ci si vuol far ammonire? Si prende il pallone con le mani, si tira la maglia di un avversario, si impedisce una rimessa avversaria, si urla “lascia” ad un avversario. Insomma di modi per farsi ammonire apposta da “signori” ce ne sono tanti, senza offendere giocatori e tifosi avversari.

    Per questo meriterebbero 2 turni di squalifica. A legger poi Mourinho che ci prende tutti per fessi ne meriterebbero anche tre:

    L’arbitro non mi è piaciuto, ha dato troppi cartellini

    Turni che purtroppo non gli saranno dati.

    http://www.youtube.com/watch?v=70f6oERyp7A

  • Sogni che non si avverano

    Non so voi, ma io a leggere questo titolo di Repubblica.it di primo acchito avevo capito che alle 12,30 era partita l’invasione della Città del Vaticano…

    Trattasi invece di una inutile polemica sportiva…

  • A lavorare!

    Eh, si ecco.

    In nord corea si è materializzato il sogno dei tifosi delle curve di tutto il mondo.

    Il ct Kim Jong-hun, infatti, sarebbe stato mandato a lavorare in un cantiere edile, mentre l’intera squadra è stata costretta a restare in piedi il 2 luglio scorso su un palco allestito al Palazzo della Cultura popolare, appena tre giorni dopo il rientro dal Sudafrica, per essere sottoposta a una feroce critica ideologica di sei ore.

    Ma, non so perchè, io continuo a pensare che questi metodi siano da lasciare ai regimi dittatoriali.

    Se poi la squadra non aveva nessuna possibilità di vincere…

  • Parole e giochi per una società multiculturale

    Cittadini del Mondo in collaborazione con: UISP, CENTRO MEDIAZIONE, CGIL promuove sabato 5 giugno 2010 dalle ore 15 un’edizione speciale al Grattacielo di Ferrara del MINITORNEO INTERNAZIONALE di calcetto e ping-pong. Partecipano ragazzi e bambini di varie comunità.
    Fateci un salto, quest’anno non dovreste assistere a scene come quella nella foto qui sopra…

  • Bonarda

    Non mi capita spesso di acquistare la Gazzetta dello Sport. La compro solo quando mi sento in vacanza, ovvero quasi mai. Sabato scorso però mi son preso un giorno di ferie, dedicato a seguire dal vivo l’annunciata sconfitta del Bologna a San Siro. Così era d’obbligo l’acquisto della rosea.
    Ma di tutto il giornale, ecco cosa mi è saltato agli occhi (il commento, che condivido è tratto da intravino):

    Ad allusioni e pericolose affinità vino-donne siamo abituati. Mah, ecco, qui il livello di marketting è abbastanza degradante anche per occhi non femministi. In quanto tale, probabilmente sarà un successo. Nel dubbio, meglio buttarsi a sinistra. [foto promozionale dell’opera “I love vino“, collaborazione tra Gazzetta dello Sport e Gambero Rosso in uscita dal 12 aprile]

    Di uso della donna in pubblicità avevamo già parlato qui.

  • FAIL della settimana

  • Scelte di campo

  • Come l’avra presa Bargnani?

  • Colpi di testa alla romana

    Mentre gli ultrà della Lazio provano a farsi giustizia (maddechè?), mentre quelli del Napoli organizzano spedizioni punitive in furgone, mentre quelli di Fiorentina e Roma si prendono allegramente a legnate, che fa la Federcalcio? Decide di punire i giocatori che bestemmianoe quelli che scrivono qualcosa sotto la maglietta. Nel giorno della sentenza Raciti, la trave gronda sangue, però la pagliuzza dà un po’ fastidio all’occhio e allora è meglio occuparsi della pagliuzza (per la trave, hai visto mai, servirebbero coraggio e chiarezza d’idee).

    Così Maurizio Crosetti commenta la geniale idea della Federcalcio di allargare la prova televisiva alla bestemmia. Figuratevi che la FIGC evidentemente immaginandosi di dover procedere alla lettura delle labbra, differisce addirittura il termine per i deferimenti:

    Per dare modo alla Procura di acquisire la documentazione e certificare il contenuto di eventuali deferimenti, saranno allungati di quattro ore i tempi per l’acquisizione della prova Tv: il termine non sarà più le ore 12 del giorno feriale successivo alla partita, ma le ore 16 .

    Nel frattempo tifosi possono assaltare centri di allenamento manco fossero ambasciate italiane a teheran.

    Così Gramellini oggi sulla stampa commenta il caso Lazio:

    È bastato che i tifosi della Lazio minacciassero da tutte le radio private di non votare più la Polverini alle Regionali perché la politica si mobilitasse con una rapidità che altrimenti le è ignota. Da Alemanno a Storace fino all’entourage del presidente Fini, l’intera destra romana ha esercitato pressioni sull’allenatore Reja per convincerlo a rompere il contratto con l’Hajduk Spalato e accorrere al capezzale della squadra malata, dato che «è inaccettabile che la Lazio vada in serie B», come ha dichiarato il sindaco laziale di Roma.

    Inaccettabile, capito? Alla faccia dei sindaci delle altre città italiane, che le retrocessioni le hanno sempre accettate, e pure i fallimenti. Inaccettabile per motivi di ordine pubblico, ebbe a riconoscere anni fa Berlusconi, e adesso elettorale. Che si sappia, dunque: con i nemici dello Stato non si tratta, ma con i tifosi che minacciano di non andare a votare sì. Preso atto del potere formidabile della lobby capitolina, come cittadini non resta che augurarci che i tifosi della Lazio abbiano a cuore anche gli ospedali, le scuole, il lavoro. Il giorno che si lamenteranno di quello, e non solo del loro presidente Lotito, forse i politici si batteranno per darci finalmente un Paese, oltre che un allenatore, migliore.

    Se questo è lo stato della democrazia, e lo è, mi viene un pensiero che non condivido: evviva il suffragio universale, una testa un voto, ma a patto che dentro la testa ci sia qualcosa.

    Beh, i colpi di testa li fanno a Roma, qui a Ferrara si sente solo il rimbombo del vuoto delle teste…

  • Libertà di espressione (arbitrale)

    Non posso che solidalizzare, da ex collega, con il gestore di arbitri.com, convocato dalla procura arbitrale per aver gestito senza autorizzazione il sito, grazie al quale garantirebbe e promuoverebbe l’anonimato tra gli arbitri, in poche parole la libertà di espressione…
    Via wittgenstein, da cui traggo anche questo commento (in cui ritrovo molti miei ricordi)…

    La maggior parte di noi ha arbitrato al massimo in Eccellenza (credo) e qualcuno forse non l’ha nemmeno vista di straforo; ci alziamo la domenica mattina alle 6.15 per essere alle 8 in un campo fangoso a dirigere una allievi provinciali, con i genitori che ci urlano nella migliore delle ipotesi, che siamo dei figli di troia….
    Andiamo ad arbitrare con la febbre perché il presidente non ha nessuno da mandare; ci facciamo 100 km tra andata e ritorno per partecipare alla riunioni sezionali dove in un’ora e mezza ti dicono le stesse cose da vent’anni a questa parte pero’ ci piace perché rivediamo colleghi che vediamo raramente.
    Aspettiamo mesi (se non anni) per 25 euro che non coprono nemmeno l’usura delle gomme per arrivare al campo; riceviamo per 3 anni di seguito una divisa dello stesso colore e della stessa foggia, con il cui tessuto forse a malapena si ricavano straccetti per pulire gli occhiali. Dobbiamo comperarci scarpe da calcio e da calcetto, borse, tute, sottomaglie e forse dobbiamo sentirci dire, a -5°C, che non possiamo mettere gli scaldamuscoli, il copri collo o i guanti perché “non sta bene”.
    Sacrifichiamo anni della nostra vita perché ci piace. Non facciamo tardi il giorno prima della gara, quando i nostri amici sono in discoteca a divertirsi e a bere qualche bicchiere, ci tagliamo regolarmente i capelli e la barba per fare anche piacere ai nostri superiori. Magari abbiamo rinunciato anche ad andare in vacanza perché c’era il raduno o perché dovevamo allenarci per poi ricevere magari a fine anno un “grazie ma non ce l’hai fatta” e come nel mio caso continui ad arbitrare dopo 20 anni con lo stesso entusiasmo di quando arbitravi una gara di cartello di eccellenza,una gara di centroclassifica di giovanissimi provinciali, e sei contento quando tutti alla fine ti fanno i complimenti.

  • Cinquant’anni minuto per minuto

  • Meglio l’erba

    Le cose sintetiche mi hanno sempre insospettito. Da Repubblica.it:

    Il portiere stringeva la porta: scoperto
    (25 settembre 2009)
    Kim Christiensen, portiere della squadra svedese dell’Ifk Goteborg, è stato filmato mentre cercava di spostare i pali per accorciare la propria porta durante un match di serie A
    Siccome il campo è fatto di erba sintetica, le porte non sono piantate per terra. Basta fare un po’ di pressione e il palo si sposta.
    I giocatori dell’Orebro si erano accorti che qualcosa non andava. E così alla mezz’ora del primo tempo hanno riferito la cosa all’arbitro.
    Christiensen, 30 anni, ha ammesso il fatto e ha anche aggiunto che non si è trattato della prima volta. “Un mio amico portiere mi ha indicato il trucco qualche anno fa e io a volte l’ho fatto”, ha detto il portiere alla rivista svedese Aftonbladet.

  • Aldamar

    Qui si tende di più al rossoblu, non che ciò porti grandi soddisfazioni, ma per rispetto alla città che mi ha ospitato non posso non pubblicare questo video.

    Da Youtube la versione spallina di Creuza de Ma, tratta dal monologo “Il cuore a Ovest” di Giuseppe Gandini – immagini di Andrea Forlani e Stefania Andreotti

    NB. Aldamar: in ferrarese letamaio, luogo in cui si raccolgono le feci del bestiame al fine di produrre letame per i campi.

  • Nuovi orizzonti

    Bisogna spiegare ai manager di Sky, che la trovata di abbassare il volume del commento delle partite di calcio in concomitanza con la sovrimpressione pubblicitaria e il suo insopportabile effetto sonoro – che ai più ingenui potrebbe anche apparire una geniale risposta alla disposizione del Garante che ha vietato che il volume delle pubblicità abbia “una potenza superiore a quella ordinaria dei programmi” –  apre solo nuovi orizzonti al significato della parola “incazzo”.

  • Notizie di Ferragosto

    pennettaBrava Flavia Pennetta, che si merita la foto del post. Ha vinto facilmente iersera, anche se si vedeva la stanchezza di un paio di settimane di gioco ininterrotto: oggi incontrerà la Safina (numero 1 al mondo), ma già da lunedì sarà la prima italiana ad entrare nelle prime dieci giocatrici di tennis al mondo. Finalmente una buona notizia.

    Una non notizia è che gli Agnelli avessero conti in Svizzera. Come non è una notizia che tanti altri italiani hanno ben pensato di esportare capitali nella patria del cioccolato. Troppo golosi?

    Massimo Gramellini sul sito della Stampa si accontenta di quel 30% di italiani che non andrebbero a una festa a Villa Certosa invitati da Silvio Berlusconi. Il sondaggio è di uno dei settimanali più venduti in Italia (Novella2000).  Messi come siam messi (anche a lettura di settimanali), e con tutti gli sfollati abruzzesi che giustamente rivendicano l’ospitalità del premier, in effetti potrebbe essere una buona notizia.

    Da Terra scopro che dopo diciotto mesi di stallo, sono ripresi i colloqui tra il governo marocchino e il Fronte Polisario sulla questione del Sahara Occidentale. Ma, nonostante la mediazione dell’inviato Onu, il compromesso è ancora lontano. Non ne dubitavamo.

    Infine gli ultimi echi sui blog della sentenza del TAR sugli insegnanti di religione: un mio omonimo più noto ci racconta 4 o 5 cose sull’ora di religione che forse nessuno vi ha ancora spiegato. Ma sono d’accordo con Luca Sofri, che taglia corto.

  • Auguri Magic!

    magic-johnsonCompie oggi gli anni Earvin “Magic” Johnson, Jr., forse il più grande giocatore di basket che abbia mai visto giocare (in tv, e naturalmente con il commento di Dan Peterson).

    206cm non gli impedivano di giocare da play in tempi in cui ciò era inimmaginabile, e gli permettevano di districarsi agevolmente in ognuno dei 5 ruoli, con la maglia numero 32 dei Lakers.

    E’ anche l’uomo che più di tutti, probabilmente anche grazie ai soldi, ha dimostrato che con l’AIDS, e con i malati di AIDS, si puo’ non solo convivere ma addirittura giocare a basket insieme.

    Auguri Magic!

  • La citrosodina e il rischio di overdose

    Moggi e Damascelli commentano Fiorentina-Bologna (1-0) in cui De Santis ammonisce Petruzzi, Nastase e Gamberini (i primi due saltano per squalifica la Juve).
    D.: “Oh, comunque De Santis ha fatto il delitto perfetto, eh? Eh, c’abbiamo i tre difensori del Bologna squalificati!”.
    M.: “Ma perché, chi c’avevano loro diffidato”.
    T.: “tutti e tre!”.

    immagine-121Ci vuole una bella dose di Maalox per digerire questa notizia in home sul sito della Gazzetta dello Sport.

    Per fortuna ieri ho comprato la citrosodina, ma sinceramente pensavo di sfruttarla per il post sagra del cappelletto. Invece alla sagra c’era troppa fila e stamattina mi sveglio con Moggi che vuol comprarsi il Bologna. Moggi! Con tanto di prestanome.

    Si parla spesso della memoria. Qui e qui un riassunto delle puntate precedenti, ci sono anche cose più recenti che dovrebbero far pensare, come del resto dovrebbe far riflettere il processo napoletano. Ma se l’obiettivo vero della cordata Cazzola-Menarini pare svanire (Cazzola Sindaco e nuova metropoli attorno al nuovo stadio per i Menarini) è ovvio che svanisca anche l’interesse per la squadra. Come del resto pareva evidente già l’estate scorsa con la tentata svendita agli ammericani.

    Per fortuna pare che per l’assunzione di citrosodina non  ci sia rischio overdose…

    ps: Se qualcuno è al corrente di manifestazioni di protesta me lo faccia sapere, grazie.

  • A Cento per gli impianti sportivi di Santa Liberata

    immagine-36Sarà che l’operazione di speculazione edilizia avviata dal Comune di Cento sull’area sportiva di Santa Liberata è una delle cose più scandalose avvenute negli ultimi mesi in questa provincia, vuoi che conosco bene quella zona avendola frequentata spesso ai tempi della mia esperienza arbitrale, vuoi che sono pure candidato nel collegio di Cento II, oggi pomeriggio sarò insieme alla neonata associazione NOI Cento alla loro manifestazione:

    vi aspettiamo  TUTTI
    nel piazzale antistante il percorso vita di Cento:

    MANIFESTAZIONE con l’aperitivo
    di NOI CENTO

    •    per la salvaguardia dell’intera area verde-sportiva di Via Santa Liberata
    •    contro le proposte di progetti di cementificazione deleteri per l’intera comunità centese.

    “… la libertà è partecipazione! …”

    noicento@libero.it

    Intrattenimento per bambini