• Interpellanza su box portabici

    garage-biciFerrara, 27 maggio 2013

    A Girolamo Calò

    Presidente della Circoscrizione 1
    Comune di Ferrara

    E pc     A Aldo Modonesi
    Assessore alla Mobilità
    Comune di Ferrara

    Oggetto: interpellanza su box portabici.

    Con la presente sono ad inoltrare la seguente interpellanza:

    premesso

    –       che il problema del parcheggio sicuro delle biciclette è molto sentito dalla cittadinanza ferrarese sia per quanto riguarda la sosta breve che per quanto riguarda il ricovero a più lungo termine (ad esempio nella zona della stazione ferroviaria, ma anche in centro per i residenti privi di posto bici privato)

    Ritenuto

    –       che sia necessario per l’amministrazione comunale, da sempre attenta alla promozione della mobilità ciclabile, trovare soluzioni pubbliche e/o facilitare soluzioni private volte a garantire agli utilizzatori di biciclette un parcheggio sicuro del proprio mezzo

    Considerato

    –       che in numerose città, italiane ed europee, sono utilizzati mini-box (si allegano immagini esemplificative) al cui interno si possono ricoverare una o più biciclette;

    –       che tali manufatti potrebbero essere posizionati sia dall’amministrazione comunale per quel che riguarda i nodi di interscambio pubblici (come la Stazione), sia – con le dovute agevolazioni per quel che riguarda l’occupazione suolo pubblico e le autorizzazioni – dai privati per risolvere i problemi di sosta della bici vicino a casa, negozi e attività economiche.

    –       che all’interno di questi box potrebbero essere ricoverati anche ciclomotori e scooter, e possono essere quindi anche una soluzione al problema del parcheggio di questi mezzi all’interno della ZTL.

    Si interpella il Presidente della Circoscrizione e l’Amministrazione comunale per conoscere

    –       quale sia lo stato dell’arte rispetto alla implementazione del sistema di biciclette pubbliche, alla collocazione di portabiciclette e in generale alle politiche di incentivazione della mobilità ciclabile;

    –       se l’amministrazione sia disponibile, attraverso lo studio delle altre esperienze, ad attivare un progetto partecipato per verificare le effettive necessità dei cittadini, individuare un modello di box compatibile con il tessuto storico della città e con l’arredo urbano esistente e censire i primi luoghi atti alla collocazione sperimentale in collaborazione con i cittadini interessati.

    Il consigliere
    Leonardo Fiorentini

    Scarica l’interpellanza in formato pdf: boxportabici.pdf.

    Bruxelles

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    Amsterdam

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    Utrecht

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  • “Attento, c’è il camper dell’Avis!”

    drugsonstreet-ferrara“Ehi, attento svolta qui a sinistra! Ma non ho messo la freccia!? Fregatene, guarda là che c’è il camper dell’Avis, meglio scappare…”

    Questo potrebbe essere stato ieri l’assurdo dialogo fra due diciottenni ferraresi appena saliti in macchina dopo una serata in qualche locale cittadino.

    Perchè da venerdì sera è attivo anche nel nostro Comune il progetto “Drugs on Street” voluto fortemente dal capo del Dipartimento Antidroga Giovanni Serpelloni e inspiegabilmente fatto proprio dall’Amministrazione comunale di Ferrara. Il progetto di “prevenzione”  sulle strade è infatti in perfetta linea con la normativa repressiva introdotta con la legge Giovanardi (di cui Serpelloni in questi anni è stato il braccio armato) nei confronti dei consumatori di sostanze, soprattutto illegali e soprattutto derivate dalla cannabis.

    Sì, perchè basta leggere il protocollo di intervento, che prevede controlli sulle strade “nelle zone vicino ai locali più frequentati dai giovani”, per capire come nasconde dietro alla facciata della “prevenzione”  un effetto repressivo su tutti i consumatori, anche occasionali, di sostanze anche se assunte settimane prima essersi messi alla guida di un veicolo. Se infatti è  giusto informare i più giovani sui rischi legati alla guida in stato psicofisico alterato da assunzione di droghe legali ed illegali, prevenire tale comportamento pericoloso per sé e per gli altri (e reprimerlo quando necessario), altra cosa è organizzare “posti di blocco” (letterale) nei quali secondo i Carabinieri “si agirà nel rispetto rigoroso della legge, perché vi sarà volontaria sottoposizione da parte del fermato, ma se questo rifiuta scatta il procedimento che è previsto per legge”.

    Come infatti dimostra l’unica pagina realmente informativa del sito del progetto ferrarese, la permanenza nell’organismo delle sostanze dei derivati della marijuana puo’ arrivare ad oltre 4 settimane, mentre per le altre sostanze si parla comunque di qualche giorno (ad effetti ovviamente svaniti). Ed è in qualche modo significativo che l’alcol non venga nemmeno citato fra le sostanze, quasi a smascherare le reali intenzioni del progetto serpelloniano: repressione a tappeto dei consumatori delle altre sostanze, in particolare cannabinoidi, a suon di sanzioni amministrative (o penali).

    Mi pare poi grave che una benemerita associazione come l’AVIS, di cui ho apprezzato in questi anni l’attività in città, si presti a farsi strumento repressivo nei confronti dei giovani, rischiando così di venire percepita come “nemico” da evitare, e non come soggetto a cui avvicinarsi con fiducia.

    E’ quindi con grande dispiacere che prendo atto come questo Comune abbia troppo facilmente dimenticato di essere stato avanguardia in Italia nella richiesta di legalizzazione della cannabis, per adeguarsi – ormai fuori tempo massimo – agli ultimi scampoli della guerra alla droga italiota di Giovanardi e Serpelloni.

    Insomma, non sarebbe stato meglio usare le risorse per inviare operatori qualificati ad approcciare i ragazzi, parlare con loro, spiegare i pericoli, prevenire l’abuso, favorire l’autodiagnosi? No: lo slogan del progetto è chiaro e definitivo: “Non parlare al conducente” (!?!?!).

    Leonardo Fiorentini
    Consigliere Circoscrizione 1

  • Interpellanza su progetto “drugs on street”

    drugsonstreet-ferraraFerrara, 21 marzo 2013

    A Girolamo Calò
    Presidente della Circoscrizione 1
    Comune di Ferrara

    E pc

    A Chiara Sapigni
    Assessora alla Sanità
    Comune di Ferrara

    Oggetto: interpellanza su progetto “drugs on street”.

    Con la presente sono ad inoltrare la seguente interpellanza:

    premesso

    –       che si apprende dalla stampa che il Comune di Ferrara, “con il coordinamento della Prefettura e delle forze dell’ordine che ne cureranno le modalità ed i tempi di realizzazione”, in collaborazione con il servizio di medicina legale dell’Università di Ferrara, l’Azienda Usl e l’Avis, ha dato avvio alla fase operativa del progetto “Drugs on Street”;

    –       che tale progetto, promosso a livello nazionale dal Dipartimento Antidroga guidato da Giovanni Serpelloni, riflette in tutto e per tutto la politica repressiva voluta dalla legislazione introdotta con la Fini-Giovanardi, in particolare rivolta ai consumatori di derivati della cannabis.

    Ritenuto

    –       che sia giusto informare la cittadinanza, ed in particolare i più giovani, sui rischi legati alla guida in stato psicofisico alterato da assunzione di droghe legali ed illegali e prevenire tale comportamento pericoloso per sé e per gli altri;

    –       che, come provato dagli studi condotti in particolare negli Stati Uniti dove la “moda” dei narcotest si è per prima diffusa, sia invece scorretto, diseducativo e controproducente avviare una attività repressiva di controllo e narcotest a tappeto, con particolare insistenza sulle “zone vicino ai locali più frequentati dai giovani ”;

    Considerato

    –       che, come è noto, una positività al test antidroga da parte del guidatore non significa di per sé essere alla guida in stato psicofisico alterato;

    –       che, come del resto risulta dall’unica pagina “informativa” del sito del progetto, i metaboliti della cannabis risultano rimanere presenti fino a circa un mese nell’organismo umano;

    –       che dietro la volontà esplicita di “prevenire” la guida in stato di ebbrezza, vi sia in realtà l’effetto implicito di colpire genericamente i consumatori di sostanze, anche occasionali e anche se al momento del controllo non in stato psicofisico alterato;

    –       che la presenza delle forze dell’ordine e del personale medico legale rende vano ogni possibile tentativo di reale prevenzione e informazione in quanto, come dichiarato dagli stessi rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, ““si agirà nel rispetto rigoroso della legge, perché vi sarà volontaria sottoposizione da parte del fermato, ma se questo rifiuta scatta il procedimento che è previsto per legge

    –       che le normative in vigore prevedono sanzioni amministrative (quali il ritiro della patente o del passaporto) e penali che possono colpire pesantemente una persona trovata positiva anche se il consumo della sostanza può risalire a un mese prima;

    –       che risulta altrettanto grave il coinvolgimento di benemerite associazioni di volontariato della città che rischiano così di essere percepite dai giovani come possibili “nemici” da evitare, e non come soggetti a cui avvicinarsi con fiducia.

    Si interpella il Presidente della Circoscrizione e l’Amministrazione comunale per conoscere

    –       per quale motivo l’Amministrazione comunale di Ferrara abbia deciso di aderire a questo progetto;

    –       quali risorse economiche siano state impegnate, ed eventualmente di quali finanziamenti ha usufruito il Comune per tale progetto;

    –       perché l’amministrazione non abbia ritenuto di investire le risorse a disposizione per una reale campagna di informazione e prevenzione svolta da operatori qualificati;

    –       se sia intenzione dell’Amministrazione rivedere, alla luce delle considerazioni qui sopra riportate, l’adesione al progetto.

    Il Presidente del Gruppo Consiliare
    Leonardo Fiorentini

    scarica l’interpellanza in formato pdf: droghealvolante.pdf.

  • Che succede nel Polo Chimico?

    Comunicato Stampa
    Che succede nel Polo Chimico?
    Fiorentini (Ecologisti): non c’è bisogno di attendere l’aggiornamento dell’accordo di programma, il Comune dia seguito ai suoi impegni sulla partecipazione dei cittadini.

    Le recenti accensioni delle torce di emergenza del Polo Chimico hanno riportato all’attenzione dell’opinione pubblica il tema dell’informazione su quel che succede dentro le porte del Petrolchimico di Ferrara.

    Leonardo Fiorentini, consigliere ecologista della Circoscrizione 1, ha ripresentato (aggiornandolo) il testo di un’interpellanza sulla partecipazione dei cittadini alla gestione dell’Accordo di Programma del Petrolchimico: il consigliere oltre a chiedere “cosa è a conoscenza dell’Amministrazione comunale rispetto alle recenti e reiterate accensioni delle torce di emergenza” pone al centro dell’attenzione il problema della partecipazione e dell’informazione dei cittadini rispetto alle attività industriali che risiedono nell’area.

    Per Fiorentini “non serve un aggiornamento dell’Accordo di Programma per attivare forme di partecipazione e informazione dei cittadini: gli impegni sono già contenuti nel testo in vigore, sono le Amministrazioni locali che hanno fatto poco o nulla per attivare percorsi che pure erano già stati annunciati, anche nella forma, in sede di consultazione pubblica precedente alla stipula dell’Accordo”.

    “Prima ancora di pensare alle app per gli iphone – dichiara il consigliere ecologista – bisognerebbe capire perchè sino ad oggi non si è dato seguito all’impegno preso allora, e colmare in fretta il ritardo accumulato. Creare un luogo dove i cittadini possano interloquire direttamente con le aziende significa andare oltre la semplice informazione sulle emergenze (peraltro oggi carente): significherebbe permettere finalmente alla città di conoscere e capire cosa succede all’interno del Polo Chimico.”

    “L’obiettivo – conclude Fiorentini – deve essere quello di impedire quell'”effetto rimozione” che prende possesso di tutta la città sino al successivo incidente, lieve o grave che sia, dando una reale trasparenza alla gestione dell’Accordo di Programma”.

    L’ufficio Stampa

    Vai al testo dell’interpellanza presentata: petrolchimico2.pdf.

  • Interpellanza sul censimento “Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i territori”.

    Ferrara, 1 marzo 2012

    A Girolamo Calò
    Presidente della Circoscrizione 1
    Comune di Ferrara

    E pc
    A Roberta Fusari
    Assessora all’Urbanistica
    Comune di Ferrara

    Oggetto: interpellanza sul censimento “Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i territori”.

    Con la presente sono ad inoltrare la seguente interpellanza:

    premesso
    – che presso gli uffici del Comune di Ferrara è in via di definizione la proposta di Piano Operativo Comunale;
    – che il 27 febbraio è partita la campagna di censimento nazionale del Forum “Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i territori” per mettere in luce quante abitazioni e quanti edifici produttivi siano già costruiti ma non utilizzati, vuoti, sfitti sul territorio italiano;
    – che tale campagna, indirizzata a tutti i Comuni italiani, ha l’obiettivo di ridurre il consumo di territorio attraverso un’oculata gestione dello stesso;

    Rilevato
    che già in sede di documento programmatico del POC fu fatta una stima degli edifici vuoti, non utilizzati o abbandonati, e che tale stima superava abbondantemente le necessità di nuove costruzioni derivanti dai fenomeni socio-demografici previsti.

    Ritenuto
    – che un’attenta pianificazione territoriale deve prevedere un’oculata gestione del territorio intesa come Bene Comune da tutelare per l’interesse generale;
    – che un’amministrazione lungimirante e consapevole deve poter governare il proprio Comune svincolata da interessi particolari e da pressioni speculative di singoli;
    – che un’accorta amministrazione deve rispondere alle esigenze dei suoi cittadini garantendo loro il benvivere e la sicurezza;

    Visto
    – che, sempre di più, fenomeni naturali di grandi intensità si manifestano nel territorio italiano con conseguenze devastanti sia fisiche, materiali e psicologiche dei cittadini;
    – che, spesso, nuove costruzioni non vengono occupate né per lavoro, né per residenze, con la conseguenza di nuovi volumi che occupano inutilmente spazi;
    – che molti edifici sono completamente abbandonati e fatiscenti;
    – che da vari decenni la politica urbanistica adottata dalle diverse amministrazioni ha comportato un’eccessiva “frenesia edificatoria” volta spesso alla realizzazione dell’edificato indipendentemente dalle reali necessità e bisogni della comunità o dalla qualità, o dalla sicurezza idrogeologica, compromettendo il paesaggio, il benvivere e la sicurezza stessa delle persone;
    – che oggi vi è sempre maggior necessità di edilizia sociale pubblica e che molti degli edifici vuoti potrebbero essere destinati a tale scopo;

    Considerato
    – che edifici vuoti sono sinonimo di mancanza di corretta pianificazione;
    – che edifici fatiscenti sono indice di un territorio mal gestito;
    – che è necessario ridurre il consumo di territorio, riqualificare l’esistente, recuperare gli edifici vuoti;
    – che è necessario mettere in sicurezza il territorio;

    Si interpella il Presidente della Circoscrizione e l’Amministrazione comunale per conoscere
    – se sia intenzione dell’Amministrazione comunale di Ferrara rispondere al questionario del Forum;
    – se sia intenzione dell’Amministrazione rivedere, alla luce delle considerazioni qui sopra, le quantità di nuove urbanizzazioni da inserire nel POC privilegiando invece gli interventi di riqualificazione e recupero urbanistico.

    Il Presidente del Gruppo Consiliare
    Leonardo Fiorentini

  • Interpellanza sulle zone di sgambamento cani nel sottomura

    Ferrara, 10 Febbraio 2012

    A Girolamo Calò
    Presidente della Circoscrizione 1
    Comune di Ferrara

    E pc
    A Chiara Sapigni
    Assessora alla Sanità, Servizi alla Persona ed Immigrazione
    Comune di Ferrara

    Oggetto: interpellanza sulle zone di sgambamento cani nel sottomura.

    Con la presente sono ad inoltrare la seguente interpellanza:

    premesso
    che numerosi cittadini in questi giorni si sono lamentati, anche sulla stampa locale, della soppressione dell’area di “sgambamento cani” posta nel sottomura di via Caldirolo, probabilmente a seguito di un’aggressione da parte di un cane nei confronti di una passante avvenuta nelle scorse settimane.

    Rilevato
    che certamente l’area identificata come “area di sgambamento cani” da una ordinanza sindacale di alcuni anni fa, non rispondeva alle severe prescrizioni dettate più recentemente dall’AUSL per tali “strutture”.

    Considerato
    che il sottomura, pur essendo potenzialmente un’area ideale per lo sgambamento dei cani, mal si adatta alle prescrizioni dell’AUSL (come del resto già verificato nella scorsa legislatura) e che tale considerazione vale pressoché per tutte le aree verdi del centro storico.

    Ritenuto
    che una città accogliente come Ferrara non puo’ esimersi dal cercare di trovare, insieme agli enti competenti, una ragionevole soluzione alle naturali necessità anche dei cani “residenti” nel centro storico.

    Si interpella il Presidente della Circoscrizione e l’Amministrazione comunale per conoscere

    –       quali siano le motivazioni ufficiali della revoca dell’area di sgambamento cani citata;

    –       se possa essere nelle intenzioni dell’amministrazione avviare un gruppo di lavoro che coinvolgendo gli enti e i servizi competenti (Azienda AUSL, Soprintendenza ai Beni Culturali e Architettonici, Ufficio Verde etc) insieme alla Circoscrizione e alle associazioni animaliste, possa trovare una soluzione ragionevole e condivisa al problema dello sgambamento cani nel sottomura.

    Il Presidente del Gruppo Consiliare
    Leonardo Fiorentini

    Scarica l’interpellanza in formato pdf: sgambamento_cani.pdf.

  • Interrogazione URGENTE su intervento dell’Acer sulle alberature dell’area verde dei condomini di Via Fiume 1, 5, 7 Corso Piave 6/8 , Corso Isonzo e Via Cassoli.

    Ferrara, 2 agosto 2011

    A Girolamo Calò
    Presidente della Circoscrizione 1
    Comune di Ferrara

    E pc A Aldo Modonesi
    Assessore alle
    Infrastrutture e Verde
    Comune di Ferrara

    Oggetto: interrogazione URGENTE su intervento dell’Acer sulle alberature dell’area verde dei condomini di Via Fiume 1, 5, 7 Corso Piave 6/8 , Corso Isonzo e Via Cassoli.

    Con la presente sono ad inoltrare la seguente interrogazione:

    premesso che
    numerosi cittadini dei condomini di di Via Fiume 1, 5, 7 Corso Piave 6/8 , Corso Isonzo e Via Cassoli hanno segnalato al sottoscritto un intervento di transennatura dell’area verde interna di proprietà dell’ACER al fine di intervenire sulle alberature.

    Rilevato che
    Acer in data 14 giugno 2011 ha comunicato con lettera che si allega l’inizio dei lavori per “pulizia, sfalcio, potatura e messa in sicurezza dell’area Acer in via Fiume 3”

    Considerato che
    I residenti sono preoccupati dell’eventualità che Acer provveda all’abbattimento di alberature, nonché della possibilità di non poter più usufruire di un’area verde nata a servizio dei condomini, per una eventuale destinazione a parcheggio.

    Si interpella il Presidente della Circoscrizione e l’Amministrazione comunale per conoscere
    – se l’intervento di Acer sia a conoscenza dell’Amministrazione, e in caso positivo se sia previsto e autorizzato l’abbattimento di alberature e con quale motivazione;
    – se, come segnalato dai residenti, l’area risulti vincolata (o in corso di vincolo) dal punto di vista monumentale e/o paesaggistico, e in caso positivo se si sia attivata la relativa procedura autorizzatrice;
    – se vi siano agli atti richieste o comunicazioni edilizie al fine di creare nell’area posti auto;

    Vista l’impellenza dell’intervento si richiede risposta urgente.

    Il Presidente del Gruppo Consiliare
    Leonardo Fiorentini

    Scarica l’interrogazione con allegato: area-verde.pdf (formato pdf)

  • Interpellanza sulla “riorganizzazione del Piano Sosta del Comune di Ferrara”

    Ferrara, 3 gennaio 2011

    A Girolamo Calò
    Presidente della Circoscrizione 1
    Comune di Ferrara

    Oggetto: interpellanza sulla “riorganizzazione del Piano Sosta del Comune di Ferrara”.

    Con la presente sono ad inoltrare la seguente interpellanza:

    premesso che

    la Holding Ferrara Servizi ha recentemente annunciato sulla stampa l’intenzione di una riorganizzazione del piano della sosta.”

    Rilevato che
    la gran parte delle aree di sosta interessa il territorio della Circoscrizione 1.

    Considerato che

    in passato sia le due Circoscrizioni Centro e GAD che la Circoscrizione 1 hanno espresso pareri, idee e valutazioni sull’attuale assetto della sosta e approvato proposte per la rimodulazione di spazi, destinazioni e tariffe dei diversi parcheggi a servizio della Città.

    Si interpella il Presidente della Circoscrizione e l’Amministrazione comunale per conoscere

    –       se sia intenzione della presidenza della Circoscrizone dedicare una seduta di commissione e/o consiglio all’incontro con i vertici di Ferrara Tua e l’Assessore competente per conoscerne le intenzioni ed esprimere come Circoscrizione proposte e contributi utili ad una migliore gestione della sosta in città;

    –       se sia intenzione dell’amministrazione acquisire il parere obbligatorio ma non vincolante della Circoscrizione, come previsto dal Regolamento del decentramento, art. 41, lettera f;

    Si richiede risposta scritta (è sufficiente in formato elettronico).

    Il Presidente del Gruppo Consiliare
    Leonardo Fiorentini

  • Selezione del soggetto privato a cui affidare la realizzazione del progetto fotovoltaico a Ferrara

    Ferrara, 6 ottobre 2010

    A Girolamo Calò
    Presidente della Circoscrizione 1
    Comune di Ferrara

    Oggetto: interpellanza sulla “Selezione del soggetto privato a cui affidare la realizzazione del progetto fotovoltaico a Ferrara”.

    Con la presente sono ad inoltrare la seguente interpellanza:

    premesso che
    il Comune di Ferrara ha recentemente promosso un bando di aggiudicazione per la “Selezione del soggetto privato a cui affidare la realizzazione del progetto fotovoltaico a Ferrara.”

    Rilevato che
    il bando è andato deserto nonostante il posticipo di un mese della scadenza per la presentazione delle offerte, e nonostante scadano a fine 2010 le attuali incentivazioni del Conto Energia (che su decisione del Governo Berlusconi sono state ridotte per i prossimi anni) e si è appreso dalla stampa che si è quindi avviata una contrattazione a trattativa privata con numerose ditte interessate.

    Considerato
    Che già quest’anno l’Amministrazione ha previsto lavori di rifacimento di coperture di stabili comunali, peraltro anche con necessità di bonifica da amianto (tipologia di intervento premiata ulteriormente dal Conto Energia) come quello della Piscina di Via Pastro

    Tenuto conto
    che esistono numerose esperienze in giro per l’Italia di Amministrazioni locali che direttamente o tramite le proprie aziende controllate hanno dato il via a programmi di installazione del fotovoltaico autonomi come ad esempio il progetto “Un Ettaro di Cielo del Comune di Peccioli, un impianto a partecipazione popolare da 1000 KWp finanziato e costruito grazie al contributo di 350 cittadini che hanno sottoscritto il prestito obbligazionario emesso dalla società comunale che ha quindi commissionato la realizzazione dell’impianto.
    Che esistono, anche nella nostra città Gruppi di Acquisto Solidale che potrebbero essere interessati a proporre ai propri iscritti l’investimento in impianti fotovoltaici su edifici messi a disposizione dall’ente pubblico.
    E, ancora, che recentemente è stato presentato il progetto “Provincia Eternit Free” promosso da AzzeroCO2 e Legambiente per aiutare gli enti locali a individuare e sostituire coperture in amianto ancora presenti in edifici pubblici e privati del nostro paese.

    Si interpella il Presidente della Circoscrizione e l’Amministrazione comunale per conoscere
    – le motivazioni, se conosciute, che hanno disincentivato la presentazione delle domande di partecipazione al bando di gara;
    – quali sia lo stato delle trattative in corso con ditte private;
    – se vi sia nell’intenzione dell’amministrazione, di vagliare altre ipotesi di sfruttamento fotovoltaico delle falde di immobili comunali, sia accollandosi direttamente l’onere, che con la partecipazione diretta e indiretta dei cittadini (prestito obbligazionario e coinvolgimento di gruppi d’acquisto di cittadini).

    Si richiede risposta scritta.

    Il Presidente del Gruppo Consiliare
    Leonardo Fiorentini

    Scarica l’interpellanza in formato pdf: fotovoltaico.pdf.

    Scarica la risposta in formato pdf: risposta_fotovoltaico.pdf.

  • Lavaggio strade: ecco l’sms antimulta

    A Bologna Hera ha lanciato un’interessante iniziativa:

    Riprende la pulizia notturna delle strade del centro storico affidata ai mezzi di Hera. Gli automobilisti che risiedono nelle strade centrali o che si spostano di notte dovranno tornare a fare attenzione ai cartelli che indicano, via per via, la notte in cui si effettua la pulizia (dal lunedì al giovedì notte, fra mezzanotte e trenta e le sei del mattino), pena la rimozione delle automobili parcheggiate. Solo i veicoli muniti di apposito contrassegno appartenenti ai disabili non saranno rimossi.

    Per evitare di confondersi o dimenticarsi è possibile iscriversi al servizio gratuito di sms di Hera: indicando fino a un massimo di cinque strade in cui di solito si parcheggia, si verrà avvisati con un sms sul telefoninourna. L’avviso può essere ricevuto anche via mail. E’ sufficiente collegarsi a www.gruppohera.it/bologna e poi cliccare sullo spazio “sms alert”.

    Ecco la pagina di Hera Bologna dedicata all’iniziativa.

    Perchè non replicarla a Ferrara?

  • Interpellanza sull’abbattimento programmato di alberi nel Comune di Ferrara

    Ferrara, 10 agosto 2010

    A Girolamo Calò
    Presidente della Circoscrizione 1
    Comune di Ferrara

    Oggetto: interpellanza sull’abbattimento programmato di alberi nel Comune di Ferrara.

    Con la presente sono ad inoltrare la seguente interpellanza:

    premesso che

    un comunicato pubblicato sul sito internet dell’Ufficio Stampa del Comune di Ferrara “Cronaca Comune” ha informato la cittadinanza che da “lunedì 9 agosto, sono in programma circa duecento abbattimenti di alberi nel territorio del Comune di Ferrara. Le essenze da abbattere sono state individuate congiuntamente tra i tecnici dell’Ufficio Verde del Comune di Ferrara e gli operatori Amsfec Spa, che attraverso il Contratto di Servizio gestisce la manutenzione del verde pubblico. Si tratta di esemplari secchi, pericolosi perché affetti da patologie funginee ed esemplari le cui indagini di stabilità hanno evidenziato la necessità di abbattimento per motivi di sicurezza”.

    Rilevato che
    nulla si dice nel comunicato dell’eventuale volontà di sostituzione programmata delle piante abbattute.

    Considerata
    La fondamentale importanza delle alberature collocate in città per la qualità urbana dell’abitato, non solo per ovvie ragioni di rispetto della vita vegetale e di tutela ambientale, ma anche e per tutela storica e paesaggistica dei luoghi (si pensi alle alberature di Corso Ercole d’Este o della cinta muraria) ed ancora perché durante la loro vita generano affettività da parte della cittadinanza (si pensi ai cedri di Parco Massari, ma anche all’albero del parchetto dietro casa) .

    Si interpella il Presidente della Circoscrizione per conoscere

    –       l’ubicazione dei singoli abbattimenti

    –       se vi sia nell’intenzione dell’amministrazione, a seguito della programmazione dell’abbattimento, di finanziare entro l’anno anche una programmazione della sostituzione delle piante.

    –       Se vi sia nell’intenzione dell’amministrazione avviare una programmazione a più lungo termine che permetta laddove possibile di anticipare l’abbattimento di piante malate o a fine ciclo vitale con la piantumazione preventiva di alberature in loco.

    Si richiede risposta scritta.

    Il Presidente del Gruppo Consiliare
    Leonardo Fiorentini

    Scarica l’interpellanza in formato pdf: alberi.pdf.

    Scarica la risposta, in formato pdf: scansione28122010_00008.pdf.

  • Interpellanza per un intervento del Sindaco presso l’ANCI per la proroga delle detrazioni del 55%

    Ferrara, 3 giugno 2010

    A Girolamo Calò
    Presidente della Circoscrizione 1
    Comune di Ferrara

    E pc
    Tiziano Tagliani
    Sindaco di Ferrara

    Oggetto: interpellanza per un intervento del Sindaco presso l’ANCI per la proroga delle detrazioni del 55%.

    Con la presente sono ad inoltrare la seguente interpellanza:

    premesso che

    le detrazioni irpef del 55% per interventi di qualificazione energetica sul patrimonio edilizio sono in scadenza nell’anno 2010.

    Rilevato che
    Il Governo non pare avere alcuna intenzione di prorogare il provvedimento, come dimostrato dai numerosi tentativi in questi anni di far saltare l’agevolazione, dalle modifiche volte a renderne più difficile la fruizione da parte dei cittadini, e come rilevato anche nella proposta di manovra economica recentemente licenziata dall’esecutivo.

    Ritenendo assolutamente insufficiente

    nell’entità dello stanziamento e nei criteri di fruizione, il sistema di incentivazione all’acquisto di nuove case ad alta efficienza energetica recentemente varato dal Governo con il “Decreto incentivi”.

    Ritenendo altresì indispensabile

    Sia per raggiungere l’obiettivo di contenimento delle emissioni di CO2 in atmosfera, così come previsto dagli accordi internazionali, che per migliorare la qualità dell’aria nelle nostre città il contenimento del fabbisogno energetico nelle abitazioni.

    Valutando molto positivamente

    l’effetto volano di tali agevolazioni sia per i cittadini – che oltre ad ottenere un risparmio su interventi spesso molto onerosi migliorano il comfort abitativo nelle loro case e diminuiscono i consumi – sia per i settori legati all’edilizia che in questi anni hanno saputo sviluppare conoscenze e tecnologie legate al miglioramento dell’efficienza energetica del patrimonio edilizio esistente e di nuova concezione e costruzione.

    Considerato che

    FederlegnoArredo, Centro di Informazione sul Pvc e Uncsaal, facendo proprio il documento dell’ANCI (Associazione Nazionali Comuni Italiani) “I Sindaci contro le polveri sottili” presentato in occasione del blocco del traffico privato in tutta la pianura padana dello scorso 28 febbraio a cui anche Ferrara ha aderito hanno sottolineato in una lettera aperta l’importanza di mantenere oltre il 2010 le detrazioni del 55% per gli interventi di riqualificazione ed efficientamento energetico degli edifici, ed invitato gli Enti Locali a promuovere forme di pressione sul Governo al fine del rinnovo della misura fiscale.

    Si interpella l’amministrazione ed il Sindaco per chiedere

    se sia già intervenuta o se intenda intervenire presso l’Anci affinchè, facendo seguito agli impegni presi in febbraio, ponga sul tavolo della Conferenza Stato-città ed autonomie locali anche la questione del rinnovo delle agevolazioni fiscali per il risparmio energetico.

    Si allega il testo della lettera di FederlegnoArredo, Centro di Informazione sul Pvc e Uncsaal. Si richiede risposta scritta.

    Il Presidente del Gruppo Consiliare
    Leonardo Fiorentini

  • Interrogazione sulla partecipazione della cittadinanza alla gestione dell’Accordo di Programma sul Polo industriale e tecnologico di Ferrara.

    A Girolamo Calò
    Presidente della Circoscrizione 1
    Comune di Ferrara

    E pc Rossella Zadro
    Assessore all’Ambiente
    Comune di Ferrara

    Oggetto: interrogazione sulla partecipazione della cittadinanza alla gestione dell’Accordo di Programma sul Polo industriale e tecnologico di Ferrara.

    Con la presente sono ad inoltrare la seguente interrogazione:

    premesso che

    • il documento denominato “Rinnovo ed estensione dell’Accordo di Programma sul Polo industriale e tecnologico di Ferrara” è stato sottoscritto presso il Ministero per lo Sviluppo Economico il 9 dicembre 2008;
    • l’Accordo, all’art. 5, punto 5.1, indica come obiettivo fondamentale,  “Costruire e mantenere nel Polo Chimico di Ferrara condizioni ottimali di coesistenza  tra tutela dell’ambiente e sviluppo nel settore chimico, che consentano un miglioramento dell’impatto ambientale a fronte di un rafforzamento degli impianti produttivi e dei servizi;”
    • l’Accordo all’art. 10, ultimo capoverso, recita: “I firmatari assumono l’impegno per l’istituzione di forme di consultazione tra le parti e la cittadinanza locale con funzione di monitoraggio e scambio di informazioni sugli indicatori ambientali avendo a riferimento quanto previsto nell’ambito del Sistema di Gestione Ambientale di Ambito Produttivo Omogeneo. Allo scopo si realizzeranno opportune modalità di comunicazione ed interazione tra le parti interessate, che avranno frequenza e continuità operative adeguate.”
    • il Comitato Promotore per l’introduzione di un Sistema di Gestione Ambientale di Ambito Produttivo Omogeneo nel Petrolchimico di Ferrara ha ottenuto l’Attestato EMAS al termine della prima fase del progetto;
    • è stata costituita ECEF, l’associazione delle imprese insediate, candidata ad ottenere la registrazione EMAS, insieme alle aziende stesse;
    • nella consultazione pubblica che ha preceduto la firma dell’Accordo di Programma per esemplificare la forma “di consultazione tra le parti e la cittadinanza locale” si è fatto esplicito riferimento all’esperienza del RAB (Consiglio Consultivo della Comunità Locale), costituito allo scopo di rendere trasparente l’attività relativa all’ampliamento e alla gestione dell’inceneritore di Via Diana.

    Valutando positivamente
    l’azione svolta dal RAB in questi anni e considerando il ruolo fondamentale svolto al suo interno dalla Circoscrizione.

    Ritenendo indispensabile

    mettere a disposizione al più presto dei cittadini lo strumento necessario per verificare il rispetto dell’impegno alla riduzione dell’impatto ambientale, contenuto nell’art. 5 del citato Accordo di Programma.

    Considerato

    che l’area più direttamente interessata dall’impatto delle attività insediate nel Petrolchimico comprende anche il quartiere del Doro, compreso in questa Circoscrizione.

    Si interroga l’amministrazione per sapere

    – cosa sia stato fatto dai firmatari dell’Accordo per rispettare l’impegno contenuto nell’art. 10 sopra citato ed in particolare quali passi siano stati compiuti in tale direzione da parte del Comune di Ferrara,

    – come intendano l’Amministrazione comunale ed il Presidente circoscrizionale coinvolgere il Consiglio e la Commissione competente affinché possano dare il loro contributo alla definizione delle “opportune modalità di comunicazione ed interazione tra le parti interessate” previste nell’Accordo.

    Si richiede risposta scritta.

    Il Presidente del Gruppo Consiliare
    Leonardo Fiorentini

    Scarica l’interpellanza in formato pdf: petrolchimico.pdf.

  • 28 febbraio. Blocco del traffico nell’area Padana, Ferrara aderisce?

    Ho presentato oggi un’interrogazione in merito allo stato della qualità dell’aria e alla posizione del Comune di Ferrara nei confronti della proposta dei Sindaci di Milano e Torino di un blocco del traffico in tutta l’area padana il prossimo 28 febbraio.

    Si tratta infatti di una presa di coscienza importante del problema della qualità dell’aria in tutta l’area padana e di come le soluzioni non possano che essere prese collettivamente ed in modo coordinato. E’ stato necessario che i consiglieri comunali d’opposizione occupassero, mascherine al naso, la sala consiliare di Palazzo Marino, ma finalmente anche il Centro Destra milanese e il sindaco Moratti hanno capito come nascondere la testa nella sabbia non serva a nessuno e soprattutto non serva ai cittadini che respirano ogni giorno l’aria inquinata.

    Proprio “in previsione dell’incontro con gli amministratori dei comuni della Pianura Padana di venerdì prossimo a Milano (in cui saranno discusse anche proposte per individuare un programma di interventi strutturali per combattere l’inquinamento atmosferico in tutta la Pianura Padana), rilevato come “lo stato della qualità dell’aria nell’area padana in questo inizio d’anno risulti essere particolarmente preoccupante” e che in particolare a Ferrara “risultano essere 24 le giornate di sforamento rilevate nella centralina di Corso Isonzo” dall’inizio dell’anno, chiedo se vi sia intenzione di da parte dell’amministrazione di aderire alla proposta del blocco del traffico il 28 febbraio.

    Il testo che ho presentato continua chiedendo “se i dati dei primi mesi del 2010 siano o meno in controtendenza rispetto al progressivo miglioramento della qualità dell’aria registrato negli ultimi anni” e “se oltre alla chiusura di domenica 21 in occasione della Maratona vi sia intenzione di replicare ulteriormente le Domeniche senz’auto, iniziative che hanno sempre avuto un buon riscontro da parte della cittadinanza”. In conclusione domando all’amministrazione quali “interventi strutturali abbia intenzione di attuare l’amministrazione al fine del miglioramento della qualità dell’aria”.

    Scarica l’interrogazione in formato pdf: domenichesenzauto.pdf

  • Interrogazione sulla vetrofania per il parcheggio negli stalli riservati a residenti.

    Ferrara, 16 dicembre 2009

    A Girolamo Calò
    Presidente della Circoscrizione 1
    Comune di Ferrara

    E pc           Aldo Modonesi
    Assessore alla Mobilità
    Comune di Ferrara

    Oggetto: interrogazione sulla vetrofania per il parcheggio negli stalli riservati a residenti.

    Con la presente, cogliendo l’occasione della riconsegna del “vetrofania per la sosta residenti” a causa del mio recente cambio di residenza sono ad inoltrare la seguente interrogazione.

    Premesso

    che la vigente regolamentazione delle aree a Traffico Limitato e delle aree con sosta a pagamento prevede che i cittadini residenti nelle ZTL o nelle aree di confine delle stesse, o cmq nelle vie in cui la sosta risulta essere a pagamento (escluse le cosiddette “zone rosse”), abbiano il diritto ad usufruire di una vetrofania per il parcheggio gratuito negli stalli blu a pagamento laddove consentito, e negli stalli bianchi appositamente riservati a residenti.

    Tenuto conto

    che l’ultima emissione delle vetrofanie risulta al sottoscritto essere stata realizzata nel 2005.

    Si interroga questa amministrazione al fine di conoscere:

    – quanti siano le vetrofanie attualmente in circolazione, possibilmente divise per settore;

    – quanti siano i cittadini che non avendone più diritto (a causa ad esempio di un cambio di residenza), hanno riconsegnato la vetrofania;

    – se l’amministrazione abbia intenzione di provvedere al loro rinnovo in tempi brevi, in modo da permettere anche agli uffici una verifica puntuale della sussistenza delle condizioni per usufruire della sosta riservata.

    Si richiede risposta scritta.

    Il Presidente del Gruppo Consiliare

    Leonardo Fiorentini

    Si allega vetrofania per sosta residenti settore 1 intestata all’auto tg BW305LS.

    Scarica l’interpellanza in formato pdf: bollino.pdf.

  • Trovate le differenze

    A volte, anche solo giocherellando fra capigruppo per redigere un regolamento per il funzionamento delle commissioni circoscrizionali, le differenze saltano agli occhi. In particolare quelle fra il regolamento del Decentramento, recentemente rinnovato a seguito della diminuzione per legge delle Cirocscrizioni e quello di funzionamento del Consiglio comunale.

    Così ho protocollato ieri questa interpellanza (qui l’interpellanza in formato pdf) giusto per “curiosità”:

    Premesso
    – che il vigente regolamento del Decentramento prevede al nono comma dell’articolo 29 (Istituzione, composizione e finalità delle Commissioni permanenti)
    “I Presidenti dei Gruppi Consiliari possono partecipare, senza gettone di presenza, anche alle Commissioni di cui non sono componenti, con diritto di parola, ma senza diritto di voto.”
    – che il vigente regolamento del Consiglio comunale prevede invece al secondo comma dell’art. 40 (Partecipazione ai lavori della Commissione)
    Possono altresì partecipare alle sedute delle Commissioni i Presidenti dei Gruppi consiliari senza diritto di voto, ma con il riconoscimento del gettone di presenza.

    Tenuto conto
    delle garanzie di rappresentanza dei singoli gruppi in commissione garantite dal regolamento del consiglio comunale, a differenza di quello del decentramento, e che risultano differenti sia la periodicità di convocazione delle riunioni che l’entità del gettone.

    Tenuto conto altresì
    che il vigente regolamento del Decentramento è stato approvato con il parere favorevole di tutte le circoscrizioni e che non risultavano, almeno al sottoscritto, emendamenti proposti sull’articolo citato in premessa.

    Si interroga questa amministrazione al fine di conoscere:
    – se vi sia una qualche motivazione alla base di questa “curiosa” differenza di trattamento;
    – se l’amministrazione, onde contribuire direttamente alla riduzione dei costi della politica, abbia intenzione di adeguare le previsioni del regolamento del consiglio comunale al più recente regolamento del Decentramento;

    Nei giorni in cui il governo sta decidendo, fra le altre scempiaggini, l’eliminazione di quello che io credo sia uno dei luoghi fondamentali della partecipazione e della democrazia nelle nostre città, ovvero il decentramento amministrativo, credo che sia anche questo un classico esempio di come sia facile, anche a livello locale, giocare a scaricabarile sui costi della politica…

    Non so se avrò mai risposta dal Comune di Ferrara. Certo che invece dal governo federal-leghista tutto ci si aspetterebbe fuorchè un taglio così netto alla sussidiarietà.

    Ma siamo in italia, il paese in cui l’ipocrisia è dietro l’angolo.

  • Raccolta differenziata: cambio di rotta della Provincia e del Comune di Ferrara?

    Hanno stupito molto le dichiarazioni dell’Assessore provinciale Bellini, durante un Forum organizzato da un quotidiano locale, riguardanti la difficoltà di “mantenere le promesse”, ovvero gli obiettivi previsti da Piano Aria e Piano Rifiuti della Provincia. Lo stupore deriva sia dal fatto che si dimentica (o si vuole ignorare) che tali obiettivi non sono altro che la traduzione nella pianificazione locale di provvedimenti legislativi o accordi sovranazionali e che i Piani stessi indicano modalità ed azioni utili a raggiungerli, ma soprattutto dal fatto che essi sono obiettivi posti dal precedente Consiglio Provinciale non certo per vezzo o sbadataggine, bensì per migliorare la salute del nostro ambiente e di chi lo vive.

    Purtroppo si tratta di un’operazione, quella di dichiarare impossibili obiettivi che mettono in primo piano la sostenibilità ambientale e la salute dei cittadini (ed in secondo gli interessi economici), che pare andare di gran voga di questi tempi – tempi in cui l’ecologismo politico è stato messo in un angolo dal vociare inconcludente del nostro paese – ed in modo assolutamente bipartisan. Tanto che Filippo Bernocchi, delegato ANCI alle Politiche ambientali, nonché Assessore ai rapporti istituzionali e alle grandi opere del PDL a Prato, Avvocato e membro fisso delle Commissioni VIA dei Governi Berlusconi, nelle settimane scorse ha potuto tranquillamente dire rappresentando i Comuni italiani che per quanto riguarda la differenziata “l’obbligo di legge che ci impone di arrivare al 65% non è sostenibile nè utile”.

    Per questo ho presentato un’interpellanza presso il consiglio circoscrizionale 1 chiedendo in primo luogo all’Assessore all’Ambiente del nostro Comune se condivida o meno le dichiarazioni dell’Assessore provinciale e del delegato Anci. Ma non solo. Al di là dell’interesse di conoscere quali siano i dati delle sperimentazioni avviate negli anni scorsi, anche su stimolo delle circoscrizioni (raccolta del vetro tramite i bidoncini nel centro medioevale, la raccolta porta a porta della carta nell’entromur, la concessione gratuita delle compostiere ai cittadini e alle scuole) e quali siano i dati di raccolta della nuova stazione ecologica (ed i tempi per la realizzazione delle nuove) credo che sia di interesse comune conoscere quali strade si intendono percorrere per raggiungere l’obiettivo di progressivo aumento della raccolta differenziata e diminuzione della produzione dei rifiuti che mi auguro sia ancora condiviso.

    In particolare riterrei utile continuare nella realizzazione di un sistema di raccolta integrato e misto, che preveda l’estensione del porta a porta nei quartieri la cui struttura edilizia e urbanistica lo permetta, la sistematizzazione della raccolta differenziata a livello condominiale, l’estensione delle raccolte puntuali (bidoncini, cassonetti interrati) nel centro storico, la sperimentazione di “compostiere sociali” da affidare ad esempio alla cura dei Comitati di gestione degli orti, ai Centri Sociali, ai condomini o a gruppi di cittadini. Senza poi dimenticare le azioni già avviate per la riduzione dei rifiuti, come il progetto finanziato dalla Regione Emilia Romagna di realizzazione di un centro del riuso e del recupero presso i locali dell’ex Macello di Ferrara (di cui si chiedono i tempi di realizzazione) e quali altre azioni siano state previste volte alla riduzione dei rifiuti alla fonte.

    Leonardo Fiorentini
    Presidente Gruppo Verdi per la Pace Circoscrizione 1

    Scarica il testo dell’interpellanza in formato pdf: piano_rifiuti

    Scarica l’articolo in formato pdf del Forum de La Nuova Ferrara: forum_nuova

  • Il regolamento edilizio si semplifica. Aiutiamo i cittadini?

    Questo è il testo di un’interpellanza a 6 mani (insieme a Vito Guzzinati Presidente del Gruppo PD in Circoscrizione 1 e a Tommaso Cristofori, consigliere comunale del PD) sulle modifiche al regolamento edilizio comunale e sulla proposta di uno sportello del Servizio Edilizia dedicato ai privati cittadini e di un abaco per gli interventi in centro storico.

    Al Presidente del Consiglio Comunale di Ferrara
    Francesco Colaiacovo
    Al Presidente della Circoscrizione 1
    Girolamo Calò

    Oggetto: interpellanza sulle modifiche al Regolamento edilizio e per la proposta di istituire uno “sportello di aiuto e consulenza edilizia attività libera” per il cittadino

    Con la presente i sottoscritti sono ad inoltrare la seguente interpellanza:
    Premesso
    – che le modifiche al Regolamento edilizio approvate sul finire dello scorso mandato amministrativo andranno a regime il prossimo 1 ottobre;
    – che tali modifiche prevedono, fra le altre cose, il passaggio al regime di “Manutenzione Ordinaria” di numerose tipologie di intervento che prima erano soggette all’acquisizione di un titolo edilizio.

    Evidenziato che
    – interventi molto frequenti come quelli che riguardano in particolare l’involucro dell’edificio come: sui manti di copertura, impermeabilizzazioni, grondaie, pluviali, canne fumarie interne, canne di aspirazione, di aerazione, camini, gli intonaci e rivestimenti, le tinteggiature, l’installazione di infissi, inferriate, vetrine, tende parasole, i soppalchi, la demolizione e/o la traslazione di tramezzi, l’apertura o il tamponamento di porte interne, la realizzazione di griglie per adeguamento alle norme di sicurezza o igienico sanitarie per la ventilazione, ed inoltre le opere di arredo dei giardini come casette in legno, serre, gazebo e pergolati, tettoie dotate di copertura leggera o
    trasparente.

    Considerato
    – molti di questi interventi, pur non dovendo essere sottoposti ad una procedura per un titolo edilizio, per vincoli regolamentari (come ad esempio quelle che rimangono in vigore per la tutela del Centro Storico) o per rispetto della particolare delicatezza del contesto urbano del perimetro Unesco, rappresentano un potenziale problema sia per la loro aderenza alle norme di tutela potendo mutare l’aspetto complessivo del paesaggio cittadino (si pensi solamente ai colori o ai materiali delle tinteggiature nel Centro od alla installazione apparati impiantistici come condizionatori o parabole), sia per problemi di sicurezza (si pensi solo ai problemi statici di un errato intervento su una tramezza);
    – che il singolo cittadino, pur potendo in teoria agire in completa autonomia senza ricorrere a tecnici abilitati, ha poca familiarità con tali normative e tali verifiche tecniche;
    – che resta comunque doveroso per l’Amministrazione rendere più facile dal punto di vista burocratico e meno oneroso per il cittadino eseguire interventi sui propri immobili, che se eseguiti in armonia con il contesto in cui si trovano contribuiscono in modo determinante al miglioramento della qualità edilizia anche nel centro storico ed in tutta la città.

    Considerato inoltre
    – la circoscrizione Centro Cittadino ha proposto l’istituzione di uno sportello comunale di consulenza e informazione rispetto alle soluzioni da attuare, nel corso dell’esame delle linee guida del nuovo Regolamento Urbanistico Edilizio, del quale le modifiche all’attuale Regolamento
    Edilizio sono un’anticipazione, “per garantire il giusto controllo, e nello stesso tempo aiutare i cittadini nelle attività libere in particolare nel Centro Storico (piccoli impianti, manutenzioni ordinarie, etc)”.

    Si interpella questa amministrazione al fine di conoscere:
    – se sia intenzione di questa Amministrazione avviare un processo interno per istituire uno sportello dedicato ai privati cittadini, che possa venire incontro alle richieste di informazione e fornire loro consigli tecnici ed indicazioni sulla normativa. Tale attività peraltro, sebbene debba essere sotto la responsabilità dello Sportello Unico Edilizia, potrebbe essere avviata anche in collaborazione con l’Università di Architettura e con ERGO, nell’ambito dei progetti di stage formativo rivolto ai laureandi e ai neolaureati del nostro Ateneo. Tale sportello potrebbe inoltre collaborare a stretto contatto con le Circoscrizioni, prima interfaccia del Comuni con i cittadini;
    – se sia inoltre intenzione di questa Amministrazione redigere un abaco, collegato al nuovo Regolamento Urbanistico Edilizio, che contenga proposte di soluzioni (ad esempio colori, tipologia di infissi, tipologia di arredi) ammesse nelle aree tutelate dalle norme sul Centro Storico al fine di facilitare ai cittadini la scelta del tipo di intervento.
    – se sia infine intenzione dell’Amministrazione coinvolgere i Professionisti del settore al fine di favorire l’attività di consulenza tecnica gratuita (sulla falsariga dell’esperienza del “Notaio Amico”) da parte degli iscritti all’Albo dei Geometri, Architetti ed Ingegneri per i piccoli interventi di cui sopra, in particolare per quelli legati alla statica degli edifici.

    Ferrara, 4 settembre 2009

  • Quanto conta realmente il Comune di Ferrara in Hera? Vediamo le carte!

    Ho presentato oggi un’interrogazione sull’avvio delle procedura di chiusura del Laboratorio Analisi Acqua di Pontelagoscuro ed il trasferimento delle funzioni di controllo dell’acqua potabile presso il Centro Hera di Sasso Marconi annunciata da Hera in queste settimane.

    Nel documento ricordo come “l’Amministrazione comunale di Ferrara ha aderito da molti anni al Manifesto dell’Acqua, una delle iniziative del Comitato Internazionale per un contratto mondiale per l’acqua” e che più volte la precedente amministrazione, in sede di Consiglio e Giunta si era espressa fermamente contraria al trasferimento delle funzioni di controllo dell’acqua potabile cittadina a Sasso Marconi; anzi, solo pochi mesi fa, il “Consiglio comunale aveva auspicato che la comunità locale in futuro potesse riprendere la gestione diretta del ciclo idrico integrato, una scelta compiuta di recente, ad esempio, dal Comune di Parigi”.

    La scelta di Hera “pare unicamente volta a garantire un risparmio di costi interni all’azienda e non a garantire la sicurezza del servizio idrico affidatole dal Comune di Ferrara” e nello stesso tempo “pone interrogativi rispetto alla reale tutela del diritto dei cittadini ferraresi di avere controlli certi sulla qualità dell’acqua che prelevata dal Po e resa potabile, arriva nelle loro case e pone dubbi sulla capacità reale di interventi rapidi in caso di emergenza”. Per questo chiedo di essere informato su “quali siano nel dettaglio le procedure e i tempi di controllo e verifica della potabilità dell’acqua dopo la chiusura del laboratorio”.

    Ma c’è un altro aspetto molto importante da chiarire. A fronte di pronunciamenti univoci e ripetuti degli organi elettivi e rappresentativi della comunità locale (Sindaco, Giunta, Consiglio), la concessionaria del servizio idrico partecipata dal Comune stesso ha continuato nella sua riorganizzazione interna come se nulla fosse accaduto. Vorrei quindi conoscere “quali siano stati gli atti formali e informali dei rappresentanti del Comune di Ferrara in seno a Consiglio di amministrazione di Hera, Assemblea dei Soci, Consiglio di Hera Sot seguite ai diversi pronunciamenti del Consiglio Comunale al fine di scongiurare la chiusura del laboratorio di Pontelagoscuro”.

    Ho richiesto copia dei documenti prodotti in questi mesi all’interno di Hera dai rappresentanti del Comune: solo così si potrà finalmente avere percezione di quanto conti effettivamente il Comune – con il suo 2,4% di azioni – in Hera, e di quanto chi rappresenta i cittadini, direttamente o indirettamente, possa incidere sulle scelte operative della Società Multiservizi. Questo è un argomento molto dibattuto in città in queste settimane: certamente visti i risultati, la proposta dei Verdi, avanzata in tempi non sospetti (e con ben più elevati valori azionari), di uscire da Hera e reinvestire il ricavato per riprendersi il servizio idrico e diminuire il debito sembra sempre più un’occasione sprecata.

    Allegati: il testo dell’interrogazione (pdf)

  • C’entro in bici? Mica tanto…

    Il Comune congela l’acquisto di nuove biciclette pubbliche. Perchè? Ecco l’interpellanza.

    Oggetto: interpellanza sul “congelamento” del Progetto C’entro in Bici.

    Con la presente sono ad inoltrare la seguente interpellanza:

    Premesso

    – che si è appreso tramite la stampa locale che la Giunta nella seduta del 4 agosto ha “congelato” la delibera riguardante l’acquisto di ulteriori biciclette per il progetto C’entro in bici.

    Evidenziato che

    – Le biciclette pubbliche hanno riscosso un buon successo dell’utenza: secondo l’ultimo monitoraggio disponibile on line sul sito dell’Anno della Bicicletta (riferito all’anno 2007) l’87,6% degli utenti intervistati ha ritenuto che il servizio sia tra l’ottimo ed il discreto e le lamentele si sono concentrate oltre che sulla pesantezza della bicicletta stessa, proprio sul fatto che le biciclette fossero numericamente insufficienti;

    – che al 2007 risultavano oltre 300 utenti del servizio (e quindi potenzialmente oltre 300 autovetture in meno ogni giorno per le strade del Centro Storico)

    – l’allargamento del progetto C’entro in Bici era contenuto tra gli obiettivi più condivisi del Piano urbano della Mobilità approvato dal Comune di Ferrara;

    – Si è appena chiuso l’Anno della Bicicletta promosso dal Comune di Ferrara.

    Considerato

    – che il progetto delle biciclette pubbliche (che il nostro Comune fra i primi in Italia ha promosso) riveste una grande importanza nelle gestione presente e futura della mobilità in Centro Storico, in particolare per quei cittadini non residenti che lo frequentano quotidianamente per lavoro.

    Considerato inoltre

    – che il progetto di allargamento ed acquisto di nuove biciclette pubbliche è stato cofinanziato dalla Provincia di Ferrara con fondi regionali nell’ambito dell’approvazione del “nuovo programma degli interventi di riserva per l’utilizzo delle economie risultanti dalla realizzazione dei progetti del Piano Triennale di Tutela Ambientale” (Deliberazione n. 110 del 22.10.2008 – Prot. Gen. 81509) per 40.000 euro sui 74.950 complessivi (quindi per oltre il 53%)

    – che peraltro tali fondi sono stati così resi indisponibili ad altre iniziative poste in essere dalle amministrazioni locali ferraresi.

    Si interpella questa amministrazione al fine di conoscere:

    – quanti siano gli utenti del servizio alla data odierna e se siano state fatte ulteriori analisi sull’andamento del progetto nell’anno 2008;

    – se la presenza di un cofinanziamento regionale per oltre la metà dell’importo del progetto C’entro in bici non ponga tale investimento tra le priorità dell’amministrazione, e quali siano le effettive intenzioni dell’Amministrazione al fine di garantire un allargamento del servizio delle biciclette pubbliche volto a migliorare la mobilità in Centro Storico;

    – se non sia possibile, tramite una collaborazione anche economica di FerraraTua che gestisce il servizio, reperire ulteriori risorse di cofinanziamento al fine di rendere possibile l’acquisto di nuove biciclette per i fruitori del Centro Storico della città.

    Si richiede risposta scritta.

    Cordiali saluti.