• taser

    Taser a Ferrara. La dichiarazione di voto contrario

    Incomprensibilmente la Giunta ha deciso di portare all’attenzione dell’ultimo consiglio comunale una delibera che definisce il regolamento per l’uso dei Taser da parte del corpo di Polizia Municipale di Ferrara.
    E’ una scelta incomprensibile perchè, come risposto dalla Comandante dei Vigili a mia esplicita richiesta, i bastoni distanziatori in uso alla Polizia Locale di Ferrara sono stati usati “2/3 volte” negli ultimi anni, e MAI è stato usato lo spray al peperoncino. Non si capisce quindi il perchè di questa ipotesi di innalzamento del livello di difesa dei nostri vigili, anche guardando, e tenendo io per primo, alla loro sicurezza e incolumità.
    E’ incomprensibile perchè la sperimentazione non potrà comunque partire prima di molti mesi visto che ad oggi mancano le linee guida e che comunque andrebbero addestrati gli agenti al loro uso. Quindi non se ne capisce la fretta visto che il prossimo consiglio, già ai primi di luglio (3 mesi) avrebbe potuto fare (o non fare) in meno di una settimana questa scelta senza alcuna modifica di fatto dei tempi di attuazione, e con piena legittimazione elettorale.
    E’ incomprensibile perchè, come ricorda spesso Associazione Antigone, l’uso del Taser ha provocato moltissime morti negli USA dove la sua diffusione è molto ampia. Anche la Corte Europea dei Diritti Dell’uomo ed il Comitato ONU per la prevenzione della tortura si sono espressi relativamente alle pericolosità di quest’arma e il rischio di abusi che l’utilizzo può comportare.
    Insomma quasi una “excusatio non petita” preventiva all’arrivo di Salvini in città. Politicamente è un'”accusatio manifesta” della continua rincorsa miope e senza senso del Partito Democratico a una visione della sicurezza che è cara alla destra. E che la destra ha sempre “monetizzato” nelle urne. Perché fra la copia sbiadita ed in ritardo, e l’originale, è facile scegliere. E’ una rincorsa che ha sempre portato, basta ricordare Bologna, a sbattere contro un muro.
    Ma questa discussione non è solo una discussione sul Taser, è una discussione più profonda, sul ruolo della Polizia Municipale all’interno delle città. Io ero e rimango convinto che essa debba mantenere il suo ruolo di polizia civica, che si occupa di garantire il rispetto delle norme di convivenza, dei regolamenti comunali, del codice della strada e delle altre funzioni a loro delegate. L’ordine pubblico spetta ad altri, come spetterebbe ad altri dotarsi di un’unità cinofila. Non ha alcun senso, in assenza di reali problematiche di sicurezza dei nostri agenti durante il loro servizio, pensare a strumenti di difesa che vadano oltre quelli già in dotazione e che sono stati usati rarissimamente in questi anni.
    Ma è evidente che è su questo che siamo in disaccordo.
    Ferrara veniva ricordato prima è uno dei pochi Comuni in italia in cui la Polizia Locale non è armata. Per me è motivo di vanto e orgoglio, nonchè di stima per il lavoro e l’impegno dei nostri Vigili Urbani. Altri, evidentemente, se ne vergognano.

    Ecco perchè ho votato contro, unico nel Consiglio Comunale di Ferrara, il Regolamento sulla sperimentazione del Taser a Ferrara.

  • Morte per overdose, question time

    Al Presidente del Consiglio Comunale di Ferrara

    Oggetto: question time sulle politiche di riduzione del danno e di prevenzione delle morti da overdose.

    Il sottoscritto consigliere comunale

    RICHIAMATA

    l’interpellanza presentata dallo scrivente il 4 ottobre 2017 e la relativa, insufficiente ed evasiva, risposta.

    TENUTO CONTO

    che purtroppo nella nostra città anche negli scorsi giorni è avvenuta una morte per sospetta overdose.

    CONSIDERATO

    che la diffusione nella popolazione delle informazioni e degli strumenti rispetto agli interventi di soccorso in caso di overdose, in particolare da oppiacei, può salvare vite umane.

    INTERROGA URGENTEMENTE L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

    al fine di chiedere nuovamente:

    • quale sia l’attività, di alta e bassa soglia anche tramite unità di strada, messa in campo dal SerD di Ferrara, con quale frequenza e in quali contesti, e se e con quali modalità venga distribuito il naloxone e se questo è disponibile presso tutte le Farmacie Comunali; .

    Ferrara, 29 marzo 2019

                                                                                        Il consigliere comunale
                                                                                       Leonardo Fiorentini (SI)


  • Richiedenti asilo. Il Sindaco deve iscriverli all’anagrafe

    Presentata interpellanza sulla base di una interpretazione del decreto sicurezza che consente l’iscrizione dei richiedenti asilo nelle anagrafi comunali.

    L’iscrizione anagrafica è un diritto soggettivo, non a disposizione di una legge incostituzionale o di una circolare del Ministro degli Interni del momento. Il disegno criminogeno del sedicente decreto “sicurezza” è quello di spingere all’illegalità e alla marginalità i migranti, così da poterli rendere oggetto poi di una campagna elettorale. A partire dall’impossibilità di registrarsi all’anagrafe, sino all’espulsione dai percorsi di tutela umanitaria, Salvini prepara il campo alle sue scorribande mediatiche, incurante della sofferenza inflitta alle persone e dello Stato di Diritto.

    Ma in un parere legale molto argomentato curato dal Prof. Emilio Santoro e pubblicato sul sito de L’Altro Diritto viene data una interpretazione attenta al dettato costituzionale del sedicente decreto sicurezza. Questa sostiene che “i sindaci debbano continuare a fare le iscrizioni anagrafiche dei richiedenti asilo [in quanto] il Decreto Salvini non prevede l’abolizione del diritto dei richiedenti asilo di iscriversi all’anagrafe, ma solo l’abrogazione della procedura semplificata di iscrizione”. Per fortuna è in corso un dibattito a livello nazionale sulla costituzionalità del decreto e sull’applicabilità delle norme da parte dei Comuni. Numerosi Sindaci hanno annunciato di non voler applicare la norma che negherebbe la residenza alle persone richiedenti asilo, anche con l’intenzione di sollevare in sede giurisdizionale l’eccezione di costituzionalità della stessa.

    Ho quindi presentato nei giorni scorsi una interpellanza a Tiziano Tagliani Sindaco per chiedere cosa intende fare l’amministrazione rispetto all’iscrizione all’anagrafe nel nuovo quadro giuridico, anche alla luce del parere legale che ho allegato. Il parere è reperibile qui: http://www.altrodiritto.unifi.it/adirmigranti/parere-decreto-salvini.htm.

  • Interpellanza sull’impianto di riscaldamento dei campi da Tennis di Via Ortigara

    Interpellanza presentata a seguito del guasto dell’impianto di riscaldamento dei campi del Tennis Club Giardino.

    Il sottoscritto consigliere comunale

    PREMESSO

    che nel corso del 2018 il Tennis Club Giardino, gestore dei campi da Tennis di Via Ortigara ha verificato la necessità di completa sostituzione della caldaia che provvedeva al riscaldamento del pallone pressostatico in quanto gravemente ammalorata e pericolosa.

    RICORDATO

    • che i campi da Tennis in via Ortigara sono stati assegnati al Tennis Club Giardino nel corso del 2017, tramite bando pubblico, prevedendo un notevole impegno economico per la ristrutturazione degli spogliatoi, mentre la caldaia veniva definita funzionante e senza necessità di interventi;
    • che per posizione e funzione gli impianti sportivi di Via Ortigara sono molto importanti per mantenere viva socialmente una zona che sappiamo essere oggetto di criticità rispetto alla vivibilità urbana e la sicurezza.

    RILEVATO

    • che la sostituzione della caldaia è competenza dell’amministrazione comunale;
    • che le soluzioni messe in campo dall’amministrazione nelle scorse settimane si sono rivelate assolutamente tardive nei tempi ed insufficienti a garantire il riscaldamento minimo per la struttura che quindi, al momento e sino a data non definita, rimane chiusa.

    CONSIDERATO

    che questo genera non solo un problema organizzativo per il Tennis Club, costretto a trovare altre strutture per poter continuare la propria attività corsistica ed individuale, ma anche economico non potendo ammortizzare gli ingenti costi di ristrutturazione sostenuti per gli spogliatoi.

    INTERPELLA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

    • al fine di chiedere:· che tipo di soluzione si pensa di adottare al fine di rendere funzionale la struttura, con quali costi e con quali tempi;·
    • se siano state messe in campo azioni per agevolare le attività del Tennis Club Giardino presso altre strutture comunali in gestione esterna.

    Ferrara, 28 dicembre 2018

    Il consigliere comunale
    Leonardo Fiorentini (SI)

  • Sulla criminalizzazione delle prostitute e il Regolamento di Polizia Urbana

    Interpellanza di Leonardo Fiorentini sullo stato di applicazione e gli effetti delle recenti modifiche al regolamento di Polizia Urbana.

    Ieri l’allarme lanciato dalle operatrici del Centro Donna Giustizia che in occasione della giornata mondiale contro la violenza alle sex workers che ricorre il 17 dicembre hanno denunciato l’aumento delle richieste di prestazioni sessuali senza uso del preservativo o addirittura forme di violenza “stealthing”, in cui il cliente si sfila o rompe appositamente il condom durante il rapporto, aumento delle forme di aggressione fisica e verbale in strada e delle vessazioni legate a “puttanofobia” o razzismo.

    Oggi ho presentato questa interpellanza, perchè rimango convinto che le modifiche fatte al nostro Regolamento di Polizia Urbana siano parte del problema di “criminalizzazione, stigmatizzazione e discriminazione” che rischia di “impedire l’accesso alla giustizia e ai servizi sociali e sanitari”. Vorrei infatti capire se le misure introdotte localmente siano state applicate e come siano state valutate da chi doveva farlo. Chiedo anche conto delle sanzioni rispetto all’”allarme panni stesi” (sono ironico, ndr) che aveva porta al divieto in centro storico e, più seriamente, rispetto alle multe ai locali che pur rispettando le norme del Regolamento del rumore sono stati sanzionati per i suoni “percepiti” in strada la cui valutazione di disturbo è stata fatta senza alcun sistema di misurazione (a differenza delle autorizzazioni ricevute).

  • Castello Estense

    Par condicio e inaugurazione della mostra “La collezione Cavallini Sgarbi Da Niccolò dell’Arca a Gaetano Previati – Tesori d’arte per Ferrara”

    Il sottoscritto consigliere comunale

    PREMESSO

    che come appare sul sito del Comune di Ferrara “venerdì 2 febbraio 2018 alle 18 nel Castello estense, in largo Castello 1 a Ferrara, la mostra “La collezione Cavallini Sgarbi. Da Niccolò dell’Arca a Gaetano Previati” verrà inaugurata dal ministro ai Beni e alle Attività culturali Dario Franceschini e dal sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani insieme con Elisabetta Sgarbi, Giuseppe Sgarbi e Vittorio Sgarbi con Caterina Cavallini.

    CONSIDERATO

    che la legge n. 28 del 2000 (Disposizioni per la parità di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e referendarie e per la comunicazione politica) all’art. 9, prevede che dalla data di “convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace svolgimento delle proprie funzioni”.

    RILEVATO

    che sia l’On.le Dario Franceschini che l’On.le Vittorio Sgarbi risulterebbero allo scrivente candidati alle prossime elezioni politiche nei collegi comprendenti il Comune di Ferrara.

    TENUTO CONTO

    che il Castello Estense, di proprietà dell’Amministrazione comunale è in gestione al Comune tramite apposita convenzione.

    PUR RITENENDO

    che tale norma di legge, così formulata e interpretata, vada ben oltre le pur condivisibili motivazioni di non interferenza delle pubbliche amministrazioni nelle competizioni elettorali, che hanno portato il legislatore ad approvarla.

    INTERPELLA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

    al fine di chiedere:

    • quale sia l’interpretazione della norma citata che consentirebbe a due candidati alle prossime elezioni politiche di partecipare personalmente ad una conferenza stampa di un’attività promossa in collaborazione con istituzioni pubbliche che si svolgerà in un luogo in gestione all’amministrazione comunale e pubblicizzata dall’Ufficio stampa del Comune;
    • quali siano gli eventuali provvedimenti che verranno posti in essere dall’amministrazione.

    Ferrara, 30 gennaio 2018

    Il consigliere comunale

    Leonardo Fiorentini (SI)

  • Giardino delle Capinere

    Risoluzione sul “Giardino delle Capinere” in occasione dell’approvazione del Bilancio 2018/19/20 del Comune di Ferrara

    Il consiglio comunale di Ferrara, in occasione dell’approvazione del Bilancio 2018/19/20:

    PREMESSO

    che la LIPU, gestrice del centro di recupero della fauna selvatica presso il Giardino delle Capinere, ha messo in luce la crescente difficoltà di continuare l’attività, venuti meno parte dei fondi regionali che transitavano tramite la provincia, arrivando alla decisione di dismettere l’Oasi dell’Isola Bianca per recuperare risorse.

    TENUTO CONTO

    • dell’importante ruolo del centro, punto di riferimento sovracomunale per la salvaguardia della fauna selvatica del nostro territorio;
    • della fondamentale attività di educazione ambientale svolta all’interno del Centro, anche grazie alle crescenti negli anni attività didattiche in collaborazione con le scuole della nostra città.

    TENUTO CONTO INOLTRE

    che questo stesso consiglio comunale ha più volte ribadito la necessità di sostenere con maggiori finanziamenti da parte degli enti pubblici l’attività dell’Oasi delle Capinere

    INVITA LA REGIONE EMILIA ROMAGNA

    a prevedere una rivisitazione della normativa in ambito di centri di recupero della fauna selvatica e di sostegno all’educazione ambientale al fine di valorizzare esperienze che integrano l’attività di salvaguardia della fauna a quella didattica.

    IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

    a recuperare, nell’ambito di una delle prossime variazioni di bilancio, la somma di ulteriori 14.000 euro l’anno, ovvero le risorse necessarie ad una messa in sicurezza delle attività dell’Oasi delle Capinere per i prossimi anni.

    Ferrara, 19 dicembre 2017

    Il consigliere comunale

    Leonardo Fiorentini (SI)

  • Sul trasferimento d’ufficio di pazienti da Cona

    Oggetto: interpellanza sul “dirottamento” di pazienti da Cona alle strutture accreditate.

    Il sottoscritto consigliere comunale

    PREMESSO

    che da notizie di stampa risulterebbe una richiesta dell’ASL all’Azienda Ospedaliera di Cona di “dirottare” per motivi di budget 350 pazienti acuti e lungodegenti dall’Ospedale alle strutture accreditate del territorio, in particolare la Casa di Cura “Quisisana”.

    RILEVATO

    che risulta incomprensibile allo scrivente tale richiesta, oltre che probabilmente quantomeno irrituale, in particolare per le motivazioni addotte che non afferirebbero a cause organizzative o sanitarie, bensì esclusivamente a questioni di budget;

    RILEVATO INOLTRE

    che tale richiesta avrebbe potuto trovare senso e migliori motivazioni – limitando il trasferimento ai pazienti lungodegenti – semmai nell’ipotesi di prevenire momenti di sovraffollamento dell’ospedale, come avvenuto nell’inverno scorso.

    TENUTO CONTO

    che risulta evidente che il diritto alla salute, in particolare per i pazienti in fase acuta, possa essere meglio garantito – laddove i posti letti siano disponibili – in una struttura ospedaliera pubblica di valenza provinciale rispetto ad una clinica privata, pur accreditata.

    CONSIDERATO

    che i cittadini ferraresi hanno il diritto di essere curati nelle migliori condizioni possibili e non considerati degli oggetti trasferibili a seconda delle supposte necessità di bilancio della ASL;

    che senza ulteriori motivazioni, a fronte di posti disponibili nell’Ospedale, il loro trasferimento appare all’interpellante una palese violazione dei diritti individuali, anche alla luce della sentenza della Corte Costituzionale 275/2016[1].

    INTERPELLA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

    al fine di chiedere:

    • quali siano le ragioni di budget addotte, e se si stia parlando del budget dell’Asl, dell’Ospedale di Cona o della Casa di Cura “Quisisana”;
    • se l’amministrazione abbia intenzione di intervenire al fine di garantire la migliore assistenza sanitaria possibile ai cittadini ferraresi.
    • se sia intenzione dell’amministrazione invitare i vertici di ASL e Azienda Ospedaliera a riferire nella competente commissione.

    Ferrara, 23 novembre 2017

    Il consigliere comunale

    Leonardo Fiorentini (SI)

    [1] «è la garanzia dei diritti incomprimibili ad incidere sul bilancio, e non l’equilibrio di questo a condizionarne la doverosa erogazione» Fonte: http://www.cortecostituzionale.it/actionSchedaPronuncia.do?anno=2016&numero=275

  • Giardino delle Capinere

    Question time Giardino delle Capinere LIPU

  • Giardino delle Capinere

    Giardino delle Capinere: a rischio il centro di recupero della fauna selvatica

    Oggetto: question time sul centro di recupero della fauna selvatica presso il Giardino delle Capinere.

    Il sottoscritto consigliere comunale

    PREMESSO

    che la LIPU, gestrice del centro di recupero della fauna selvatica presso il Giardino delle Capinere, ha dichiarato sulla stampa la crescente difficoltà di continuare l’attività, venuti meno parte dei fondi regionali (ex provinciali), e la decisione di dismettere l’Oasi dell’Isola Bianca per recuperare risorse.

    TENUTO CONTO

    • dell’importante ruolo del centro non solo per la salvaguardia della fauna selvatica del nostro territorio, ma anche dal punto di vista didattico per la nostra città.

    INTERROGA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

    al fine di chiedere:

    • quali sia la situazione del finanziamento del Centro;
    • quali siano le iniziative poste in atto dal Comune al fine di sensibilizzare la Regione per assicurare la sopravvivenza del Centro.

    Ferrara, 2 novembre 2017

    Il consigliere comunale

    Leonardo Fiorentini (SI)

  • Siete come i minions (ius soli)

    Sembrate i minions [Sì allo Ius Soli]

    Ringrazio chi ha redatto il testo dell’Ordine del Giorno sullo Ius Soli, che ho firmato convintamente e che mi appresto a votare con ancor più convinzione dopo questo dibattito in aula consigliare.

    A voi dell’opposizione, che oggi avete addirittura manifestato contro questo odg, rispondo semplicemente che mi sembrate i minions, quegli esserini gialli che, incuranti di ciò che gli succede intorno cercano il cattivo (anzi il cattivissimo) e si accodano a lui.

    Una pura manifestazione di cattivismo. Non ve ne rendete conto, ma siete cattivi proprio con i cittadini ferraresi: più ferraresi di me probabilmente. E di molti consiglieri presenti in questa sala. Stiamo parlando infatti di bambini e bambine, ragazzi e ragazze che frequentano le nostre scuole, parlano dialetto ferrarese e tifano spal.

    Oggi avete manifestato per non garantire loro i diritti elementari di reale cittadinanza.

    Sono nostri concittadini che a 18 anni scoprono improvvisamente di non essere italiani. Quello che prima soprattutto le norme internazionali sui minorenni gli avevano garantito, improvvisamente non esiste più. Già prima magari succede che non possano giocare a basket con gli amici, ma poi permesso di soggiorno, studio, lavoro, persino la gita scolastica con la propria classe prima della maturità possono diventare un problema insormontabile.

    lo ius soli è una semplice conquista civiltà.

    Poi è vero che abbiamo riferimenti diversi per il concetto di civiltà: voi guardate al medioevo, coltivate la paura, vi piacciono le guerre di religione mentre la scienza, diciamolo, vi fa un po’ schifo. Non a caso avete Trump come riferimento, e il vostro attuale leader più cattivo è andato in visita in Corea del Nord lodandone lo “splendido senso di comunità”. Quando va bene, da portavoce dei cittadini, diventate portavoci di Di Maio.

    Io invece, pur facendo fatica a individuare veri riferimenti, trovo speranze in persone come Justin Trudeau o Pepè Muijica, mentre domani sarei felice degli accordi di Khitomer. Perchè credo che la civiltà debba conoscere il passato per costruire un futuro migliore: la mia città, il mio paese devono essere luoghi accoglienti e felici. Accoglienti nei confronti di chi vive qui, studia qui, lavora qui, contribuisce con la propria intelligenza, la propria cultura o il proprio retaggio (perché spesso è poco più di un retaggio il legame con il paese d’origine familiare) alla crescita e alla felicità della nostra comunità. Ma voi odiate la felicità, perché in una società felice non avreste senso ad esistere.

    Per queste ragioni voterò a favore dell’ordine del giorno.

  • Caos alloggi per studenti, intervengano le Istituzioni

    Viaggio in cambio di alloggio

    Una madre offre su Facebook un soggiorno a Selinunte in cambio della segnalazione di un alloggio per il figlio studente a Ferrara

    Caos alloggi per studenti, intervengano le Istituzioni
    Su Facebook offerte di soggiorni-vacanza in cambio di alloggi per studenti a Ferrara. Fiorentini: facilitare l’arrivo sul mercato dell’affitto per studenti delle migliaia di alloggi sfitti in città.

    Intervento di Leonardo Fiorentini, consigliere comunale indipendente per Sinistra Italiana:

    “E’ un’occasione che la nostra città non dovrebbe lasciarsi sfuggire, ed invece ci ritroviamo impreparati. L’assalto, riportato in questi dai giornali locali alle agenzie alla ricerca di alloggi per matricole, ed il caos conseguente rischiano di essere un brutto biglietto da visita per una città che vorrei fosse universitaria e accogliente.

    Le centinaia di studenti che sono iscritti ai corsi non più a numero chiuso della nostra Università hanno infatti generato una forte pressione sul mercato immobiliare di Ferrara. Un fatto che poteva essere solo positivo per la crescita culturale, sociale ed anche economica della nostra città, rischia ora di tramutarsi in un boomerang se non entreranno sul mercato le migliaia di immobili sfitti e invenduti. Infatti l’inevitabile aumento dei prezzi per gli alloggi, che pare sia già in corso, potrebbe compromettere la competitività della nostra città rispetto a quelle vicine. Un paradosso per una città dove, a seconda delle stime, ci sono fra i 6.000 e i 10.000 alloggi sfitti.

    Rimane evidente lo scollamento fra l’Università e la Città: l’arrivo di centinaia di matricole era probabilmente prevedibile e si poteva lavorare prima sull’accoglienza. Invece ci ritroviamo con genitori che su Facebook offrono soggiorni a Selinunte a chi procura loro un alloggio in locazione annuale per il proprio figlio studente a Ferrara. Bisogna da subito tirarsi su le maniche perchè le istituzioni intervengano nella facilitazione dell’incontro fra domanda e offerta di alloggi. Cose discusse e condivise nella commissione consiliare ex-Unitown, ma che purtroppo evidentemente non hanno avuto seguito.

    Per questo chiedo in una interpellanza presentata oggi che l’Agenzia Casa di ACER si faccia carico di un progetto da proporre all’Università, prendendo spunto da altre città, che permetta ai proprietari – tramite selezione degli inquilini e fondi di garanzia – di mettere sul mercato degli affitti che altrimenti rimarrebbero vuoti. E’ il caso ad esempio del nuovo “invenduto”, che piuttosto che rimanere anni fermo ad aspettare un fantomatico acquirente, potrebbe essere messo nel frattempo sul mercato degli affiti temporanei. Ma non solo.”

    Vai all’interpellanza.

     

  • affitto alloggi

    Carenza di alloggi per studenti a Ferrara

    Oggetto: interpellanza sulla carenza di appartamenti per studenti a Ferrara.

    Il sottoscritto consigliere comunale

    PREMESSO

    che nella nostra città si contano, secondo varie stime, dai 6000 ai 10.000 alloggi sfitti.

    RILEVATO

    che da notizie di stampa risultano grosse difficoltà di reperimento di alloggi per studenti a causa della rimozione del numero chiuso da alcuni corsi di laurea nella nostra città e quindi di un “imprevisto” arrivo a Ferrara di centinaia di nuove matricole.

    TENUTO CONTO

    • che ACER ha istituito in collaborazione con il Comune di Ferrara- Assessorato alle Politiche Abitative l’Agenzia per la casa che ha tra i suoi compiti quello di agevolare la locazione anche a “studenti universitari, ricercatori e docenti, anche stranieri, che debbano trascorrere a Ferrara periodi di studio o di lavoro presso l’Università.”;
    • che probabilmente sono numerosi gli alloggi nuovi invenduti e quelli non attualmente occupati che potrebbero essere messi sul mercato dell’affitto temporaneo a studenti, eventualmente con la mediazione/garanzia dell’Agenzia per la casa e dell’Università.

    RILEVATO INOLTRE

    • che tale priorità è emersa in alcune delle riunioni della commissione “Unitown”, purtroppo inattiva da tempo;

    CONSIDERATO

    che l’arrivo di nuovi studenti nella nostra città è da ritenersi positivo non solo per l’Università ma anche per il tessuto sociale, culturale ed economico di Ferrara e che tale incremento delle iscrizioni è prevedibile continui nei prossimi anni.

    INTERPELLA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

    al fine di chiedere:

    • quanti siano gli alloggi sfitti a Ferrara;
    • quante siano le nuove matricole iscritte in questo anno accademico all’Università di Ferrara, quante di queste a Facoltà che hanno rimosso il “numero chiuso”, con il confronto agli anni precedenti;
    • Se UNIFE abbia in qualche modo informato di questa scelta o coinvolto il Comune al fine di prevenire i disagi relativi al reperimento di alloggi per un numero considerevole di nuovi studenti fuori-sede;
    • se sia intenzione investire l’Agenzia per la casa dell’ACER del mandato di elaborare un progetto, in collaborazione con l’Università e con le associazioni dei proprietari/inquilini, per avviare percorsi di selezione e facilitazione della locazione a studenti, che possano dare ulteriori garanzie ai proprietari di immobili al momento non disponibili sul mercato dell’affitto a studenti;
    • che cosa si intenda fare con la commissione ex “UNITOWN”.

     

    Ferrara, 10 ottobre 2017

    Il consigliere comunale

    Leonardo Fiorentini (SI)

    P.G.n.120419

  • Naloxone overdose

    Morti da overdose e riduzione del danno

    Al Presidente del Consiglio Comunale di Ferrara

    Oggetto: interpellanza sulle morti da overdose.

    Il sottoscritto consigliere comunale

    PREMESSO

    che purtroppo nel corso degli ultimi anni nella nostra città si sono verificati numerosi casi di overdose da oppioidi, alcuni terminati tragicamente con la morte di alcuni giovani consumatori.

    RILEVATO

    che come dimostrano le relazioni sulle tossicodipendenze il consumo di eroina non è mai scomparso, anche se sono cambiati negli anni modalità e luoghi di assunzione.

    TENUTO CONTO

    • che il nostro paese è per fortuna fra quelli con la minore incidenza di overdose da oppioidi in Europa, grazie soprattutto alle politiche di riduzione del danno implementate a partire dagli anni 90, in particolare grazie alla libera vendita del naloxone come farmaco salvavita nelle farmacie e alla possibilità di distribuirlo direttamente ai consumatori e alle loro famiglie ad opera dei servizi pubblici e degli interventi di riduzione del danno;
    • che il consumo di sostanze inserite nelle tabelle del DPR 309/0 è legale e che la prevenzione e la lotta ai danni e ai rischi correlati al loro uso è questione sanitaria e sociale, e non penale o di ordine pubblico.

    RILEVATO INOLTRE

    • che l’escalation di uso di oppioidi in altri paesi, come gli Stati Uniti, è causata anche dalla diffusione di oppioidi sintetici quali il fentanyl, alcuni particolarmente pericolosi se usati come taglio dell’eroina;
    • che in molti paesi europei le politiche di riduzione del danno hanno ampliato il loro spettro di intervento, prevedendo oltre che il controllo delle sostanze in possesso dei consumatori (drug checking) anche l’apertura di luoghi per il consumo sicuro di sostanze da iniezione, con supervisione medico-infermieristica, che hanno fatto abbassare fortemente il tasso di overdose. Recentemente anche la città di Parigi ha aperto una stanza del consumo, mentre queste sono attive da decenni in Canada, Svizzera, Germania, Grecia, Spagna, Lussemburgo, Norvegia, Danimarca e Olanda. Negli ultimi anni anche negli USA si sta valutando da parte delle municipalità l’apertura di Drug Consumption Room, a seguito del picco di morti da overdose da oppiodi degli ultimi anni.
    • che esiste uno studio sulla città di Baltimora (USA) che dimostra come l’apertura di safe injecting room prevenga non solo le morti da overdose, ma sia una fonte di risparmio per il sistema sanitario;

    INTERPELLA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

    al fine di chiedere:

    • quali siano gli interventi di prevenzione degli abusi e sensibilizzazione sulle problematiche legate all’uso di sostanze illegali e legali nel territorio comunale;
    • se e con quali modalità viene distribuito il naloxone dai servizi per le dipendenze cittadini e se questo è disponibile presso tutte le Farmacie Comunali;
    • quale sia l’attività di bassa soglia anche tramite unità di strada messa in campo dal SerD di Ferrara, con quale frequenza e in quali contesti, e con che modalità venga distribuito il naloxone;
    • se nel corso delle analisi seguite ai ricoveri e alle morti da overdose siano stati riscontrate presenza di oppioidi sintetici o altre sostanze di taglio;
    • se sia intenzione del Comune avviare un confronto con i servizi preposti al fine di valutare la possibilità di implementare gli interventi di prevenzione e sensibilizzazione e sperimentare azioni e politiche di riduzione del danno innovative, quali il drug Checking e le Drug Consumption Room.

    Ferrara, 4 ottobre 2017

    Il consigliere comunale

    Leonardo Fiorentini (SI)

  • vetro

    Rifiuti: interpellanza sulla sperimentazione del vuoto a rendere

    Al Presidente del Consiglio Comunale di Ferrara

    Oggetto: interpellanza sulla sperimentazione del vuoto a rendere.

    Il sottoscritto consigliere comunale

    PREMESSO

    che è stato pubblicato il 25 settembre 2017 in Gazzetta Ufficiale il regolamento che attua la misura del “Collegato Ambientale”, approvato nel 2015, rivolto alla prevenzione dei rifiuti di imballaggio monouso attraverso l’introduzione, su base volontaria per un anno, del sistema di restituzione di bottiglie riutilizzabili.

    RILEVATO

    che il vuoto a rendere, pratica scioccamente abbandonata anni fa dal nostro paese nel nome dell’usa e getta, è una modalità di gestione degli imballaggi che facilita la raccolta, responsabilizza il cittadino, massimizza il recupero di materia e quindi potrebbe avere un forte impatto sul sistema di gestione dei rifiuti locale.

    TENUTO CONTO

    che la nostra città si appresta a introdurre un sistema di raccolta volto alla massimizzazione della differenziazione, alla diminuzione dell’impatto ambientale, alla responsabilizzazione dei cittadini e alla maggiore equità tariffaria.

    RILEVATO INOLTRE

    che sistemi civili di “vuoto a rendere” sono in uso in numerosi paesi europei anche per quello che riguarda le attività commerciali di mescita di bevande, mentre nelle nostre piazze risulta necessario prevedere servizi straordinari di pulizia strade per rimuovere i rifiuti delle serate in Centro Storico.

    INTERPELLA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

    al fine di chiedere:

    • se sia intenzionata a partecipare alla sperimentazione, tenendo conto della necessità di avviare processi condivisi con il tessuto economico locale e con i cittadini per la modifica di processi industriali e comportamenti ormai consolidati;
    • se, anche nell’obiettivo di una promozione dell’educazione civica, abbia intenzione di promuovere, sempre a livello sperimentale, coinvolgendo gli esercenti e prevedendo laddove possibile incentivi, l’introduzione del vuoto a rendere per gli esercizi di mescita della città.

    Ferrara, 27 settembre 2017

    Il consigliere comunale

    Leonardo Fiorentini (SI)

  • Dell’esercito, della Gad e della politica

    A fag tut mi. L’annuncio del Ministro Franceschini dell’arrivo dell’esercito per presidiare la zona GAD è degno dello stereotipo del ferrarese nel mondo.

    Purtroppo a far le cose da soli spesso si fanno male. Pensando di erigersi a salvatore della città, in vista delle elezioni politiche del 2018 e forse per tutelare un suo candidato alle ancor più delicate amministrative 2019, il Ministro della Cultura è riuscito in un colpo solo a dar ragione alle destre che da 2 anni invocano l’arrivo dei mitra in GAD, sconfessare la politica di rigenerazione che questa amministrazione ha messo in campo sulla città (a partire dal Palaspecchi sino alla riqualificazione urbanistica di buona parte del quartiere) e infine conferire un alibi non richiesto a chi in questi anni non ha saputo gestire l’ordine pubblico in quella parte di quartiere. Per intenderci meglio, un quartiere degradato si rigenera con le scelte urbanistiche, gli interventi di riqualificazione e di ricostruzione della comunità e della socialità, mentre le organizzazioni criminali si sgominano con l’investigazione e con il controllo del territorio da parte delle Forze dell’Ordine; non certo con una settimana di controlli speciali interforze o con due militari fermi – turni permettendo – per 4 mesi davanti al MEIS e forse alla Stazione, in Piazzale Castellina e al Grattacielo.

    Far arrivare 12 militari per qualche mese è mettere in campo una inutile azione fintamente repressiva che – se va bene – forse aumenterà giusto la percezione di sicurezza nel quartiere ma sarà inutile rispetto alla risoluzione dei problemi alla base di questa. Se va bene avrà quindi avuto ragione la destra, come se l’impegno di questi anni dell’amministrazione locale fatto di investimenti a breve e lungo termine sul quartiere e sul suo capitale sociale non fosse servito a niente. Se va male, come credo andrà, sarà l’ennesima zappa sui piedi che il Partito Democratico si sarà dato in questa sua fase di confusione politica che dura da un po’ troppo tempo. Il duo Franceschini/Minniti riuscirà forse a conquistare il PD ma, almeno a Ferrara, riuscirà anche nella geniale operazione politica di non intercettare alcun voto a destra (anzi perdendone, perchè ricordatevi, è sempre meglio l’originale), chiudendo allo stesso tempo il dialogo a sinistra.

    Siccome in estate non ho seguito un corso di aggiornamento presso la Tass (o Sputnik), come forse qualche mio collega ha fatto, non mi resta che rilevare come questo atto del Ministro sia nei modi e nei tempi un atto in aperto contrasto con questa amministrazione. Non solo dal punto di vista politico ma anche istituzionale. Sul primo piano ho già detto. Mi tocca quindi solo prendere atto dello spregio del Governo nazionale per le Istituzioni locali. Risultando evidente la mia “inadeguatezza” rispetto alla linea politica del Governo sulla sicurezza e non volendo essere in alcun modo schermo istituzionale a decisioni che vengono prese altrove senza alcun confronto, ho appena inviato le mie dimissioni dalla carica di Presidente della III^ Commissione. Anche per poter continuare a dire in piena libertà ciò che penso debba dire la sinistra in questa città.

  • Cannabis terapeutica. Problemi di fornitura ai pazienti

    I sottoscritti consiglieri comunali

    PREMESSO

    che in Italia, pur tra mille difficoltà e restrizioni, è possibile prescrivere farmaci a base di cannabinoidi (in particolare THC e CBD) a pazienti con particolari patologie per le quali è ormai scientificamente acclarata l’utilità di tali trattamenti;

    che tuttora, nonostante si sia avviata una produzione sperimentale presso l’Istituto Chimico Farmaceutico Militare di Firenze, il soddisfacimento della domanda nazionale di tali preparati farmaceutici è garantito solo grazie alle importazioni di farmaci a base di marijuana terapeutica, in particolare dall’Olanda.

    RILEVATO

    che numerosi pazienti lamentano difficoltà di reperimento di tali preparazioni, regolarmente prescritte, a causa dell’inadeguatezza della produzione nazionale e di ulteriori difficoltà recentemente insorte nell’importazione dall’estero.

    TENUTO CONTO

    che i pazienti hanno denunciato tramite una petizione on line[1] che “attendono per giorni prodotti che non vengono dispensati con tempistiche adeguate, senza supporto alcuno, con la conseguente interruzione della terapia anche per periodi medio-lunghi; una terapia che, invece, ci permette di condurre vite pressoché normali e dignitose e dovrebbe essere fatta con precisa puntualità e continuità”;

    che a questo si aggiunge che molte farmacie – probabilmente a causa del decreto del 23/3/2017, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale nr. 127 il 3/6/2017 – non vendono più le preparazioni a base di cannabinoidi, lasciando così scoperte intere zone e che le differenti legislazioni regionali rendono complicato costruire un percorso terapeutico e burocratico realmente accessibile;

    che tali problemi si assommano all’alto costo dei medicinali – laddove non rimborsato dal SSN – e alle difficoltà a trovare medici aperti a questa opzione di cura ancora poco diffusa tra i medici della sanità pubblica.

    RILEVATO INOLTRE

    che meritoriamente le Farmacie Comunali della nostra città forniscono preparazioni galeniche a base di cannabis terapeutica.

    INTERPELLANO L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

    al fine di chiedere:

    • quale sia l’attuale richiesta totale annuale di farmaci a base di cannabis che transita tramite l’ASL di Ferrara, quanta di questa sia soddisfatta tramite importazione dall’estero, e se vi siano al momento difficoltà al soddisfacimento delle richieste;
    • quale sia la quantità annuale di preparazioni galeniche a base di cannabis prodotte da AFM e se via siano o meno attualmente difficoltà al soddisfacimento delle richieste e se – nonostante il recente DM – siano ancora disponibili alla vendita;
    • se sia a conoscenza di ulteriori farmacie nel territorio comunale che forniscano tale tipo di preparazioni, o che ne abbiano cessato la fornitura ai cittadini;
    • infine di interessarsi presso l’ASL del nostro territorio per conoscere se e come i farmaci a base di cannabis siano inseriti nei percorsi di terapia e cura prescritti dai medici del servizio sanitario pubblico.

    Ferrara, 18 luglio 2017

    Il consiglieri comunali

    Ilaria Baraldi (PD)

    Leonardo Fiorentini (SI)

    [1] https://www.change.org/p/ministero-della-salute-cannabis-terapeutica-accessibilit%C3%A0-gratuit%C3%A0-continuit%C3%A0-per-tutti

  • Interrogazione sugli effetti del processo di esternalizzazione dei servizi scolastici comunali

    Il sottoscritto consigliere comunale

    PREMESSO

    che nel corso del 2014 è stato avviato un percorso che ha portato, a partire dall’anno scolastico 2015/2016, ad ulteriori esternalizzazioni dei servizi educativi comunali che andranno a regime nel corso dell’a.s. 2017/2018.

    TENUTO CONTO

    che tale processo ha già avuto un suo riscontro nei bilanci consuntivi 2015 e 2016.

    INTERROGA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

    al fine di conoscere:

    • gli effetti per ogni anno, rispetto al bilancio consuntivo per il 2015 e 2016 e preventivo per il 2017 e 2018, delle ulteriori esternalizzazioni in termini di diminuzione di spesa di personale (educatori e ausiliari) e di aumento di costo dei servizi relativi in appalto e di tutti gli altri effetti sui centri di costo interessati dal processo;
    • in particolare, per quello che riguarda il personale relativo ai servizi esternalizzati, il dato numerico delle posizioni cessate (per pensionamenti o altre motivazioni), quello dei dipendenti trasferiti ad altre mansioni all’interno dell’Istituzione Scuola e quello di quelli trasferiti ad altri servizi comunali.

    Ferrara, 2 maggio 2017

    Il Presidente del Gruppo Consiliare

    Leonardo Fiorentini

  • Intervento sul Bilancio consuntivo 2016 dell’Istituzione Scuola

    Devo confessare che sono molto in imbarazzo nell’intervenire su questo bilancio consuntivo dell’Istituzione Scuola del 2016.

    Per tre motivi.

    Il primo motivo, recente e del tutto inaspettato, è l’assenza oggi dell’assessora all’approvazione della delibera del bilancio consuntivo dei servizi di propria principale competenza. Ovvero al momento in cui si da conto delle politiche e delle azioni intraprese dall’amministrazione, in questo caso nella forma Istituzione, sotto la propria responsabilità. Non è la prima volta che succede nel corso di questo mandato. E proprio per questo, senza nulla togliere alla presenza del Presidente dell’Istituzione, la trovo un’assenza grave, irrispettosa nei confronti dei colleghi di giunta, dei consiglieri, di maggioranza e di opposizione e quindi di tutti i cittadini.

    Resta che ci è impossibile oggi un confronto con chi ogni giorno segue le politiche educative e scolastiche per conto dell’amministrazione comunale. Non credo peraltro sia un’assenza dovuta alle imbarazzanti notizie uscite oggi sulla stampa locale – pur subito smentite dagli organi nazionali di MDP – rispetto al nuovo presunto coordinatore locale della forza politica a cui ha recentemente deciso di aderire.

    A questo però è legato il secondo motivo, tutto politico, di imbarazzo per me.

    Peccato che l’assessora non sia qui, perché le avrei semplicemente chiesto chi rappresenta. Questo gruppo consiliare non credo l’abbia mai rappresentato, anche nella sua denominazione originale. E parlo di rappresentanza e condivisione nelle politiche applicate direttamente dall’assessorato, come del mancato contributo politico alla dialettica di giunta rispetto al governo complessivo della città. Non solo rispetto alla forza politica ma più in generale rispetto alla sinistra di questa città. Finché è stato nelle mie disponibilità, ho favorito le condizioni perché venisse impedito a personaggi politicamente incompatibili, certamente con me, credo anche con questa maggioranza, di assumere un ruolo decisionale all’interno della forza politica che rappresentavo e che rappresento. Oggi, a quanto ne so, non è ancora giunta alcuna smentita diretta rispetto al legame fra l’assessora e l’ex Sindaco di Ferrara, corresponsabile politico del Palazzo degli Specchi, del Piano Regolatore che ha distrutto la campagna periurbana e ci ha consegnato migliaia di alloggi vuoti ed un settore edilizio al collasso e della collocazione del nuovo Ospedale a Cona, giusto per citarne tre. E questo, per me, ma credo anche per altri, è un grosso problema. E non è, sia chiaro, un problema di rapporto con MDP che è una forza politica con la quale il sottoscritto ed il gruppo consiliare che rappresento ha interesse ad aprire dialogo, confronto e anche collaborazione. Ma con quei personaggi, che a prescindere da qualsiasi pensiero politico, passano da una parte all’altra pensando solo a salvaguardare sé stessi.

    Il terzo motivo di imbarazzo è tutto amministrativo. Ci ritroviamo, per il secondo anno consecutivo, con un bilancio dell’istituzione in avanzo. Ed ovviamente il problema non è l’essere in avanzo in sé, bensì l’entità di questo. 1,8 milioni di euro di avanzo libero nel 2016, su un bilancio complessivo di competenza di 25 milioni fanno un avanzo, libero, che arriva a rappresentare oltre il 7% del bilancio (5% considerando l’avanzo accantonato dall’anno scorso). Quasi il doppio del dividendo di Hera. Ora il problema è proprio qui. Capisco le novelle frequentazioni (o del futuro molto prossimo) dell’assessora, ma i servizi scolastici non sono una spa. Noi infatti raccogliamo i soldi dei cittadini-utenti di quei servizi, aggiungiamo una quota – 5,5 milioni se non ricordo male (vuol dire che l’avanzo libero rappresenta oggi quasi metà del contributo del comune all’Istituzione), e forniamo appunto servizi, alcuni a pagamento, altri no.

    Fondamentalmente da due anni abbiamo, per una serie di ragioni, in primis la nuova ISEE e il secondo processo di esternalizzazioni dei servizi scolastici, raccolto di più e speso di meno un avanzo strutturale di 1 milione di euro. E, riguardato velocemente il bilancio triennale, a dati endogeni ed esogeni invariati, replicabile da qui al 2019.

    In commissione, a domanda, credo del consigliere Fornasini, l’assessora ha risposto che “si sta valutando”. Ora, detta come va detta, è davvero imbarazzante venire a sapere che chi ha la responsabilità politica di un servizio fondamentalmente non sappia ancora cosa farsene non solo dell’avanzo del 2016, ma anche di gran parte quello del 2015. Sarò di vecchia scuola ma, al netto di tutte le comprensibili prudenze di bilancio, se si hanno disponibilità di risorse – e si hanno idee – queste si usano. Si può decuplicare l’investimento in manutenzione ordinaria delle scuole e dei loro giardini, si possono diminuire le tariffe, si possono offrire maggiori aperture dei servizi per le famiglie, si possono aumentare i posti ai nidi e alle materne comunali, si possono investire in maggiore qualità di ciò che esce dalle mense oppure – dico quasi una cosa blasfema – venuto a mancare la principale motivazione, ovvero la mancanza di risorse, si può – se davvero vogliamo ragionare al di fuori delle ideologie – ripensare al processo di esternalizzazione che ha scaricato sui lavoratori, in termini di stipendi più bassi, i risparmi dell’amministrazione. Insomma, di cose se ne possono fare tante. Ed io fra queste preferirei offrire maggiori e nuovi servizi visto che finalmente, anche grazie ad una ritrovata equità contributiva, abbiamo le risorse per pensarli e realizzarli. Purtroppo però, sino ad oggi, c’è solo assenza e silenzio.

    Per queste ragioni non parteciperò al voto su questo bilancio, uscendo dall’aula, e nel contempo chiedo al Sindaco e a tutta la maggioranza di aprire un confronto serio su questioni che non mi paiono più rimandabili.

  • Lavori coop doro

    Interrogazione sui lavori presso il supermercato COOP-NUOVO DORO

    Il sottoscritto consigliere comunale

    PREMESSO

    che ha avuto anche risalto sulla stampa locale il fatto che presso il supermercato COOP-Nuovo Doro si svolgessero lavori di ristrutturazione a esercizio aperto al pubblico.

    VERIFICATO

    che a seguito di tali lavori, come da documentazione fotografica allegata, si può riscontrare evidente presenza di polvere sui prodotti confezionati lungo le corsie adiacenti il cantiere, mentre a pochi metri dallo stesso cantiere è presente l’angolo “Self service” per il pane fresco.

    INTERROGA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

    al fine di conoscere:

    • se siano stati richiesti permessi all’amministrazione comunale per l’esecuzione di tali opere;
    • se siano state emesse da parte dell’autorità sanitaria preposta eventuali prescrizioni per l’effettuazione dei lavori, e/o siano stati effettuati controlli durante il cantiere.

    Ferrara, 26 aprile 2017

    Il Presidente del Gruppo Consiliare

    Leonardo Fiorentini