
Prosegue il percorso di La Città Che Vogliamo e Coalizione Civica
Lo scorso 16 settembre il gruppo civico La Città Che Vogliamo e la lista civica Coalizione Civica, hanno organizzato un’assemblea pubblica per proseguire il percorso condiviso iniziato un anno e mezzo fa.
Una cinquantina di persone hanno preso parte all’incontro tenutosi al Consorzio Grisù, durante il quale è stata fatta un’analisi del post elezioni, una valutazione dei primi mesi di operato della nuova amministrazione grazie al contributo della consigliera Roberta Fusari e sono state avanzate e votate proposte per il futuro.
Dai partecipanti all’assemblea è emersa la volontà di strutturare un’opposizione propositiva e costruire un’alternativa all’attuale governo locale.
Il primo passo in questa direzione è la ripresa dei gruppi di lavoro, in continuità con quanto fatto fino alle scorse elezioni.
La novità rispetto al passato è quella che, traversale a tutti i gruppi – che si riuniranno per approfondire tematiche diverse come lavoro, sviluppo, salute, paesaggio, inclusione, studio, eccetera – ci sarà la questione ambientale, indicato come prioritaria e ritenuta fondamentale per il presente ed il futuro.
La suddivisione in gruppi dei cittadini parte del percorso partecipato, ha l’obiettivo di approfondire in modo più capillare i temi di interesse per il nostro territorio e formulare proposte, per poi passare ad azioni concrete a beneficio della comunità.
Accanto a questo, l’assemblea ha votato un esecutivo provvisorio che traghetti La Città che Vogliamo e Coalizione Civica verso un assetto più strutturato nel corso dell’anno prossimo. Questa scelta è stata maturata per ragioni organizzative, politiche e di rappresentanza. Le persone che hanno accettato di impegnarsi per il futuro della città sono Adam Atik, Federico Battistini, Irene Bregola, Leonardo Fiorentini, Nicole Gallerani, Marco Gozzelino, Arianna Poli, Ingrid Prosser e Martina Turola.
Già in questi giorni, l’esecutivo civico è impegnato per riunire i gruppi ed organizzare un’iniziativa di festa e riflessione entro la fine dell’anno. Oltre che impostare una scuola di politica e ricostruire le relazioni con gli altri soggetti che hanno una idea di città aperta, inclusiva, felice, coraggiosa e gentile.

Obiezione alle spese militari 2016
Anche quest’anno Rete Lilliput Ferrara propone di aderire ALLA CAMPAGNA OSM (OBIEZIONE ALLE SPESE MILITARI). UN’AZIONE SEMPLICE PER UN GESTO CONCRETO DI PACE.
Il Paese sta sopportando ripetute e pesantissime manovre economiche che colpiscono la parte più debole della popolazione e le spese sociali, mentre tocca in maniera irrisoria l’ammontare delle SPESE MILITARI.
Obiezione alle spese militari: perchè?
L’adesione alla campagna rappresenta l’occasione per manifestare la propria indignazione e il rifiuto di questa logica e pretendere a voce alta che i sacrifici siano equamente distribuiti e coinvolgano con drastici tagli la produzione e il commercio delle macchine da guerra.
L’adesione alla campagna Osm rappresenta anche un appoggio al disegno di legge di iniziativa popolare “Un’altra difesa è possibile” che è stata consegnata alla Camera con più di 53 mila firme nel 2015 , ed è in attesa dell’inizio dell’ iter parlamentare
Con i contributi raccolti viene finanziato il progetto “Adopt Srebrenica” (vedi aggiornamento in allegato).
Ogni anno in Italia viene proposta la Campagna di Obiezione alle Spese Militari per La Difesa Popolare Nonviolenta. che si pone i seguenti obiettivi:
- Riduzione delle spese militari a favore delle spese sociali
- Cambiamento del sistema di difesa offensivo attuale in un modello difensivo non armato e nonviolento.( Difesa Popolare Nonviolenta)
- Approvazione di una legge per l’opzione fiscale, ovvero la possibilità per ogni cittadino di devolvere la parte delle tasse pagate allo Stato per il militare, per un modello di difesa non armato e nonviolento.
Alla campagna Osm può aderire qualsiasi cittadino/a che vuole concorrere alla costruzione di un’alternativa alla difesa armata e perché lo Stato costruisca percorsi coerenti per la Pace. Negli ultimi anni le spese militari sono in costante aumento e occorre cambiare modello di difesa e operare perché la Pace non sia pensata solo durante e dopo i conflitti, perchè la difesa non rimanga in mano solo ai militari, perchè lo Stato crei apparati per la Pace e un modello di difesa nuovo che difenda non gli interessi economici, ma le persone e la democrazia di un territorio
Obiezione alle spese militari: come funziona
Le forme di adesione sono diverse, quella che viene qui proposta è la più facile da realizzare, ed il percorso da seguire è dunque analogo a quello del 2015.
Il nodo locale ha confermato la scelta di sostenere anche quest’anno il progetto di pace “Adopt Srebrenica”, seguito dalla Fondazione Langer, che ha come obiettivo l’ aggregazione dei giovani di Srebrenica delle diverse etnie presenti sul territorio, attraverso la diffusione di una cultura di gestione nonviolenta dei conflitti. Questa scelta consente alla Fondazione Langer di avere una continuità anche economica a sostegno del progetto e al territorio ferrarese di consolidare un legame con Srebrenica che dura da anni.
Nel 2015 hanno aderito 140 persone e si sono raccolti 3235 euro.
Come lo scorso anno, Davide Scaglianti si prende l’incarico di raccogliere la quota che ognuno ha intenzione di destinare all’iniziativa (cifra minima 15 euro a testa). Si compila il modello di adesione alla campagna che si trova in allegato (modulo di adesione 2016), indicando la cifra del contributo, lo si consegna, insieme ai soldi, poi Davide provvederà ad effettuare un unico versamento, a fotocopiare la ricevuta, (in modo che ogni dichiarazione riporti la cifra totale) a spedire tutti i moduli al presidente della Repubblica e al coordinamento nazionale OSM.
In pratica voi dovete solo decidere il contributo in denaro, compilare la dichiarazione e contattare Davide Scaglianti per consegnare il tutto telefonando allo 0532 52000 o 3334985319.
Rete Lilliput Ferrara
ESTRATTO DAL REPORT IN ALLEGATO
La neo costituita associazione Prihvatiti Srebrenicu (Adopt Srebrenica), in questa delicata fase di autonomizzazione, necessita più che mai di supporto per essere messa in condizione di consolidare il suo ruolo di attore locale per il dialogo e la convivenza nella comunità di Srebrenica e di laboratorio di speranza nel complesso contesto post-conflitto bosniaco. Anche per questo il vostro sostegno è stato e rimane fondamentale, per consentire all’associazione Prihvatiti Srebrenicu (Adopt Srebrenica) di poter continuare il suo impegno in modo autonomo.
Grazie anche da parte nostra, nella speranza di poter una volta accompagnare un gruppo dei vostri donatori a visitare in prima persona la città e gli amici che la rendono ospitale.
Andrea, Giulia, Edi
FONDAZIONE ALEXANDER LANGER STIFTUNG – Onlus Fondata/Gegründet: 04.07.1999 – Anerkannt/Riconosciuta dal Ministero per i beni culturali: 18.11.1999
Iscritta nel registro delle organizzazioni di volontariato della Provincia di Bolzano –
Eingetragen in das Verzeichnis der ehrenamtlichen Organisationen des Landes Südtirol (Decreto n. 128/1.1 del 24.08.2000)
Via Latemar Straße 3, I – 39100 BOLZANO/BOZEN
Tel.+Fax. +39 0471 977691 – E-Mail: langer.foundation@tin.it, www.alexanderlanger.org
intestato alla Fondazione c/o Banca Popolare Etica Spa (IBAN: IT 86 H 050 1812 1010 0000 0132715)
C.F. 94069920216 St.Nr.

In digiuno contro Giovanardi
In digiuno contro Giovanardi
Giovanardi relatore al Senato del decreto Lorenzin sulle droghe. Lanciato da Leonardo Fiorentini, Direttore di Fuoriluogo e candidato al consiglio comunale di Ferrara per SEL, un digiuno di protesta a staffetta.
“La decisione di conferire a Carlo Giovanardi l’incarico di relatore sul provvedimento di conversione in legge del decreto Lorenzin sulle droghe è l’ultima stupefacente provocazione”. Così Leonardo Fiorentini, Direttore di Fuoriluogo e candidato al Consiglio Comunale di Ferrara per SEL ha commentato la decisione del Presidente della Commissione Giustizia del Senato, Nitto Palma. “Essa rappresenta un insulto in primis alla ragione, poi alla Corte Costituzionale che poche settimane fa ha bocciato la legge che portava il suo nome e, in ultimo, alla dignità stessa del Senato. È una decisione – continua l’esponente antiproibizionista – che va respinta con forza: torna in campo, con un ruolo di primo piano, il mandante e l’esecutore di uno stupro istituzionale quale fu quello che portò all’approvazione all’interno del decreto sulle Olimpiadi invernali di Torino della legge che ha portato in galera illegittimamente decine di migliaia di persone. Pare quindi che in Italia possa accadere che l’autore di una legge dichiarata incostituzionale da poco più di un mese diventi il relatore di un decreto che deve rimediare ai guasti da lui provocati. In un paese normale l’autore di questo scempio avrebbe il buon gusto di tacere: invece straparla sulle droghe e purtroppo non solo su quelle, come ben sanno coloro che hanno seguito la tragica vicenda di Federico Aldrovandi.”
Per questo Fiorentini ha lanciato oggi dal sito Fuoriluogo.it una protesta nonviolenta a staffetta che lo vedrà digiunare oggi e domani. Giovedì e venerdì sarà il turno di Maria Stagnitta e Hassan Bassi, Presidente e Segretario di Forum Droghe, che oggi chiederanno in una lettera al presidente del Senato Piero Grasso un suo immediato intervento diretto. Si potrà aderire scrivendo una mail a digiuno@fuoriluogo.it.
Il 12 maggio a Ferrara invece ci sarà l’occasione di approfondire il tema, quando Daniele Farina, capogruppo di SEL in commissione Giustizia alla Camera, sarà a Ferrara per una iniziativa sulle politiche sulle droghe nell’ambito della Campagna elettorale per le comunali del candidato indipendente nella lista di Sinistra Ecologia e Libertà (ore 18 in P.tta San Nicolò).