Il Comune trovi il coraggio di frenare l’uso del territorio
«Il Comune trovi il coraggio di frenare l’uso del territorio»
Il Resto del Carlino del 10/07/2010 ed. Ferrara p. 15
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DOPO IL presidente della Circoscrizione Fausto Facchini, anche dai Verdi arriva una secca bocciatura per il Poc, il Piano Operativo Comunale: «Serve più coraggio, il Comune deve dire stop al consumo del territorio – afferma Leonardo Fiorentini, unico eletto degli ecologisti nelle istituzioni ed ex presidente della Circoscrizione Centro -; sono troppi i 2000 alloggi previsti dalla strumentazione urbanistica, e manca una proposta concreta per la riqualificazione della città urbanizzata». IL DOCUMENTO è condiviso dalla federazione provinciale dei Verdi: «Bisogna decidere se lasciare a un mercato, che come è evidente non sa regolarsi, la proposta su dove e come costruire, oppure indicare dove costruire, e in che modo, ciò che serve alla città – affermano gli ecologisti -. Non viviamo certo su Marte: sappiamo che il settore edile deve pur… costruirsi un futuro, ma sappiamo anche che alcune delle aree di riqualificazione individuate (Foro Boario, Stu, lo stesso Sant’Anna, la caserma di Cisterna del Follo) sono di proprietà pubblica e rappresentano alcuni dei nodi fondamentali da sciogliere per il futuro di questa città, mentre tante aree di espansione sono oggi campagna». PERCIO’ si chiede «un atto politico di netta discontinuità con il passato. Non basta la perequazione che favorisce la riqualificazione – incalzano i Verdi -: se mai dei nuovi alloggi devono essere realizzati, questi devono essere esclusivamente collocati nelle zone di riqualificazione indicate dal Psc». Di qui l’invito «a scrivere nel Poc che per i prossimi 5 anni il Comune dirà stop al consumo del suo territorio, che non si cementificherà ulteriore suolo perché è interesse di tutti che ciò non avvenga, e che invece si riqualificheranno parti di città in disuso che hanno urgente bisogno di un intervento urbanistico perché hanno perso da tempo le loro funzioni o le perderanno presto. Il Comune deve avere il coraggio di dire che prima di costruire nuovi condomini o villette, nel centro come nel forese è indispensabile ristrutturare e riqualificare quelle esistenti, abitate e poi abbandonate o come spesso è successo in questi anni, mai abitate».