• Un digiuno per 3 leggi: domani è il turno di Leonardo Fiorentini

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    Un digiuno per 3 leggi: domani è il turno di Leonardo Fiorentini

    Molte le adesioni all’iniziativa di sensibilizzazione su droghe, carcere e diritti umani in vista del 26 giugno.

    E’ giunto al settimo giorno il digiuno a staffetta lanciato dal garante dei diritti dei detenuti di Firenze Franco Corleone, a sostegno della campagna delle 3 leggi su droghe, carcere e diritti umani. Il promotore dell’iniziativa che continua il diguno ha dichiarato: “La mobilitazione per il giorno 26 giugno per una grande raccolta delle firme sulle tre proposte di legge di iniziativa popolare sta prendendo corpo, con l’obbiettivo di raggiungere le 50mila firme da consegnare in Parlamento proprio per fine giugno. E’ confermata l’intenzione del Governo di emanare un decreto legge sulle questioni del carcere nei prossimi giorni. E’ uno strumento unico e irripetibile che non può essere sprecato con provvedimenti minimali e parziali. Per questo suggerisco che con le associazioni e con i movimenti si faccia il massimo di pressione affinché il decreto legge contenga le proposte elaborate dal Cartello per le leggi di iniziativa popolare e integralmente i contenuti della Commissione del CSM presieduta dal professor Giostra.”

    Oggi è quindi partito il digiuno a staffetta con l’adesione del giornalista Renzo Magosso, mentre domani raccoglierà il testimone Leonardo Fiorentini, webmaster di Fuoriluogo.it e del sito www.3leggi.it. Fiorentini, che è anche consigliere ecologista della Circoscrizione 1, ha dichiarato: “anche nella nostra provincia i continui arresti per la coltivazione di poche piante di canapa dimostrano come la repressione sulle droghe colpisca troppo spesso anche i semplici consumatori, mentre purtroppo le morti per overdose di questi giorni testimoniano come proprio la legge Fini-Giovanardi non permetta di tutelare la salute delle persone. E’ quindi necessario far fronte al più presto con misure serie e durature al sovraffollamento carcerario, non solo abolendo le leggi criminogene (come la Fini-Giovanardi o la Bossi-Fini) ma anche permettendo finalmente di dare attuazione al dettato costituzionale che vuole il reinserimento del detenuto nella società. Le misure alternative alla detenzione, messe in secondo piano dal ventennio securitario, vanno oggi rimesse in gioco anche perchè le statistiche provano un crollo della recidiva per coloro che, in tutto o in parte, accedono a forme alternative di pena. Le sentenze sulla Diaz e su Bolzaneto, la vicenda di Stefano Cucchi, Federico Aldrovandi, Giuseppe Uva e tanti altri sono lì a dimostrare che è necessario che il nostro paese finalmente introduca il reato di Tortura nel Codice Penale. come gli obblighi internazionali ci impongono. Per questo ho aderito al digiuno a sostegno della campagna delle 3 leggi in vista dell’appuntamento del 26 giugno”.

    Ricordiamo che a Ferrara e provincia è possibile firmare ogni giorno presso i comuni (dettaglio e orari su http://www.3leggi.it), mentre il 26 giugno, in occasione della giornata mondiale contro la tortura e l’abuso di droghe sarà possibile firmare presso il Volto del Cavallo.

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