Territorio&Mobilità
Basta speculazioni edilizie: per l’espansione delle zone protette, per la difesa delle aree verdi e sportive in città e delle zone boscate e di campagna. Una ferrovia per il mare, più treni per i pendolari e bus più frequenti.
Occorre intervenire perchè, nei Piani urbanistici comunali, vengano tutelate le aree verdi, boscate e sportive al fine che non vi si possa speculare sopra, eventualmente promuovendo una modifica della legislazione regionale per obbligare e/o incentivare i comuni a farlo. E’ necessario puntare sulla ristrutturazione del patrimonio edilizio esistente, sulla sua riqualificazione energetica e sul recupero delle aree dismesse nei centri abitati in modo da fermare il consumo di territorio.
Vanno allargate le attuali zone protette, in attesa (sigh!) che il Parco del Delta del Po possa superare le sue divisioni e diventare reale volano per l’ecoturismo italiano.
Da quanto non si costruisce una ferrovia?
Una ferrovia per il mare, per togliere auto e incidenti dalle strade, rendere più facili, sicuri, comodi e a basso impatto i collegamenti con i lidi ferraresi. Più treni, soprattutto per i pendali, e meno ritardi. L’alta velocità ha dequaliicato, come avevamo previsto, l’offerta per i lavoratori pendolari. La regione con il suo sistema ferroviario deve porre rimedio sia direttamente che intervendo su Trenitalia. Stessa cos aper quel che riguarda il trasporto pubblico locale, dove la mancanza di finanziamenti rende impossibile una ristrutturazione che vada incontro alle esigenze di mobilità dei cittadini.