• #?trascriviamo?: perchè in politica troppo spesso si sbagliano le vocali…

    Mi pare che si faccia un po’ di confusione su unioni civili, matrimoni omosessuali e trascrizioni. Il DDL Cirinnà infatti, se mai sarà approvato dal Parlamento italiano, ci porterà – grazie ad un testo di retroguardia – ad essere i penultimi in Europa sul riconoscimento delle unioni omosessuali.

    Nulla c’entra il registro delle Unioni Civili comunale – che riguarda anche le coppie eterosessuali – sul quale si è incentrato il processo partecipativo “Nuovi Diritti, Nuove Famiglie” promosso dal Comune di Ferrara. Come nulla c’entra la trascrizione sui registri anagrafici comunali dei matrimoni fra persone dello stesso sesso regolarmente celebrati all’estero. Cosa che, recente giurisprudenza conferma, è competenza dei Sindaci (nonostante il governo sostenuto dal PD abbia emanato una circolare in senso contrario dichiarata illegittima dalla magistratura).

    E’ compito dei Sindaci non solo dal punto di vista amministrativo, anche solo perchè si dia pubblicità al fatto che una persona non è più in “stato libero”, ma anche politico perchè significa riconoscere che anche quella famiglia, anche se si è sposata all’estero (spesso con mille sacrifici, anche economici) è parte della comunità. Perchè in politica troppo spesso si sbagliano le vocali: non si tratta di un onere politico e amministrativo. Si tratta, più semplicemente, di un onore.

    Per questo prenderò il meglio di quello che verrà – prima o poi – dal Parlamento, ma nel frattempo lavorerò perchè il Comune si dia un regolamento avanzato sulle Unioni Civili e mi batterò perchè i matrimoni omosessuali contratti all’estero siano trascritti nei registri anagrafici comunali.

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