
«Aiutare non solo le paritarie ma tutte le realtà culturali»
Fiorentini (si) sugli arretrati ici
«Aiutare non solo le paritarie ma tutte le realtà culturali»
Da La nuova Ferrara del 24 maggio 2016
Non è sbagliata in sè l’agevolazione fiscale per le scuole paritarie, a essere sbagliati sono i motivi legati alla «libertà di educazione» e di «democrazia». Al contrario, l’esenzione dell’Ici/Imu non risulta affatto «scandalosa» se si considerano le scuole paritarie un soggetto che svolge un ruolo culturale e sociale per la comunità, e da questo punto di vista lo sgravio andrebbe anzi esteso a tutti i soggetti che ricoprono queste funzioni, come associazioni, cinema, teatri o gallerie d’arte. E in questa impostazione «universalista» a farsene carico non dovrebbero essere gli Enti locali, ma lo Stato. Questa la posizione del consigliere comunale di Sinistra Italiana Leonardo Fiorentini a proposito dell’appello del Vescovo al governo e del successivo sostegno alla Curia del sindaco di Ferrara per “salvare” le scuole paritarie dalla richiesta degli arretrati sulla tassa sugli immobili. Nè l’appello di monsignor Negri, nè la solidarietà di Tagliani, precisa Fiorentini, lo hanno sorpreso o scandalizzato, tanto più che la questione va affrontata «al di fuori di ogni ideologia». Se l’articolo 33 della Costituzione è chiaro (“Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato”), ragiona Fiorentini, è altrettanto innegabile che «le scuole private dell’infanzia (nidi e materne) offrono un servizio alla società che permette di soddisfare una domanda di posti che – per dire – nella nostra città supera l’offerta pubblica». Da qui sarebbe utile, aggiunge, riflettere «se, e come, attività volte alla crescita culturale e sociale di una comunità (non solo le scuole paritarie) possano avere o meno agevolazioni dal punto di vista fiscale, come hanno già contributi da parte delle varie amministrazioni». Per questo, argomenta ancora Fiorentini, «non mi sembrerebbe scandaloso ragionare su un sistema di agevolazioni – anche rilevanti – che permettano alle realtà che investono spazi, persone, risorse e tempo a far crescere culturalmente e socialmente le nostre città di farlo con maggiore tranquillità economica», piuttosto che «chiedere l’esenzione delle scuole paritarie dalla tassazione sugli immobili in virtù di chissà quale privilegio». Tanto più che, «mentre con la mano sinistra il Comune di Ferrara ha giustamente richiesto il pagamento degli arretrati Ici e l’Imu corrente, con l’altra aveva già aumentato i contributi alle scuole paritarie per adeguarli al livello degli altri comuni della regione per un importo che a regime va abbondantemente a coprire gli oneri fiscali».