
Carife, lunedì in Consiglio si torna a discutere della cessione
Carife, lunedì in Consiglio si torna a discutere della cessione
IL FUTURO DELLA BANCA DOPO LA COMMISSIONE CON L’AD GIOVANNI CAPITANIO IN COMUNE NUOVO DIBATTITO
Ordine del giorno d’urgenza di Fiorentini (SI): «Serve chiarezza» IL DOCUMENTO «A rischio la capacità di fare impresa e la tenuta dell’occupazione»
Ordine del giorno d’urgenza di Fiorentini (SI): «Serve chiarezza» IL DOCUMENTO «A rischio la capacità di fare impresa e la tenuta dell’occupazione»
Articolo di STEFANO LOLLI da il Resto del Carlino del 2 dicembre
Il presidente di Nuova Carife Roberto Nicastro rentini ha presentato il documento e ne chiede la discussione immediata. «E’ importante una presa di posizione condivisa da tutto il Consiglio – spiega -, che faccia sentire a chi sta gestendo la vicenda, le esigenze della collettività ferrarese». Esigenze che comprendono i risparmiatori; ad iniziare dagli oltre mille obbligazionisti esclusi dai rimborsi automatici perché cointestatari dei ‘bond’, e di fatto equiparati a speculatori. Vanno garantiti, si legge nell’ordine del giorno, quanti hanno «rapporti di parentela fino al secondo grado, legami matrimoniali o more uxorio, fatto salvo il rispetto dei limiti di patrimonio e di reddito previsti dalla normativa». IL DOCUMENTO in discussione lunedì, proprio per ottenere la possibile condivisione degli altri gruppi consiliari (quello Pd ha già garantito sostegno all’iniziativa di Fiorentini), è volutamente soft; non contiene accuse o riferimenti critici, neppure a vicende del passato più o meno recenti. C’è però la forte preoccupazione «per il perdurare della situazione di sospensione della normale attività della banca – scrive il capogruppo di Sinistra Italiana -, che ne sta mettendo a rischio la stessa capacità di fare impresa, e quindi anche la possibilità di garantire una maggior salvaguardia dell’occupazione». L’allarme si estende anche al territorio, «che rischia in caso di acquisizione senza alcuna garanzia di attenzione al territorio, di venire privato di risorse professionali capaci di conoscerne le peculiari caratteristiche e di garantire una tempestiva ed efficace erogazione del credito, di vitale importanza per l’economia locale». In merito alla trattativa, Fiorentini è esplicito: «L’ipotesi di Cariparma-Crédit Agricole va benissimo, ma è fondamentale un piano industriale che precisi e garantisca le prospettive della banca».