
Ma c’è anche l’odio razziale?
Ma c’è anche l’odio razziale?
Indagini dei carabinieri dopo la segnalazione. Da acquisire la testimonianza della cliente del market
Indagini dei carabinieri dopo la segnalazione. Da acquisire la testimonianza della cliente del market
Da La Nuova Ferrara del 24 marzo 2016
I carabinieri di Ferrara hanno avviato un’indagine relativa ai fatti denunciati dal giovane nigeriano che, sabato scorso, si è visto consegnare da un gruppo di militanti di CasaPound una ramazza e una paletta con l’ordine di pulire il marciapiedi di fronte al supermercato Conad di via Arianuova. La ricostruzione fornita dal ragazzo, peraltro, non è l’unica a disposizione degli inquirenti. Al comando della polizia municipale di Ferrara c’è un verbale relativo a un secondo testimone. Si tratta della donna che per prima aveva segnalato l’episodio e chiesto l’intervento dei vigili urbani. Indignata e sconcertata dal trattamento ricevuto dal ragazzo, aveva fatto intervenire la Municipale. All’arrivo dei vigili, però, dei militanti di CasaPound non c’era più traccia e la Municipale aveva così verbalizzato il racconto della testimone e chiamato poi i carabinieri per identificare lo straniero. Quest’ultimo ha confermato di essere stato avvicinato dai militanti in pettorina gialla che, dopo avergli ordinato di pulire, avrebbero “promesso” che sarebbero tornati per controllare se avesse obbedito alla richiesta. Un racconto sul quale sono ora in corso indagini e verifiche da parte dei carabinieri, che acquisiranno dalla Municipale il verbale della seconda testimone, un elemento importante per trovare riscontri al racconto del giovane nigeriano e verificare se le contestazioni mosse agli esponenti di CasaPound possano contemplare anche l’aggravante dell’odio razziale. L’indagine, per il momento, è contro ignoti, ma i carabinieri sono al lavoro per identificare – sottoponendo ai testimoni le fotografie dei militanti – gli autori del presidio davanti al supermercato di via Arianuova. Sul fronte politico, invece, a sollevare dubbi sulla legittimità dell’iniziativa di CasaPound è stato il presidente del Gruppo consiliare di Sel Leonardo Fiorentini che – finora unica voce insieme a quella di Rifondazione Comunista – non si è limitato a stigmatizzare come «inquietante tentativo di umiliazione» il presidio dei militanti, ma ha presentato un’interpellanza al sindaco (in qualità di componente del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica) per chiedere se la manifestazione fosse stata comunicata alla Questura, così come è previsto dalla legge.(a.m.)