
Fiorentini (Sel-Si): nel partito c’è chi segue lo statuto del Pdci
Fiorentini (Sel-Si): nel partito c’è chi segue lo statuto del Pdci
La Nuova Ferrara del 28/04/2016 ed. Nazionale p. 15
«Qualcuno, nel nostro partito, ha ancora sotto mano lo statuto del Pdci», ribatte il consigliere comunale indipendente Leonardo Fiorentini (nella foto), che ha ribattezzato il gruppo comunale di Sel in Sinistra Italiana, a Kethy Bratti, la coordinatrice ribelle del circolo cittadino vendoliano “Don Chisciotte”. Quest’ultima ha contestato il cambio di nome e anche la legittimità dell’assemblea provinciale da cui è scaturito il nuovo vertice del partito con due co-coordinatori, Alex Canella e Alessandra Tuffanelli. «Da alcune settimane a questa parte – scrive Fiorentini – la Bracchi non fa altro che declamare l’importanza del percorso politico lanciato con l’assemblea di Cosmopolitica (alla quale io ero presente, non so altri) salvo poi contestarmi il fatto che per agevolare questo percorso – in accordo con i vertici nazionali, regionali e locali di Sel – io abbia cambiato la denominazione del gruppo. Curiosa perchè la stessa cosa è già stata fatta in parlamento e sarà fatta progressivamente in tutte le istituzioni per una decisione già presa dagli organi nazionali di Sel». Fiorentini si definisce molto lontano politicamente dagli ex Pdci Soffritti e Cariani, ma anche dalla stessa Bracchi. «Devo dire che non me ne dispiace troppo – prosegue Fiorentini – anche perchè quella che si pone oggi non è la questione di stare o meno in maggioranza, ma semmai di come ci si sta e di quali politiche innovative si riescono a realizzare a Ferrara». «Non si preoccupi troppo il circolo Don Chisciotte – conclude Fiorentini – ho un grandissimo rispetto per l’impegno preso con gli elettori come del resto sa il sindaco, sa la maggioranza consiliare e come sanno i cittadini che hanno contribuito alla mia elezione. Probabilmente anche più della sua coordinatrice che neanche 2 anni fa era candidata con Giuseppe Fornaro in lista contro il sindaco Tiziano Tagliani».