
Le priorità di Irene Bregola: «Abroghiamo la Bossi-Fini Stop alle discriminazioni»
Le priorità di Irene Bregola: «Abroghiamo la Bossi-Fini Stop alle discriminazioni»
Anjia Rossi per il Resto del Carlino del 25 febbraio 2018
LIBERI E UGUALI
UN incontro per parlare di un «tema scomparso dalla campagna elettorale, anche se è stato il più pervasivo nella politica degli ultimi sei mesi»: lo ius soli, il diritto dei migranti. Spetta al consigliere comunale Leonardo Fiorentini fare il punto sul tema, ripreso dalle candidate di Liberi e Uguali, in un momento pubblico a Ripagrande12. «Si tratta di un tema scomodissimo – specifica Irene Bregola, candidata Leu alla Camera – che non genera consensi e per questo non viene affrontato da nessuno in campagna elettorale, spostando equilibri importanti». Le priorità secondo Bregola, sono due. «Da un lato lavorare sulla legge di cittadinanza in vigore, attualmente discriminatoria, dall’altro abrogare la Bossi-Fini, perché il fenomeno migratorio va gestito secondo un sistema integrato europeo, con un’accoglienza sensata e inclusiva, puntando sul sistema Spraar». Si parte però dallo ius culturae. «Una mediazione – per Irene Bregola – perché nel nostro Paese lo ius soli è collegato a una percezione negativa, di insicurezza, che permane anche se non è supportata dai dati, che dimostrano il contrario». «Ci vuole il coraggio di rischiare, se un principio è importante. Il problema – aggiunge Eulalia Grillo, candidata al Senato – è che non c’è stata la volontà del Pd di andare fino in fondo, dando la fiducia come già è stato altre otto volte durante il governo Renzi prima e Gentiloni poi». Per Leu approvare i diritti dei migranti è «la prima cosa da fare – continua Grillo – perché coinvolge persone completamente integrate, di fatto cittadini». La Grillo è insegnante e valuta la situazione dal punto di vista scolastico. «Un non cittadino italiano vive una condizione di invisibilità – afferma Youness Warhou, uno degli attivisti per la riforma della cittadinanza -. Se è studente non può andare in Erasmus, e da straniero non può partecipare a un concorso, non può iscriversi a una scuola di musica perché i conservatori richiedono per l’ammissione la cittadinanza. Io ho costruito un’impresa, pago le tasse, so che posso dare e do tanto allo Stato ma non posso avere nulla in cambio. Basta un intoppo e si diventa clandestini». Anja Rossi