• Nuova Sel mette la giunta sulla graticola

    Schermata 2016-04-28 alle 06.43.37Nuova Sel mette la giunta sulla graticola
    Il co-coordinatore Canella: non più organici, subito verifica con assessore e consigliere. I soffrittiani? Sbagliato partito

    In attesa di diventare a dicembre Sinistra italiana, «un nuovo grande partito includente», Sel archivia anche a Ferrara «l’idea di centro sinistra che avevamo sperimentato», ma che si è «esaurita con la trasfigurazione del Partito democratico in Partito della Nazione». E così finisce per mettere sulla graticola l’assessora Annalisa Felletti, già coordinatrice provinciale, assente all’assemblea della svolta e che ancora non ha risposto agli inviti a «riferire e confrontarsi» con il nuovo vertice. Scatta infatti una sorta di auto-verifica: «Da subito partirà il confronto con il consigliere Leonardo Fiorentini e con l’assessore Felletti sul livello di attenzione ai nostri temi centrali, che sono ambiente, scuola, diritti, lavoro, e decideremo cosa fare – ha sillabato Alex Canella, neo co-coordinatore e assessore a Portomaggiore – La questione non è restare dentro o no alle giunte, Sel non è più organico al centro sinistra. Da oggi non ci siederemo più a tavoli di coalizione». L’altra giunta Pd-Sel è proprio a Portomaggiore, che va al voto il 5 giugno, «stiamo confrontandoci con il sindaco Minarelli, personalmente non mi ripresenterò» ha ribadito Canella. Un assaggio della verifica sulla giunta Tagliani arriva dallo stesso Fiorentini, «in due anni si sono fatte molte cose, altre invece no. Il confronto va fatto per poi premere sull’acceleratore sulle nostre tematiche. Io rimango indipendente ma ho già cambiato il nome al gruppo, che resterà la casa di tutta la sinistra cittadina». Morena Gavioli, tesoriere, chiarisce che «non vogliamo essere partito da 3%». La svolta è stata “benedetta” da un’assemblea provinciale alla presenza del responsabile nazionale organizzativo, Marco Furfaro, e della coordinatrice regionale Maria Elena Baredi, alla quale non hanno partecipato i circoli Don Chisciotte di Ferrara e Ticchioni di Codigoro (“casa” della Felletti), gli stessi che avevano ‘sfiduciato’ la co-coordinatrice Alessandra Tuffanelli: la coordinatrice ferrarese, Khety Bracchi, ha risposto picche all’offerta di entrare nel nuovo coordinamento. «Premetto che il nostro statuto non prevede la sfiducia al coordinatore da parte di un’assemblea, dico che c’è bisogno di tutti, dentro e fuori il partito – è la valutazione di Tuffanelli – Tra gli invitati permanenti al coordinamento, oltre a Fiorentini e Felletti, c’è Irene Bregola (ex Prc), non iscritta. Gli organismi dei territori continueranno a lavorare fino al congresso di dicembre». E gli ex Pdci di Roberto Soffritti, che controllano appunto il circolo Don Chisciotte? Netti sia Canella, «se sono in disaccordo forse hanno sbagliato ad entrare», che Fiorentini: «Nuova sinistra e Roberto Soffritti sono un ossimoro». (s.c.)

    Il circolo Don Chisciotte, il più importante della città, si schiera decisamente all’opposizione dei nuovi vertici Sel. «Gli iscritti al circolo continuano a riconoscersi nella coalizione di Centrosinistra, guidata dal sindaco Tagliani» ribadisce la coordinatrice Khety Bracchi. Non è solo una posizione politica: «Nel contestare fermamente il modus operandi tenuto dai vertici provinciali del partito – annuncia la stessa Bracchi – la maggioranza degli iscritti a Sinistra ecologia e libertà ha presentato istanza formale di commissariamento alla Commissione di garanzia nazionale». I donchiosciottiani, in prevalenza ex Pdci di Roberto Soffritti, parlano a nome della recente assemblea che sfiduciò la coordinatrice Tuffanelli alla presenza «di circa l’80% degli iscritti ferraresi», mentre i neovertici «decidevano di riunirsi in 10 iscritti, in mancanza di numero legale». Di qui la richiesta di commissariamento. Contestata anche la scelta di Fiorentini di cambiare nome al gruppo consiliare «all’insaputa dei coordinatori dei circoli Don Chisciotte e Ticchioni».

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