
Palazzo degli Specchi. «Chiudere i varchi e bonificare costerebbe come il nuovo stadio»

«Chiudere i varchi e bonificare costerebbe come il nuovo stadio»
QN – Il Resto del Carlino del 17/03/2016 ed. Ferrara p. 2
di STEFANO LOLLI «IN UN’ALTRA epoca qualcuno avrebbe radunato i cittadini e chiesto loro: Gesù o Barabba? Io penso che il sindaco, più laicamente, potrebbe chiamare i ferraresi a scegliere tra l’adeguamento dello stadio per la Spal in serie B o la messa in sicurezza del Palazzo degli Specchi». Battuta a parte, l’assessore ai Lavori Pubblici Aldo Modonesi individua l’ordine di grandezza della spesa: «Abbiamo fatto una prima stima, tra la bonifica e la messa in sicurezza delle aree esterne, la ‘tamponatura’ degli accessi almeno sino al primo piano e l’installazione di una recinzione, serve almeno un milione e 300mila euro. Più o meno la cifra dell’adeguamento del ‘Paolo Mazza’». La giunta in ogni caso ha iniziato a riflettere sul ‘piano B’, in attesa che a giorni si chiarisca lo scenario sconvolto dall’arresto dell’imprenditore Sergio Vittadello (la cui società avrebbe dovuto realizzare materialmente i lavori di riqualificazione del complesso); serviranno giorni per avere un quadro preciso, anche se dai primi contatti l’assessore all’Urbanistica Roberta Fusari e lo stesso sindaco Tagliani hanno ricevuto disponibilità di Cassa Depositi e Prestiti, Investire Sgr, Acer e Parnasi a non buttare subito a mare il progetto. MA PER FARE il punto in maniera più chiara sulle prospettive, la maggioranza ha richiesto la convocazione di una commissione consiliare urgente (da tenersi presumibilmente entro le prossime due settimane), in cui amministratori e tecnici potranno illustrare le possibili soluzioni d’emergenza. Non facili, per un intreccio di problemi procedurali ma soprattutto economici; il nodo principale è rappresentato da chi dovrà pagare i costi di messa in sicurezza degli immobili. «Non c’è dubbio che, legge alla mano, tocchi a Parnasi – afferma Modonesi -; il Comune potrebbe subentrargli solo qualora, di fronte ad un’eventuale ordinanza del sindaco, il proprietario rifiuti di intervenire». Anche in quel caso, tuttavia, per l’amministrazione non sarebbe agevole intervenire; appunto, per problemi di costi. «Soltanto per la chiusura con opere in muratura di tutti gli accessi, fino al primo piano degli edifici, servirebbero 700mila euro – prosegue Modonesi -; va aggiunto il lavoro, immane, per la pulizia delle aree esterne, il recupero dei materiali, l’installazione di una recinzione e quindi l’attivazione di un servizio di guardiania costante. La cifra perciò che ho ipotizzato in giunta, rischia di essere addirittura sottostimata». LA COMMISSIONE sarà tecnicamente presieduta da Leonardo Fiorentini di Sel, e vedrà come detto la partecipazione degli assessori e dei tecnici comunali. Dalla riunione emergerà la linea di comportamento ufficiale che il Comune intenderà e potrà assumere nell’intricata vicenda.