
Specchi, la provocazione di Vitellio
Specchi, la provocazione di Vitellio
Il capogruppo Pd: «Dalle opposizioni mi aspettavo emendamenti al bilancio per demolirlo e invece solo chiacchiere»
Il capogruppo Pd: «Dalle opposizioni mi aspettavo emendamenti al bilancio per demolirlo e invece solo chiacchiere»
Cavicchi (Lega Nord) Noi abbiamo sollevato il problema, i soldi trovali tu di Marcello Pradarelli La prassi è che siano le opposizioni a vivacizzare il dibattito, anche a provocare: partono gli attacchi e dopo la maggioranza si difende o contrattacca. È così che funziona in politica la commedia che si recita attorno al bilancio. Ma a Vitellio – «il capo del Pd» come lo definisce il “golista” Rendine – deve essere sembrato che i consiglieri di opposizione non recitassero a dovere la loro parte, non fossero in grado di animare come si deve il dibattito. Ci aveva provato Fornasini (Fi) asserendo che l’assessore Vaccari aveva falsamente motivato le ragioni per cui il bilancio è stata portato in aula a marzo anziché a dicembre, ma a Vitellio è parsa poca cosa, così ci ha pensato lui: «Con tutto quello che avete detto sui giornali sul Palazzo degli Specchi mi sarei aspettato chissà quali emendamenti, che so uno da 15 milioni per acquistare gli Specchi, un altro da 2 milioni per buttarlo giù. E gli attacchi per tutto quello che spendiamo per l’accoglienza? Niente, del resto non spendiamo soldi del Comune per l’ospitalità ai profughi». Nel timore che non bastasse Vitello ha vituperato il metodo Naomo e esaltato il metodo concretezza dei democratici: i 100 mila euro che la risoluzione destina per sostenere l’acqusto di telecamere. La scossa è servita. Spath (Fdi-An) nella concitazione di replicare a tutto campo si è anche lasciato scappare una frase («fate appalti ai quali si presenta un sola azienda che voi foraggiate») per la quale un attimo dopo su richiesta di Maresca (Pd) si è scusato. Poiché con l’allusione ai bandi vinti da Cameloti si rischiava che dalla calma quasi piatta si passasse a sussulti giudiziari l’avvocato Bova (Ferrara Concreta) ci ha messo una pietra sopra: «Ci sono le scuse, nella foga del discorso può capitare, chiudiamola qui». Voce dal sen fuggita a parte, Spath ha reagito argomentando all’attacco di Vitellio: «Non è vero che noi diciamo che non fate nulla, ma basta con questa cosa che noi siamo i miopi e voi i lungimiranti. L’opposizione fa proposte, siamo minoranza ma compartecipiamo all’amministrazione». Ma era rivolto a Cavicchi l’affondo di Vitellio e il leghista ha risposto: «Presentiamo da sempre proposte, risoluzioni, emendamenti ma ci vediamo sempre picchiare sui denti e allora abbiamo smesso di presentarli. Il problema degli Specchi l’abbiamo sollevato e dove un a volta tanto ringraziare il tanto vituperato Naomo se ora l’Italia conosce il problema di Ferrara. Abbiamo evidenziato il problema, ai soldi ci pensi Vitellio con la sua bacchetta magica». La Lega però – ha aggiunto Cavicchi – è anche pronta a «trattare» sugli Specchi: «Quell’immobile è di un’altra proprietà, che l’ha fatta stimare da una banca del sud e si è anche fatto fare un prestito. E se adesso la banca ci mette un’ipoteca chissà quando potremo metterci la mani sopra agli Specchi». Fiorentini (Sel): «Facile dire abbattiamo gli Specchi, facciamo vigilanza 24 ore su 24, facile senza dire dove si trovano le risorse. Ma finalmente Cavicchi ha preso atto che il PalaSpecchi è proprietà privata e non del Comune». Oggi dalle 15.30 si vota: 25 risoluzioni, 3 emendamenti e poi il bilancio.