
Striscione anti immigrati affisso da CasaPound in città la replica di Fiorentini (sel)
«Business degli immigrati, ferraresi dimenticati!». Questo lo striscione contro i centri d’ accoglienza affisso nella notte dai militanti di CasaPound Italia a Ferrara. «In questo momento di grande difficoltà per gli italiani -afferma in una nota CasaPound Italia- è inammissibile che vengano destinati così tanti soldi alla gestione dell’ accoglienza, per questo siamo intervenuti in maniera decisa, per far sentire la nostra voce». «A Ferrara la cooperativa Camelot, tra l’altro al centro di polemiche giudiziarie per la vittoria dell’appalto, e il centro di Pontelagoscuro hanno il duopolio della gestione dell’ accoglienza -continua la nota- ricevendo 35 euro giornalieri di soldi pubblici per ogni clandestino ospitato. Da parte nostra ci opponiamo fermamente a questo sistema -conclude CasaPound Italia- da sempre convinti che lo Stato debba preoccuparsi prima degli italiani in difficoltà, che oggi invece sono abbandonati a loro stessi». Sull’episodio interviene Leonardo Fiorentini, consigliere comunale indipendente eletto nelle liste di SEL portando solidarietà ai rifugiati e a Camelot. «Casa Pound, con un coraggioso blitz degno delle più fulgide imprese del ventennio, ha voluto attaccare la politica di accoglienza dei richiedenti asilo nel nostro paese e nella nostra città. Una politica che, è bene chiarirlo, è figlia della nostra Costituzione, che è dovuta dal Diritto internazionale ma ancora prima dall’umanità». «Non mi resta che esprimere solidarietà in primis ai richiedenti asilo ospitati nelle nostre strutture, che dopo aver rischiato la vita per cercare rifugio da guerre, dittature e carestie, si ritrovano ad essere oggetto della becera polemica politica di chi non trova di meglio che attaccare gli ultimi. Solidarietà a Camelot, ancora una volta pretestuosamente messa in mezzo».
Da La Nuova Ferrara del 14 novembre 2015