• Obiezione delle spese militari a sostegno di Adopt Srebenica

    Anche quest’anno Rete Lilliput Ferrara vi propone di aderire ALLA CAMPAGNA OSM (OBIEZIONE ALLE SPESE MILITARI). UN’AZIONE SEMPLICE PER UN GESTO CONCRETO DI PACE.

    Il Paese sta sopportando ripetute e pesantissime manovre economiche che colpiscono la parte più debole della popolazione e le spese sociali, mentre le SPESE MILITARI sono di nuovo in aumento (70 milioni di euro al giorno) con un boom delle esportazioni (anche ai paesi coinvolti in conflitti armati es Arabia Saudita).

    Tutto questo è assolutamente inaccettabile e oggi, l’adesione alla campagna rappresenta l’occasione per manifestare la propria indignazione e il rifiuto di questa logica e pretendere a voce alta che i sacrifici siano equamente distribuiti e coinvolgano con drastici tagli la produzione e il commercio delle macchine da guerra

    L’adesione alla campagna Osm  rappresenta anche un appoggio al disegno di legge di iniziativa popolare “Un’altra difesa è possibile” che è stata consegnata alla Camera con più di 53 mila firme nel 2015

    Con i contributi raccolti viene finanziato il progetto “Adopt Srebrenica”

    Ogni anno in Italia viene proposta la Campagna di Obiezione alle Spese Militari per La Difesa Popolare Nonviolenta. che si pone i seguenti obiettivi:

    1. Riduzione delle spese militari a favore delle spese sociali.
    2. Cambiamento del sistema di difesa offensivo attuale in un modello difensivo non armato e nonviolento (Difesa Popolare Nonviolenta).
    3. Approvazione di una legge per l’opzione fiscale, ovvero la possibilità per ogni cittadino di devolvere la parte delle tasse pagate allo Stato per il militare, per un modello di difesa non armato e nonviolento.

    Alla campagna Osm può aderire qualsiasi cittadino/a che vuole concorrere alla costruzione di un’alternativa alla difesa armata e perché lo Stato costruisca percorsi coerenti per la Pace. Negli ultimi anni le spese militari sono in costante aumento e occorre cambiare modello di difesa e operare perché la Pace non sia pensata solo durante e dopo i conflitti, perchè la difesa non rimanga in mano solo ai militari, perchè lo Stato crei apparati per la Pace e un modello di difesa nuovo che difenda non gli interessi economici, ma le persone e la democrazia di un territorio

    Le forme di adesione sono diverse, quella che viene qui proposta è la più facile da realizzare.

    Come nodo locale Ferrara ha confermato la scelta di sostenere anche quest’anno il progetto di pace “Adopt Srebrenica“, seguito dalla Fondazione Langer, che ha come obiettivo l’aggregazione dei giovani di Srebrenica delle diverse etnie presenti sul territorio, attraverso la diffusione di una cultura di gestione nonviolenta dei conflitti. Questa scelta consente alla Fondazione Langer di avere una continuità anche economica a sostegno del progetto e al territorio ferrarese di consolidare un legame con Srebrenica che dura da anni.

    Per farlo dovete compilare il modulo qui allegato e consegnarlo insieme al vostro contributo a sostegno del progetto al referente del nodo locale di Ferrara Davide Scaglianti, contattabile alla mail davide.scaglianti@alice.it.

  • Come dire no alle spese militari

    Come dire no alle spese militariAnche quest’anno Rete Lilliput Ferrara propone di aderire ALLA CAMPAGNA OSM (OBIEZIONE ALLE SPESE MILITARI).
    UN’AZIONE SEMPLICE PER UN GESTO CONCRETO DI PACE.

    Mai come oggi la campagna assume un significato particolare: il nostro Paese sta sopportando ripetute e pesantissime manovre economiche che colpiscono con misure mai viste prima d’ora la parte più debole della popolazione e le spese sociali, mentre tocca in maniera irrisoria l’ammontare delle SPESE MILITARI. Tutto questo è assolutamente inaccettabile e oggi l’adesione alla campagna rappresenta l’occasione per manifestare il rifiuto di questa logica e pretendere a voce alta che i sacrifici siano equamente distribuiti e coinvolgano con drastici tagli la produzione e il commercio delle macchine da guerra

    Con i contributi raccolti dalla rete di Ferrara viene finanziato il progetto “Adopt Srebrenica”. Nel maggio scorso peraltro Srebenica è stata sconvolta da una catastrofica alluvione che ha spazzato via anni di sacrifici e progressi. I nostri fondi sono sempre stati fondamentali per l’attività del progetto, ora, dopo l’alluvione lo sono ancora di più.

    Campagna di Obiezione alle Spese Militari per La Difesa Popolare Nonviolenta

    La Campagna di Obiezione alle Spese Militari per La Difesa Popolare Nonviolenta si pone i seguenti obiettivi:

    • Riduzione delle spese militari a favore delle spese sociali
    • Cambiamento del sistema di difesa offensivo attuale in un modello difensivo non armato e nonviolento (Difesa Popolare Nonviolenta)
    • Approvazione di una legge per l’opzione fiscale, ovvero la possibilità per ogni cittadino
    • di devolvere la parte delle tasse pagate allo Stato per il militare, per un modello di difesa non armato e nonviolento.

    Alla campagna Osm può aderire qualsiasi cittadino/a che vuole concorrere alla costruzione di un’alternativa alla difesa armata e perché lo Stato costruisca percorsi coerenti per la Pace. Negli ultimi anni le spese militari sono in costante aumento e occorre cambiare modello di difesa e operare perché la Pace non sia pensata solo durante e dopo i conflitti, perchè la difesa non rimanga in mano solo ai militari, perchè lo Stato crei apparati per la Pace e un modello di difesa nuovo che difenda non gli interessi economici, ma le persone e la democrazia di un territorio

    Le forme di adesione sono diverse, fra queste anche l’obiezione di coscienza totale con relativo procedimento di fronte alle commissioni tributarie, quella che viene proposta a Ferrara è la più facile da realizzare.

    Il nodo locale di Ferrara, in contatto con la Fondazione Langer) ha confermato la scelta di sostenere anche quest’anno il progetto di pace “Adopt Srebrenica”, seguito dalla stessa Fondazione, che ha come obiettivo l’aggregazione dei giovani di Srebrenica delle diverse etnie presenti sul territorio, attraverso la diffusione di una cultura di gestione nonviolenta dei conflitti. Questa scelta consente alla Fondazione Langer di avere una continuità anche economica a sostegno del progetto e al territorio ferrarese di consolidare un legame con Srebrenica che dura da anni.

    Il progetto ADOPT SREBRENICA

    No alle spese militari: sostieni il progetto adopt srebenicaSrebrenica è stata per molto tempo una città internazionale, con una vita culturale intensa, con relazioni tra etnie diverse che si svolgevano quotidianamente. Poi la guerra ha portato via… molto.

    Sono ancora visibili le tracce della guerra sulle case, la divisione persistente tra i gruppi, il dolore ancora impresso sui volti delle persone, dei bambini ….

    Per intervenire su questa situazione è nato Il progetto “Adopt Srebrenica”, è un’iniziativa avviata nel luglio 2005 dalla Fondazione Alexander Langer di Bolzano e dall’associazione Tuzlanska Amica.

    Per perseguire gli obiettivi del progetto la Fondazione Alexander Langer Stiftung ha promosso:

    1. la nascita a Srebrenica di un Centro di documentazione della memoria, con il contributo decisivo di un gruppo multiculturale di giovani che a Srebrenica che hanno aperto nel settembre 2011 una piccola sede, che ha ottenuto il sostegno attivo del Comune di Bolzano-Archivio storico;
    2. dal 2007 ogni anno a Srebrenica, la Settimana Internazionale della Memoria, con incontri, laboratori, iniziative culturali, in stretta collaborazione con l’associazione Tuzlanska Amica; dal 2008, per tre edizioni, vi hanno preso parte anche i corsisti del Master per Operatori di Pace e Mediatori internazionali, realizzato dalla Formazione Professionale di Bolzano e l’Università di Bologna, che hanno fatto di Srebrenica e della Bosnia Erzegovina un loro caso di studio e il luogo di una significativa esperienza di stage;
    3. ogni anno dal 2005 viaggi di studio e di conoscenza in Bosnia e a Srebrenica, in particolare per la partecipazione alla cerimonia di commemorazione e di seppellimento delle vittime del genocidio l’11 luglio, dichiarata dal Parlamento Europeo “giornata internazionale della memoria”;
    4. un intenso lavoro d’informazione e di formazione alla conoscenza del contesto, dedicato particolarmente a centinaia di giovani ed educatori, con la presentazione di testimonianze, film, video, mostre fotografiche sulla realtà di Srebrenica e della BiH, anche nell’ambito dei progetti di “educazione alla mondialità sostenuti dalla Provincia di Bolzano;
    5. la costituzione di una rete di collaborazioni, a sostegno del progetto, di decine di giovani e volontari, di istituzioni pubbliche e a associazioni, come nel tempo le Regioni Abruzzo e Trentino Alto Adige-Südtirol, le provincie di Bolzano e Ferrara, i Comuni di Pescara, Venezia, Penne, Caramanico Terme, Cesena, Trieste, l’Aiccre Abruzzo, l’Istituto per le minoranze e autonomie regionali delldell’Eurac di Bolzano, le associazioni Mila/Donnambiente, Sagapò Teatro e Tandem di Bolzano, la rete Lilliput di Ferrara

    Tenendo presente che secondo stime del Comune di Srebrenica, in città si contano circa un centinaio di giovani sotto i 25-27 anni, il potere di coinvolgimento del progetto sul territorio è significativo. Il contesto nel quale si inserisce il progetto è davvero difficile, sia dal punto di vista del rientro e permanenza dei profughi a Srebrenica, che dal punto di vista del processo di rielaborazione del recente passato, a livello collettivo. Attualmente il dato più attendibile a proposito della popolazione rientrata, stima intorno alle 6.000 le persone che sono rientrate e vivono stabilmente nella municipalità Per quanto riguarda l’ipotesi di messa in funzione delle strutture termali e dell’impianto di imbottigliamento, che garantirebbero una svolta per il futuro occupazionale dei rientrati a Srebrenica, siamo ad un punto molto delicato.

    Il governo della Republika Srpska sta cercando in ogni maniera di far desistere gli investitori che si trovano in uno stato avanzato dei lavori (a inizio estate era prevista l’apertura dell’impianto di imbottigliamento e di una delle strutture ricettive collegate, che insieme avrebbero garantito 100-120 nuovi posti di lavoro) con il preciso scopo di impedire che Srebrenica torni a vivere.

    Ci troviamo indubbiamente in una fase cruciale per il futuro del progetto Adopt Srebrenica ..si tratta sempre più della scelta di vita di un gruppo di giovani. Significativa la loro scelta di esporsi in maniera così decisa, con il tentativo di aprire un centro interculturale e di documentazione. Si tratta di un momento in cui il sostegno, a qualsiasi livello, da parte degli amici, gruppi, associazioni e istituzioni della rete italiana, risulta determinante per garantire continuità e prospettive di radicamento sul territorio delle attività fin qui svolte e di quelle in programma.

    Come procedere

    Nel 2013 la campagna ferrarese ha avuto 143 adesioni e raccolto 3400 euro. Come lo scorso anno, ognuno può destinare all’iniziativa un contributo in denaro (cifra minima 15 euro a testa). Si firma il modello di adesione alla campagna che si trova in allegato (OSM_modulo_2014_ferrara.pdf ), indicando la cifra di contributo al versamento, e la si consegna al referente locale della Rete Lilliput (contattabile a questa e-mail: davide.scagliantiATposte.it) che provvederà ad effettuare un unico versamento e a spedire tutti i moduli al presidente della Repubblica e al coordinamento nazionale OSM.

  • Anche quest’anno si obietta!

    Anche quest’anno Rete Lilliput  Ferrara,  propone di aderire ALLA CAMPAGNA OSM (OBIEZIONE ALLE SPESE MILITARI). UN’AZIONE SEMPLICE PER UN GESTO CONCRETO DI PACE.

    Ogni anno in Italia viene svolta la Campagna di Obiezione alle Spese Militari per La Difesa Popolare Nonviolenta che tende ad ampliare i seguenti obiettivi: OPZIONE FISCALE, D.P.N. (difesa popolare nonviolenta), OBIEZIONE DI COSCIENZA AL MILITARE E ALLE SPESE MILITARI, RIDUZIONE DELLE SPESE MILITARI e DISARMO. Alla campagna Osm può aderire qualsiasi cittadino/a che vuole concorrere alla costruzione di un’alternativa alla difesa armata e perché lo Stato costruisca percorsi coerenti per la Pace. Negli ultimi anni le spese militari sono in costante aumento e occorre cambiare modello di difesa e operare perché la Pace non sia pensata solo durante e dopo i conflitti, perchè la difesa non rimanga in mano solo ai militari, perchè lo Stato crei apparati per la Pace e un modello di difesa nuovo che difenda non gli interessi economici, ma le persone e la democrazia di un territorio

    Le forme di adesione sono diverse, quella che la Rete Lilliput di Ferrara propone è la più facile da realizzare.

    Sono alcuni anni che sostengo questa iniziativa, che mi fa piacere riproporvi:

    Come nodo locale (dopo una serie di contatti con la Fondazione Langer) abbiamo confermato la  scelta di sostenere anche  quest’anno il progetto di pace “Adopt Srebrenica”, seguito dalla  Fondazione Langer, che ha come obiettivo l’ aggregazione  dei giovani di Srebrenica delle diverse etnie presenti sul territorio, attraverso la diffusione di una cultura  di gestione nonviolenta dei conflitti. Questa scelta consente alla Fondazione Langer di avere una continuità anche economica a sostegno del progetto e al territorio ferrarese di consolidare un legame con Srebrenica che dura ormai da 5 anni.

    Il percorso da seguire è dunque analogo a quello del 2009

    Vi ricordo che nel 2009 abbiamo avuto 140 adesioni e raccolto 3325 euro

    Come lo scorso anno, io mi prendo l’incarico di raccogliere la quota che ognuno ha intenzione di destinare all’iniziativa ( cifra minima  15 euro a testa) . Si firma  il modello di adesione alla campagna che si trova in allegato (modulo di adesione osm 2010 per Ferrara ), indicando la cifra di contributo al versamento, mi consegnerete, insieme ai soldi, la dichiarazione compilata e poi provvederò ad effettuare un unico versamento, a fotocopiare la ricevuta, in modo che ogni dichiarazione riporti la cifra totale, a spedire tutti i moduli al presidente della Repubblica e al coordinamento nazionale OSM.

    In pratica voi dovete solo decidere il contributo in denaro , compilare la dichiarazione (eccola in formato pdf: adesione_osm_2010) e contattare Davide Scaglianti (davide.scagliantiATposte.it) per consegnare il tutto.

    Segue una breve relazione sull’andamento del progetto e alcune informazioni sulla Fondazione Langer

    Davide Scaglianti

    Rete Lilliput Ferrara

    P.S.  il modulo di adesione: adesione_osm_2010

    ADOPT SREBRENICA

    Srebrenica è stata per molto tempo una città internazionale, con una vita culturale intensa, con relazioni tra etnie diverse che si svolgevano quotidianamente. Poi la guerra ha portato via… molto.

    Sono ancora visibili le tracce della guerra sulle case, la divisione persistente tra i gruppi, il dolore ancora impresso sui volti delle persone, dei bambini ….

    Per intervenire su questa situazione è nato Il progetto “Adopt Srebrenica”, è un’iniziativa avviata nel luglio 2005 dalla Fondazione Alexander Langer di Bolzano e dall’associazione Tuzlanska Amica. Nel tempo ha coinvolto numerose persone, associazioni e istituzioni in Bosnia Erzegovina, in Italia ed in Europa, per promuovere a Srebrenica la nascita  di realtà portatrici di una cultura di pace, attraverso una raccolta della memoria e una trasformazione nonviolenta dei conflitti., con un forte coinvolgimento dei gruppi giovanili locali.

    In questi anni è stato attivato un punto informativo di riferimento del progetto, si è costituito un gruppo di giovani di circa 30 persone composto da diverse etnie, che è impegnato nella ricostruzione di una convivenza pacifica e del tessuto sociale, attraverso la rielaborazione delle vicende del passato. Le ferite da ricucire sono ancora vive e grandi, pertanto il lavoro incontra molte difficoltà, ma va avanti puntando soprattutto sulle iniziative relazionali che danno risultati a lungo termine.

    Le principali iniziative realizzate nel 2009 e 2010

    1. attività continuative svolte a Srebrenica a supporto del gruppo locale di volontari,
    2. viaggi, visite ed eventi con la presenza di persone internazionali a Srebrenica,
    3. divulgazione e sensibilizzazione in Italia.

    1)Realizzazione di una serie di workshop di empowerment per il gruppo locale di Adopt Srebrenica e per altri soggetti promotori di una cultura di pace e di convivenza a Srebrenica

    Dopo i due workshop realizzati nell’autunno 2008, si è svolto dall’8 all’11 marzo 2009 un viaggio studio a Strasburgo che ha coinvolto undici giovani di Srebrenica e dintorni, assieme ad altra 19 provenienti da Prijedor (Bosnia Erzegovina), Kraljevo (Serbia), Peja-Pec (Kosovo) e Italia

    Realizzazione di un ciclo di corsi di lingua inglese per i giovani della città di Srebrenica e dei villaggi attorno

    Sostegno alle attività di sensibilizzazione del territorio; visita di 50 esponenti di associazioni ed enti locali bresciani e cremonesi. Visita di circa 50 studenti delle classi quarta e quinta del Liceo Classico Minghetti di Bologna. Visita di un gruppo ristretto di studiosi e ricercatori sul tema della memoria e dell’elaborazione del conflitto.

    2). Viaggio studio “Memory and dealing with the past in former Yugoslavia space”

    Dal 25 al 31 maggio si è svolto un viaggio studio per ricercatori storici e operatori per approfondire il tema dell’elaborazione del conflitto e della memoria delle guerre passate in Croazia e Bosnia Erzegovina.

    Partecipazione alla cerimonia di commemorazione delle vittime del genocidio di Srebrenica l’11 luglio

    Viaggio di conoscenza “Bosnia Erzegovina: il futuro ha memoria”Dal 25 luglio al 2 agosto si è svolto il viaggio di conoscenza con la partecipazione di oltre 40 iscritti

    Organizzazione della Settimana internazionale della memoria 2010

    Dall’1  all’ 8 agosto si è svolta la terza Settimana internazionale della memoria, con la presenza a Srebrenica di una sessantina di persone provenienti dall’Italia ed il coinvolgimento di diverse realtà locali.

    3). Eventi di sensibilizzazione in Italia

    A livello nazionale nel periodo in oggetto si sono svolti i seguenti incontri di presentazione e promozione:

    3 aprile a Reggio Emilia “La memoria e il futuro: ridare vita e voce a Srebrenica” con Sabina Langer, Fabio Levi e Marino Vocci, serata nell’ambito della manifestazione “Arte, visioni, messaggi da Sarajevo”

    –         28 aprile a Siena “L’arte di fare la pace” con Mauro Cereghini, Paola Coppi e Simona Cieri, promosso assieme al Forum provinciale senese della Cooperazione e Solidarietà Internazionale ed alla Provincia di Siena

    –         11 giugno a Cesano Maderno (MI) “Bosnia Erzegovina: il futuro ha memoria” con Sabina Langer e Marzio Marzorati, promosso dal Centro Alexander Langer

    –         20 agosto ad Ariano Irpino (AV) serata dedicata a Srebrenica con Edvige Ricci, nell’ambito di Ariano Folk Fetival 2009

    Considerazioni finali

    Pur premettendo, in tutta onestà, che i risultati di un progetto come questo di “Adopt Srebrenica” non sono facilmente quantificabili, possiamo ritenere che, grazie anche al sostegno della Rete Lilliput, unito a quello a quello degli altri partner, sono stati fatti diversi passi nella direzione giusta per il raggiungimento degli obiettivi indicati, in particolare per la rivitalizzazione culturale della Città, l’avvio di percorsi di dialogo sia a livello istituzionale che della società civile, il sostegno alla formazione di un gruppo di volontari locali, aperti alla collaborazione con altre realtà internazionali, disposti a impegnarsi per il ristabilimento di un clima di rispetto e di fiducia, nonché di gestione nonviolenta dei conflitti, che non neghi le ragioni delle vittime, in una realtà estremamente difficile e ancora segnata da profonde ferite.

    Fondazione Alexander Langer Stiftung

    La Fondazione Alexander Langer Stiftung, Onlus è stata fondata il 4 luglio 1999 grazie al sostegno finanziario privato di 233, tra rappresentanti di associazioni umanitarie ed ambientali, imprenditori, giornalisti, insegnanti, parlamentari italiani ed europei, consiglieri regionali, semplici cittadini.
    E’ stata riconosciuta dal Ministero dei Beni culturali con decreto del 18.11.1999 ed iscritta nel registro delle organizzazioni di volontariato della Provincia di Bolzano con decreto n.128/1.1 del 24.8.2000.
    La Fondazione ha ricevuto contributi da istituzioni pubbliche e private, ma vive essenzialmente grazie al lavoro volontario e alle donazioni private.

    FONDAZIONE ALEXANDER LANGER STIFTUNG – Onlus

    Fondata/Gegründet: 04.07.1999 – Anerkannt/Riconosciuta dal Ministero per i beni culturali: 18.11.1999

    Iscritta nel registro delle organizzazioni di volontariato della Provincia di Bolzano –

    Eingetragen in das Verzeichnis der ehrenamtlichen Organisationen des Landes Südtirol (Decreto n. 128/1.1 del 24.08.2000)

    Via Latemar Straße 3, I – 39100 BOLZANO/BOZEN

    Tel.+Fax. +39 0471 977691 – E-Mail: langer.foundation@tin.it, www.alexanderlanger.org

    Cassa di Risparmio BZ – Südtiroler Sparkasse: BBAN S 06045 11613 000000 555000

    C.F. 94069920216 St.Nr.